domenica 28 agosto 2011

I passi verso un desiderio

Con questo post partecipiamo alla Caccia al Tesoro di Mammafelice "Sogni e desideri 2011".
Il tema di questa settimana è: Realizzare un desiderio.

"Adesso passiamo all’azione: realizziamo uno dei nostri desideri.
Sì, passiamo all’azione. Perchè non basta esprimere i propri desideri
, non basta. Bisogna anche fare in modo che si realizzino.
E allora, la tappa di oggi consiste proprio nell’individuare i modi concreti e reali per realizzare almeno uno dei nostri desideri: scegliete uno dei vostri desideri, quelli che abbiamo chiamato i 3 desideri del cuore, e fate una lista di cose da fare per realizzarlo concretamente."

I miei desideri del cuore difficilmente si possono concretizzare in una lista di tappe da seguire, specialmente il primo e il terzo. Si tratta di viverli nel quotidiano, lavorarci giorno per giorno a piccoli passi, tenendo sempre in mente l'obiettivo senza lasciarsi scoraggiare.

Per quanto riguarda il fare un'esperienza di vita all'estero, sembra che qualcosa si stia invece muovendo. Sapete quando vedete, sentite che sta passando un treno, un treno importante, e pensate:
-Ma sta succedendo per davvero? Ho paura!- E sentite i piedi pesanti, avete la sensazione di non riuscire a staccarli da terra e muoverli per salirci sopra, su quel treno. Ma credete anche che sia un'occasione, come forse nella vita ne capitano poche, come forse nella vita di qualcuno non capitano affatto. E sapete che se quell'occasione non la coglierete, poi vi sentirete degli stupidi, degli ingrati, vivrete per sempre col rimpianto.


Stiamo prendendo alcuni contatti, e pare che ci possano essere possibilità di trovare un lavoro finalmente dignitoso, gratificante e sereno. In un altro Paese.
Siamo ancora nel campo dei desideri, voglio specificarlo. Siamo ancora ben lontani da una vera e propria progettazione.
La mia mente, nelle mie purtroppo sempre più numerose notti insonni, lavora a sognare e mettere i piedi per terra, immaginare e quantificare, ipotizzare e pianificare. Se proprio vogliamo elencare delle tappe, si tratterà, nei prossimi giorni e mesi (anni?), di:
-Continuare a prendere informazioni
-Fare dei viaggi "esplorativi"
-Imparare una nuova lingua (hai detto niente!)
-Svolgere un bel po' di burocrazia
-Mettere da parte un po' di soldini
-Organizzare l'esodo della famigliuola...
E per adesso mi fermo qui, perchè solo a scriverle, queste cose, mi pare di affacciarmi su un abisso.

Domani io e GF partiamo per un giorno e mezzo di vacanza (addirittura una notte fuori!) senza prole, per festeggiare, in mega-ritardo, il nostro 5° anniversario di matrimonio.
Noi si va qua:


Magari riusciremo anche a fare una cena romantica e un tuffo in piscina! ...sempre che non arrivino telefonate di emergenza dai nonni.
Ciao!

giovedì 25 agosto 2011

Una notte di guai

Nanetto in questi giorni ha avuto la sesta malattia. Diagnosi fatta dalla sottoscritta, perchè dalla pediatra non abbiamo tempo di andare. Ma non c'è spazio per i dubbi: febbre altissima per due giorni, senza altri sintomi e eruzione cutanea dopo lo sfebbramento. Metteteci i dentini. Metteteci 'sto colpo di coda del caldo estivo e il fatto che abitiamo in una mansarda. Senza aria condizionata, naturalmente, che noi vogliamo fare i duri e puri ecologisti. Avrete il quadro delle nostre nottate da qualche giorno a questa parte.

Questa è l'antefatto.

Ieri notte: turno in guardia medica.
Qualche visita in ambulatorio, un paio di visite a domicilio. Nella mia mente frastornata dal troppo lavoro, poco sonno e cena non pervenuta (non ho fatto in tempo a mangiare, e dico tutto), avevo lasciato il mio cellulare in camera. Rientro intorno alla mezzanotte e mi scatafascio sul letto, afferro il cellulare e trovo SEI -dico SEI- chiamate non risposte di GF, più due messaggi in segreteria. Con la mano tremante e la lacrima già sul ciglio apprendo, dalla segreteria, che:
-Fagiolina ha lasciato aperta la porta del bagno
-Nanetto si è catafiondato dentro
-Nanetto ha gattonato fino al WC (che, faccio notare, si trova sopra un gradino, e quindi il mostro non sa camminare, ma fare i gradini, oohh sì, quelli sì che li sa fare!!)
-Nanetto ha pastrugnato con lo spazzolone del cesso, ha svuotato l'orrida acquetta dell'orrido porta-spazzolone per terra e ci ha sciacquettato per bene le manine, ciucciandole poi con gusto
-Nanetto ha poi pensato bene di assaporare il liquido scrostacesso che avevo lasciato (sì, sono una stronza incosciente) accanto al WC
-GF lo scopre con le mani melmose e la bocca blu brezza alpina e non sa se portarlo al Pronto Soccorso.

Ecco, una madre per bene ad apprendere queste notizie si dispera e corre dalla prole. Invece una dottorina non si può muovere dalla cacchio di sede di lavoro e comincia a tempestare il marito di chiamate. Il suddetto marito non risponde per un'ora. Ho pensato, nell'ordine:
-Mollo tutto e corro a casa.
-Telefono al Pronto Soccorso per sapere se sono lì.
-Telefono al centro antiveleni.
-Telefono ai miei per sapere qualcosa.
-GF mi sta punendo perchè non ho risposto alle sue chiamate.
-Dormono tutti. O forse no. Forse sono tutti morti.
-RISPONDIMIIIIIII!!!!

Dopo un'ora di panico e lacrime, mi richiama GF. Nanetto dorme. Sembra stia bene. Sembra non abbia ciucciato il velenazzo. Comunque non ha pianto, quindi non dovrebbe essersi ustionato.
Per fortuna io lo scrostacesso lo compro in erboristeria e lo scelgo tra quelli più naturali e meno inquinanti. Forse, oltre all'ambiente, ho salvaguardato anche l'esofago di mio figlio.
E' seguita una discussione di mezz'ora con GF sul perchè e per come non ho risposto al telefono, non rispondi mai quando c'è bisogno, sì ma per un'emergenza così potevi chiamarmi in guardia medica, ma tantotunonrispondimai, mancotu, eccetera eccetera.

Alle due e mezzo GF mi ritelefona.
-Marghe, qui è un casino, Nanetto è un BAGNO DI SANGUE!
Ora. Voi. Immaginate. Che. Infarto.
Dall'altra parte del telefono pianto e urla disumane.
GF: -...mi sa che piangendo ha sbattuto il dentino sulla sponda del letto, ma ha un sacco di sangue in bocca, non capisco...
IO: -CONTROLLAAAA! Da dove viene il sangue? Dalla gola, dalla lingua o dalla gengiva??
GF: -Mi sa dalla gengiva, sì dalla gengiva, ma qua è difficile!

Eh, amore mio, sapessi da qua, quanto è difficile. Tuo figlio urla e si dispera e tu sei incatenata qua...

Conclusione:
Nanetto sta bene, ha la gengiva un po' gonfia, probabilmente si è rotto il frenulo del labbro superiore, ma poi ha dormito abbastanza tranquillo. Fagiolina si è svegliata, ma poi si è riaddormentata.
Io ho passato l'ennesima notte con gli occhi sbarrati, meditando di mollare il lavoro e cominciare a fare la mamma a tempo pieno.
E comunque, ancora devo tornare a casa, perchè dopo la notte mi aspettavano 4 ore di ambulatorio.
Troverò la scena di un film di Dario Argento?

P.S. del 26 agosto (due giorni dopo gli eventi sopracitati)
Dalla rilettura del post mi rendo conto che GF non ci fa una bella figura, e i commenti ricevuti lo confermano. Vorrei qui dichiarare, invece, che il povero babbo era in preda al panico pure lui, e quando mi ha chiamato, alle due e mezzo, non sapeva VERAMENTE cosa stesse succedendo a Nanetto. Temeva, come me del resto, che lo sturacesso avesse creato delle lesioni in bocca al Nano, e che il sangue venisse da lì. Solo DOPO, mentre era al telefono con me, è riuscito a calmare il pupo e controllare che, in effetti, il sangue veniva dalla gengiva (il Nano, quando si sveglia di notte, piange  e sbatacchia la faccia di qua e di là e si fa male da solo... non chiamate il telefono azzurro!).

Colgo l'occasione, ancora una volta, per ringraziare il mio Ammore per essere il mammo in vece mia, per sopportarsi 'sti casini mentre io faccio la splendida donna in carriera, per mettere da parte le sue priorità in favore delle mie. Tato, bacio la terra dove passi!

sabato 20 agosto 2011

Monogenitori per un giorno

Nanetto in questi giorni ci sta facendo impazzire. Non dorme, non dorme e non dorme. Probabilmente sono i dentini (o meglio, dentoni) che stanno spuntando, fatto sta che di notte si sveglia ogni mezz'ora. Facciamo il calcolo? Dalle 23,30 alle 7,00 fanno 15 volte. A meno che non ce lo prendiamo nel lettone, dove continua lo stesso a svegliarsi, ma almeno si riaddormenta subito. Solo che verso le 3 arriva anche Fagiolina, che da qualche mese ha la mania di ravanarmi i lobi delle orecchie o l'ombelico per rilassarsi e riaddormentarsi. Insomma, si dorme in 4, con 30°C in stanza, in posizioni improbabili. Ecco lo schema degli incastri di stamattina alle 5:
Mi si perdoni una certa semplificazione nel disegno, ma è il meglio che sono riuscita a fare con i potenti mezzi della Guardia Medica. Assicuro però che colori ed espressioni sono alquanto realistici. E pure gli occhi sbarrati. (Io sono quella che dorme sta sveglia a testa in giù.)

Stamattina i nonni hanno probabilmente avuto un moto di pietà e sono riusciti a convincere Fagiolina ad andare in montagna con loro. Insomma, per la prima volta, a due anni e 8 mesi, la nostra piccola ha lasciato il nido!

Ho già telefonato due volte.
Sembra che vada tutto bene.
Mhh.
Mi fido?

Mi sa che domani faremo una gita in montagna. Tanto per vedere se è tutto ok.

sabato 13 agosto 2011

Nanetto Medioman

Ieri, dopo ben quattro mesi abbiamo finalmente portato Nanetto dalla pediatra per il controllo della crescita. Eh sì, noi ci si interessa poco alle curve di crescita, alla bilancia, al centimetro. Se i bimbi stanno bene, crescono, mangiano, sbavano, scacazzano, che bisogno c'è di ossessionarsi con una visita al mese? Nanetto fa tutto con grande dedizione, si è fatto crescere i suoi 4 dentini, gattona sempre più veloce e concentra tutte le sue energie per raggiungere la tanto agognata posizione eretta.
Ma i nonni scalpitano e gli amici chiedono, quindi ci tocca periodicamente confrontarci con questi benedetti numeri.
Resoconto: Nanetto, dopo un partenza da nano ciccione si è attualmente assestato sul 50° percentile di altezza, peso e circonferenza cranica. Un perfetto Medioman!


Però è proprio bellobellobello in modo assurdo.

giovedì 11 agosto 2011

Il paziente medico di famiglia e i certificati di morte.

Domenica mattina, 7 agosto, ore 8,19.
Sono sveglia da un pezzo e sto già eroicamente presidiando la mia postazione di guardia medica. Una splendida domenica estiva di lavoro, dopo un'altrettanto splendida settimana di sostituzione della dott.ssa L., medico di famiglia.
Accendo il cellulare e mi si intasa subito: dalle ore 6,30 in poi avevo ricevuto 3 telefonate, 2 messaggi in segreteria, 1 SMS, tutti dallo stesso numero. Ascolto la segreteria, leggo l'essemmesse: un paziente della dott.ssa L. è deceduto e il figlio mi chiede di recarmi URGENTEMENTE a compilare i certificati* necessari.

[*Secondo il regolamento di Polizia Mortuaria, i certificati da redigere in caso di decesso sono:
- CERTIFICATO DI CONSTATAZIONE DI DECESSO: rappresenta la diagnosi clinica di "avvenuta cessazione delle funzioni vitali". L'orario della costatazione rappresenta il punto di partenza per l'intervento del medico necroscopo. Può essere compilato da qualunque medico intervenga sulla scena. Viene redatto su carta semplice o sul ricettario SSN o sulla cartella clinica.
- ACCERTAMENTO DI MORTE O CERTIFICATO NECROSCOPICO. Dopo almeno 15 ore ed entro 30 ore dal decesso (con alcune eccezioni) il medico necroscopo, nominato dalla USL competente verifica la comparsa dei fenomeni cadaverici per confermare la diagnosi di morte. Questo certificato è indispensabile per trasportare e/o seppellire il cadavere.
- DENUNCIA DELLE CAUSE DI MORTE (SCHEDA ISTAT) Il medico curante compila questa scheda entro 24 ore, indicando la concatenazione di cause ed eventi che hanno condotto al decesso. La scheda ISTAT ha finalità sanitarie, epidemiologiche e statistiche. 
Nella nostra ASL è in uso una specie di "ibrido": un modulo prestampato in cui la prima parte è una constatazione di decesso, mentre la seconda parte è un certificato necroscopico. Ciascuna parte va firmata e timbrata dal medico competente. Pertanto, il certificato di constatazione di decesso in carta semplie o ricettario SSN è (in teoria) pleonastico.]

Ritelefono al tipo, anche se, essendo domenica, non sarei tenuta a farlo. Ma io sono una dottoressa gentile.
"Pronto, sono la dottoress..."
"Ah, dottoressa, finalmente! Sono ORE che la chiamo: lei DEVE venire SUBITO qui da noi per fare il certificato di morte di mio padre, perchè poi deve venire il medico necroscopico!"
"No, guardi, io sono al lavoro in guardia medica ad X, non posso venire. Deve chiam..."
"Ma come! Lei è o non è la sostituta della dott.ssa L.? Lei deve essere REPERIBILE! Lei deve venire SUBITO qui!"
"No, guardi, deve chiamare la guardia medica, che è reperibile il sabato e la domenica al posto del medico di famiglia."
"Appunto, lei è in guardia medica, lei ADESSO viene qui!"
"No, come le ho già detto, io sto lavorando a X, non potrei venire da lei neanche se volessi. Lei invece abita a Y, quindi deve chiamare la guardia medica della sua città Y! Oppure, per venirle incontro, può venire qui ad X e io le compilo i documen..."
"MA STA SCHERZANDO?? IO NON POSSO MUOVERMI DA QUI!! QUANTE CAZZO DI TELEFONATE DEVO FARE ANCORAAA?? IO HO GIA' CHIAMATO I CARABINIERI!! LEI E' LA SOSTITUTA O NO?? LEI DEVE ESSERE REPERIBILE E DEVE VENIRE SUBITO QUI ALTRIMENTI LA DENUNCIOOO!!!"

Respiro. Respiro. Respiro.

"Si calmi e non alzi la voce, per favore. Le spiego: il medico di famiglia non è tenuto ad essere reperibile il sabato e la domenica. Il sabato e la domenica  il medico di famiglia, se vuole, il telefono può buttarlo a mare. Se la dott.ssa L. qualche volta è stata da voi di domenica, l'ha fatto per amicizia, probabilmente, e non perchè fosse obbligata (e ha fatto mooolto male -penso). Se io l'ho richiamata, è per farle una cortesia e spiegarle come fare. La guardia medica svolge le funzioni del medico di famiglia quando questi non è tenuto ad essere reperibile, cioè di notte, il sabato e la domenica. Lei deve rivolgersi alla guardia medica della sua città, che le verrà a casa e le compilerà i certificati necessari".
"IO HO GIA' LA GUARDIA MEDICA SULL'ALTRO TELEFONO!!... adesso chiedo."
Passano dieci secondi.
"Va bene, dottoressa, allora viene la guardia medica. Buongiorno".

Capisco il lutto, capisco la difficoltà di fronteggiare una burocrazia odiosa proprio nei momenti più dolorosi, ma 'fanculo. Io mi sono rotta le palle sono stanca di farmi trattare così da 'sti maleducati. E' già la seconda volta che mi capita: stessa scena. Potevo lasciare il telefono spento per tutto il week-end. Potevo buttarlo nel cesso. Era un mio sacrosanto festivo diritto. E invece ho richiamato 'sto tizio e mi sono presa le sue minacce.
Ma all'estero funziona così? Cioè, un paziente può alzare su la cornetta e mettersi ad urlare in questo modo? Boh. Sono allibita.

Comunque.
Dopo qualche ora il tipo mi richiama e mi chiede di andare l'indomani a compilare il certificato ISTAT. Poi, en passant, si scusa. E vabbè.

Lunedì, alle 9, suono alla porta. Mi aprono la vedova e la nuora del defunto. Faccio le mie condoglianze. Il tipo maleducato non c'è.
Sul tavolo trovo, in ordine sparso:
1) Una costatazione di morte, redatta su ricettario SSN. Non timbrata. Firmata da un fantomatico neurologo.
Chi era? Il vicino di casa? La guardia medica?
2) Il certificato "ibrido" - prima parte (quella per cui ero stata chiamata di domenica): compilata, ma non firmata, nè timbrata. Niente data, nè luogo, nè ora. Un porcheria totale. Chi l'aveva compilata? Il vicino di casa? La guardia medica? Il fantasma formaggino?
3) Il certificato "ibrido" - seconda parte: era già stata correttamente compilata dal necroscopo. Che, evidentemente se ne era fottuto del fatto che la prima parte mancava di data e ora, fondamentali invece per stabilire quell'intervallo di tempo tra le 15 e 30 ore dal decesso, nell'ambito delle quali egli deve svolgere la sua funzione.
4) I certificati ISTAT da compilare. Quelli sì che spettavano a me.

Ho scritto quel che dovevo scrivere. Ho detto quel che dovevo dire, fatto quel che dovevo fare. Le parole di conforto di rito. Le strette di mano e le pacche consolatorie. Ho lasciato la mia disponibilità per ulteriori chiarimenti. Sono stata una signora.
In cuor mio ho mandato a cag... l'urlatore telefonico, i miei colleghi incompetenti e la dott.ssa L. che non ha educato i suoi pazienti a comportarsi come si deve.
E poi mi sono sciroppata un paio d'ore di ambulatorio.

giovedì 4 agosto 2011

Tre desideri nel cuore

Con questo post partecipiamo alla Caccia al Tesoro 2011 "Sogni e Desideri" di Mammafelice.

Ecco lo spunto di questa settimana:
"I sogni e i desideri, così come la Felicità, hanno valore solo quando si trasformano in azione, uscendo dal mondo della fantasia.
Elencate i vostri 3 Desideri del Cuore, i più grandi, quelli che sentite profondamente vostri, quelli per cui state lottando con forza e con passione, e poi linkateli nei commenti.
Non devono essere per forza cose materiali, ma devono essere necessariamente 3 desideri veri, che possano essere realizzati, che non siano di fantasia, ma possano essere trasformati in obiettivi reali."







Ed ecco qua i miei 3 desideri:


1) Crescere dei figli liberi. Aiutarli a diventare persone senza pregiudizi, curiose, dotate di spirito critico, senza paura di esprimere emozioni e pensieri. Persone alla ricerca della verità, anche se non piacevole. Persone che non si accontentino delle apparenze, per quanto rassicuranti siano. Persone che non temano il giudizio altrui, persone capaci di pensare fuori dagli schemi.


2) Fare un'esperienza di vita all'estero. Trasferirci, tutti quanti, per qualche anno in un Paese che non ci prenda in giro, che non ci rida in faccia, che non ci sputi addosso. Un Paese dove lavorare con serenità, dove godere dei nostri diritti di cittadini, dove dare un'istruzione di qualità ai nostri figli. Un Paese dove la legalità è normale, non un' eccezione. Un Paese dove non ti prendono in giro se rispetti le regole. 


3) Fare bene il mio lavoro. Aiutare chi soffre. Mettere a frutto ciò che ho studiato per essere utile agli altri. Lavorare per qualche periodo per la cooperazione internazionale, in un Paese in via di sviluppo. In fondo, ho voluto diventare un medico per questo.


Il desiderio più grande della mia vita l'ho, per fortuna, già realizzato: trovare l'amore della mia vita e costruirci una famiglia insieme. Questo non significa certo che ora la strada è in discesa. Ma avere accanto la persona che si ama, ed essere ricambiati, è un grande, enorme punto di partenza per tutto.