domenica 28 ottobre 2012

Tanti progetti

Sto latitando dal blog. Il fatto è che nella nuova casa non abbiamo ancora una connessione decente ad internet, e per adesso ci tocca arrangiarci coi telefonini.
Voglio però aggiornare questo diario sugli avvenimenti delle ultime settimane e sui progetti del momento (a futura memoria...).

-Viviamo ormai da un mese nella nuova casa. Non posso dire che abbiamo fatto un vero e proprio trasloco, ma giorno dopo giorno stiamo svuotando la mansardina delle cose che ci servono volta per volta. Risultato: la vecchia casetta diventa sempre più sola e triste, la nuova rimane sempre una via di mezzo tra un cantiere e un campeggio. Mi dispiace non aver detto "ufficialmente" addio alla casetta che ha visto i nostri primi anni di matrimonio, dove abbiamo concepito i nostri tre figli, dove, tutto sommato, siamo stati bene. Vorrei fare una specie di cerimonia, per dirle grazie di essere stata accogliente con tutti noi.

-Nanetto ha compiuto due anni. La festicciola-merenda che ho organizzato in quattro e quattr'otto con i familiari più stretti è andata molto bene, sono soddisfatta. Nel rinfresco non compariva nemmeno una bevanda gassata, nè patatine-noccioline-schifezze, ma tutte cose preparate da me (comprese alcuni stuzzichini vegani per mio cognato) e che sono state apprezzate da tutti. Nanetto si è divertito a spegnere la candelina un sacco di volte, ma non so se ha capito che era il suo compleanno... però è stato contento!

-Sono stata intervistata da una giornalista del nostro TG Regionale sul tema di maternità e lavoro. Oddio, secondo me sembravo una balena spiaggiata e rigida come un tronco, però ho ricevuto un sacco di complimenti! metto qui il link al servizio: http://www.rai.tv/dl/tgr/regioni/PublishingBlock-e0503c86-9be1-4117-8dde-e20cd23f45ca.html?idVideo=ContentItem-cf25f696-0d0c-44b1-91c1-0e1e9cb8bf14&idArchivio=Buongiorno
Poi uno stralcio dell'intervista è andato in onda anche sul TG regionale delle 14: insomma, mi arrivano in ambulatorio i pazienti che mi dicono di avermi vista in tv e io mi imbarazzo una cifra. GF dice che questo sarà l'inizio della mia carriera politica. Ahahahahah!! Questa ha fatto proprio ride!

-Ho ricominciato a fare qualche turno di notte in guardia medica. Fagiolino non ne vuole sapere di prendere il biberon, neanche se è pieno del mio latte. Ergo... tocca arrangiarsi, come sempre. Santi nonni che si tengono Fagiolina e Nanetto quando devo lavorare!

-Abbiamo iniziato con lo svezzamento di Fagiolino, che, ahimè, ha già oltrepassato la boa dei 6 mesi (mizzica... mi sembra ieri che me lo snuffavo per la prima volta!!). Quattro sole parole come commento: se magna de tutto! W l'autosvezzamento!

Progetti:

-In questi giorni mi sto documentando e sto leggendo molto di didattica montessoriana. Ho anche deviato tutto il budget precedentemente destinato ad un nuovo giaccone sull'acquisto di alcuni libri. Nelle prossime settimane vorrei iniziare a costruire alcuni materiali e, SOPRATTUTTO, voglio organizzare meglio la cameretta dei bimbi. Basta cestone dei giocattoli: i bambini lo schifano, i giocattoli non li interessano, l'unica sua funzione è quella di diventare una barchetta dopo essere stato svuotato (e dopo che il contenuto è stato sparpagliato in ogni dove). Fagiolina passa ore a giocare con due-tre pezze di stoffa o con spaghi e elastici, ignorando bellamente pupazzi cantanti o bambole lagnanti. Nanetto sembra vagamente interessato alle macchinine, ma sostanzialmente segue la sorella come un'ombra. MENO E' MEGLIO: questo dovrà essere il mio mantra. Organizzerò degli scaffali bassi, accessibili, con alcuni materiali montessoriani, sensory tubs, materiali per la manipolazione e per le arti grafiche, materiali da costruzione, stoffe, travestimenti. Uno specchio basso per osservarsi. Un appendiabiti ad altezza bimbi e delle sacche per riporre autonomamente i vestiti del giorno e i pigiami della notte. Una piantina da accudire. "Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa".

-Lavoretti, lavoretti, lavoretti. Ho scoperto il blog La pappa dolce e sono impazzita. Vorrei fare tutto, vorrei copiare tutto. Sto accarezzando l'idea dell'homeschooling. Ma questo è un'idea che sta prendendo forma solo ora dentro di me. Per adesso proporrò delle attività ai bimbi. Vediamo come va.

-BilFam: abbiamo iniziato un percorso per diventare una famiglia bilingue. Ci siamo iscritti ad un interessantissimo progetto dell'Università La Sapienza di Roma per imparare a comunicare in inglese, noi e i nostri bimbi. Ci vorrà un bell'impegno, ma ci proveremo. Chissà che non sia il primo passo verso l'obiettivo di trasferirci all'estero?

Passo e chiudo. Anzi, se ce la faccio pubblico il menù della prossima settimana. Forse.


mercoledì 10 ottobre 2012

GF e l'università


Scrivo per conto di GF, che in questi giorni è sotto esame e non ha tempo di raccontare. E poi, quando avrà fatto l'esame, probabilmente non avrà più voglia. Sono giorni pieni, pienissimi. Siamo da qualche tempo nella nuova casa, ma senza aver fatto un trasloco "ufficiale", per cui viviamo in mezzo a borse e scatoloni. Sembra di essere in campeggio.
Ad incasinarci ulteriormente la vita ci si mette l'università.
Ora io non vorrei fare quella del "te l'avevo detto!", ma quando, anni fa, GF mi disse: "voglio ricominciare a studiare all'università, voglio prendermi 'sto pezzo di carta", io, che invece stavo finalmente per uscire da quel mondo, l' avevo detto che sarebbero state lacrime e sangue. E incazzature. Lo studio, la cultura, l'amore per il sapere, la passione... sticazzi. Un sacco di casini burocratici, una montagna di m... che i professori ti fanno ingoiare, pure se sei alla soglia dei 40 anni e sei un padre di famiglia, un pacco di soldi da spendere.

Veniamo alla storia recente: ad agosto GF decide di dare, per settembre, l'esame di Diritto delle nuove tecnologie, corso di laurea in informatica. Un esame piccolo, sulla carta, da 6 crediti.
Sul sito dell'università c'è il programma del corso (1). Poi c'è la pagina del corso, dove è pubblicato il programma di studio (2). C'è però anche un'altra area, cui si accede solo con password, in cui c'è ancora un altro programma (3). GF tenta di contattare via mail la professoressa per avere la password, ma niente. Siamo ad agosto! Aspetta che ti riaspetta, GF decide di chiedere informazioni ad un suo collega di studi (e lavoratore), che aveva appena superato l'esame in questione. Il collega rassicura GF dicendogli che l'esame è "una semplice chiacchierata" e gli fornisce la password, grazie alla quale GF scarica gli appunti e le presentazioni powerpoint. GF, diligente, si studia tutti gli appunti, e anche le presentazioni...

Ecco, apriamo una parentesi: le presentazioni. Parliamone. Avete presente quelle slides con i pulcini-pio che ballano, gli omini col punto esclamativo in testa, oppure quelle slides pienepienefittefitte che non ci si legge niente, oppure quelle vuotevuote con solo un punto interrogativo in mezzo? Sì, insomma, le slides che tutti noi abbiamo fatto per la nostra prima presentazione in pubblico, quando avevamo 20 anni e facevamo una prova di lezione ai nostri compagni di università. Ecco, quelle. GF ha dovuto "studiare" su centinaia di quelle diapo.  Me ne ha anche mostrata una con un bambino che vomitava nel WC. Giuro.

Saldo nel cuore e fiero nel portamento, a settembre GF si presenta all'esame.
E lì scopre che l'esame non era "una semplice chiacchierata". La prof non lo fa neanche sedere e gli sciorina davanti testi su testi su cui era assolutamente necessario studiare per giungere preparati all'esame. Insomma, una montagna di pagine. LIBRI interi, altro che presentazioni con bimbi vomitosi. La prof: "scusi, ma perchè non mi ha contattata?" GF: "veramente le ho scritto una email..." Prof: "non è possibile, io sono sempre reperibile!" GF: "era agosto, e ho pensato che fosse in ferie... Prof: "beh, poteva insistere, mi poteva telefonare!" Seee, voglio proprio vedere se ti telefonava ad agosto... E metti sul tuo sito un programma CHIARO, accessibile, inconfutabile! Pare un gioco elettronico, dove devi superare un livello per avere la chiave grazie alla quale accedi al livello successivo!
Prof: "E comunque, l'area riservata è, appunto, riservata agli studenti che frequentano le lezioni. Lei, che non frequenta, deve fare TUTTO il programma che trova sul sito. E poi, mi dia un po' il nome di chi le ha dato la password!".
Siore e siore, scegliete la carta, carta vince, carta perde, programma vince, programma perde: Programma 1 sul sitone megagalattico dell'università, che viene pubblicato ogni tot anni. Programma 2 sul sito della prof, con una lista di file e pdf "necessari" e un'altra lista di testi "di approfondimento" (che vuol dire? bisogna studiarli o no?). Programma 3 cui accedono solo gli iniziati in possesso della password. Che poi si scopre che è solo per i frequentanti. Che i non frequentanti dovevano fare il Programma 2. O era il programma 1 ???

GF, sempre diligente, scarica i nuovi appunti, ma si arena sui libri. Due libri da comprare, circa 40 euro ciascuno, sui quali dovrebbe però studiare solo alcuni capitoli. Insomma... 80 euri per poche pagine? Ma poi... LIBRI?? Nell'era del digitale, alla facoltà di informatica, ancora si deve studiare su libri cartacei? Cerca di qua, cerca di là, alla fine lo convinco ad andare alla biblioteca dell'università per farsi dare in prestito esterno i suddetti libri.
Noi si prende, si parte per la bella gita di 100 km necessaria per raggiungere l'uni, la gita si trasforma in un diluvio universale che dio la manda, il pupo in macchina per fortuna è buonissimo. GF arriva alla biblioteca, e una studentessa-bambina al banco gli dice: "Eh, no, guarda, QUESTO libro non te lo possiamo dare in prestito... sai... per la verità ce l'abbiamo solo fotocopiato..." E gli piazza davanti un mucchietto di fotocopie. Comecome? La BIBLIOTECA UNIVERSITARIA ha il libro di testo SOLO FOTOCOPIATO? E questa professoressa ha messo come libro INDISPENSABILE per superare l'esame un libro che la biblioteca non possiede??
Bambina: "Eh... se lo vuoi te lo devi fotocopiare..., però devi fartele da solo le copie... guarda, devi fare la tesserina per la fotocopiatrice che costa 5 o 10 euro... e la macchina non dà resto..."

Adesso sorvoliamo su gli smoccoli e gli accidenti che GF ha inviato a prof, ragazzina, biblioteca, università e tutta l'editoria universitaria. Concentriamoci sui fatti. E ricordiamo sempre che stiamo parlando della facoltà di INFORMATICA. Non di archeologia. Informatica.
-Gli studenti italiani non riescono a parlare con i loro professori, perchè i professori sono distanti, poco raggiungibili, poco disponibili, poco chiari. I professori ancora non usano le email come strumento quotidiano di lavoro.
-I professori non forniscono programmi di studio chiari, organizzati, coerenti e accessibili a tutti.
-I professori pretendono che gli studenti studino su costosi libri cartacei (nell'era dell'e-book e dei pdf).
-I professori consigliano libri che la biblioteca universitaria non possiede. O se li possiede non li dà in prestito.
-Uno studente paga una pacca di tasse universitarie. IN PIU' deve spendere un'altra pacca per comprare libri indispensabili a superare un esame, dal momento che tali libri non può averli in alcun altro modo.
-La biblioteca è tappezzata di cartelli "Vietato fotocopiare libri" e poi ha un libro fotocopiato. E ti consiglia di fotocopiarlo!!

E comunque ho sintetizzato molto.
La vicenda è tutta in fieri, vediamo che succederà lunedì, il giorno dell'esame.
Oggi ho letto questo articolo, e l'ho trovato molto, ma moltomoltomolto calzante: http://www.repubblica.it/scuola/2012/10/10/news/studenti_domande_a_ministro-44207535/?ref=HREC2-1

In particolare:
Innovazione della didattica. Mentre nel resto d'Europa da anni si sperimentano forme innovative di didattica che puntano ad un maggiore coinvolgimento degli studenti all'interno delle classi, ad una completa condivisione dei programmi, alla possibilità degli studenti di poter scegliere e modellare il proprio percorso in base alle proprie passioni ed ai propri interessi, in Italia ci ritroviamo ancora con un modello frontale di lezione che non crea alcuna interazione fra studente ed insegnante, con materiali didattici preistorici, con  programmi estremamente datati che non tengono minimamente conto dell'evoluzione che il nostro paese e la nostra società ha avuto negli ultimi sessanta anni. Ci rendiamo conto quotidianamente che il valore formativo dell'istruzione pubblica italiana diminuisce di anno in anno. Questo Governo non crede che sia arrivato il momento di attuare una riforma della didattica, partendo magari dalle proposte fatte dagli studenti?

E quando ci capita di vedere le lezioni online delle Università di Stantford, di Cambridge o tante altre, ci viene da piangere.
La cultura dovrebbe essere un bene di tutti.