venerdì 24 giugno 2011

Metti una sera d'estate

Metti che sei a fare la notte in guardia medica.
Metti che per cena ti sei strozzata una Simmenthal mangiata direttamente nella scatoletta, mentre con l'altra mano imbocchi il Nanetto e col piede tagli pezzetti di frittata per la Fagiolina.
Metti che alle 22 ti viene una sete terribile, perchè la carne ti si è giustamente intoppata, manco avessi mangiato pure l'alluminio intorno. Ravani nel portafogli e hai solo spiccioli da 1 centesimo, che il distributore dell'acqua li schifa.

Allora che fai? Dentro il poliambulatorio, dove di notte si lavora del tutto soli, al momento ci sono i signori delle pulizie, la situazione è tranquillla. Chiedi ai suddetti signori delle pulizie se hanno da spicciare 5 euro, ma niente. E allora dici loro che esci un minuto per andare a cambiare i soldi, agguanti il cellulare di servizio e la tua borsa e lasci in ambulatorio, per la prima volta da quando fai 'sto lavoro, valigetta, ricettari, timbri, tutto. Tutto. Di solito prendi su ciò che ti serve per una eventuale chiamata, una visita d'urgenza, ti porti il necessario sempre in auto. Stavolta no. Tanto stai fuori solo un minuto.

E invece tuo marito ti telefona quando sei fuori, e allora stai fuori due minuti.
E già quando sei sul piazzale antistante l'ambulatorio ti assale il dubbio: vuoi vedere che... E mentre preghi in aramaico lo sai, lo sai già benissimo che hai fatto la CAZZATA del secolo. Hai lasciato le chiavi dentro. E il buio che filtra dalle finestre ti dice che quelli delle pulizie se ne sono andati.
E hanno chiuso la porta, giustamente.

In un minuto ti passa davanti la prospettiva della DENUNCIA. Eh sì. Perchè se sei una dottorina, non puoi abbandonare la sede. E' interruzione di pubblico servizio. Ti arrivano i carabinieri in quattro e quattr'otto. Una carriera bruciata da una maledetta Simmenthal troppo salata.

E allora che fai?
Chiami tuo marito. Che una chiamata al marito ci sta sempre bene. Per mostrare tutta la propria fragilità: fa tanto coppia unita.
Poi ti rendi conto, in sequenza:
-che hai appena cambiato il cellulare, quindi:
-hai la rubrica semivuota, quindi:
-non puoi chiamare i colleghi per farti portare le chiavi.
-che il vecchio cellulare è rimasto a casa
-che tuo marito è andato ad una festa per la prima volta dopo mesi, e quindi a casa non c'è nessuno.

Chiami tuo padre. Che giustamente si incazza. Ciabatta fino a casa tua, trova il vecchio cellulare e tenta di aiutarti. Avete presente cosa significa far usare ad un uomo di 70 anni un cellulare che non ha mai visto? Ecco.
Dopo 20 minuti riesci a farti dare i numeri degli altri due colleghi [Il numero della signora delle pulizie sarebbe inutile: è in ferie, e questa sera c'erano i suoi sostituti].
Chiami la sola collega che abita qui vicino. Una, due, tre volte. Ti senti una merda: sicuramente le stai svegliando il figlio piccolo. Alla quarta chiamata risponde. E' in vacanza, fuori regione!
Chiami il secondo collega. Non risponde.
Pensi di chiamare i colleghi di una sede di guardia vicina, che forse loro hanno un duplicato delle chiavi. Ma non hai il numero.
Chiami il 118, per farti dare il numero. "Mi scusi dottoressa, ma lei non ce l'ha il numero?" E non puoi manco dire la verità, perchè oltre a far ridere tutta la Centrale Operativa te li mandano loro i carabinieri.
Il collega dell'altra sede è desolato, non ha le chiavi. Prova a sentire alla portineria dell'ospedale vicino. No. Non ce l'hanno nemmeno lì.
Richiami il marito, con le lacrime agli occhi. Mediti di telefonare ai Vigili del Fuoco a far buttar giù la porta di questo Poliambulatorio NUOVO.
Ultimo tentativo. Richiami il collega di prima, quello che non rispondeva. Alla quarta volta risponde. E' fuori, a 30 km da qui.

Ma devo averlo impietosito. Ha detto che mi raggiunge e mi porta le chiavi.

Dopo 20 minuti arriva, bel bello, in moto. Se la ride di gusto. Io sono prostrata dalla figura di merda.
Entro e mi è passata la sete.

Adesso vado a fare due lacrimucce antistress.

2 commenti:

  1. Che avventura e come l'hai descritta bene....mi dispiace per le tue lacrimucce ma io mi sono fatta un sacco di risate!

    RispondiElimina
  2. @elisabetta: grazie! Poi dopo la notte è stata molto tranquilla, ma io ero talmente agitata che ho comunque dormito pochissimo! Complimenti per il tuo blog: molto carino! Penso passerò spesso a trovarti!

    RispondiElimina