sabato 11 giugno 2011

Contorsionismo da toilette

I nostri figli non sono stitici.
Entrambi, da quando mamma l’ha fatti, non hanno mai saltato un giorno di cacche.
Fagiolina si accontenta di 2-3 al giorno, e per fortuna almeno una se la smazzano le maestre al nido (graziegraziegrazie!!). Ancora per poco, visto che alla scuola materna vorranno bambini spannolinati, e quindi da settembre toccherà cambiare aria. In tutti i sensi, temo.
Nanetto, povero, non scende mai sotto le 4. Lui la spiccia, la cacca, non la fa tutta insieme. Gli dispiace non regalarci la sua perla ogni 5 ore, e quindi si sforza, si impegna e, felice, produce.
Noi non si può mai uscire senza il BORSONE dei pannolini. E’ l'appendice di ogni famiglia che si rispetti. Ogni pranzo, cena, festa o merenda fuori casa sono allietati dal momento del cambio.

A titolo di esempio, vi racconto il nostro scorso weekend.

SABATO
Per il compleanno di nonna C. siamo andati a cena fuori. Ristorante piccolo, rustico ma-che-vuole-darsi-un-tono, ottimo rapporto qualità prezzo.
Nanetto si esprime con dovizia di rumori e grugniti di accompagnamento.
Lo prendo su e mi avvio, borsone a tracolla e sguardo rassegnato.
Il bagno vero e proprio è preceduto da un primo antibagno (semibuio) con attaccapanni, e un secondo antibagno con lavandino. Niente fasciatoio. Non che me lo aspettassi, sia ben chiaro.
Ma lì non c’era manco un tavolo, un ripiano, che so, 30 cm quadrati per cambiare il pupo. Torno indietro, chiedo soccorso a GF e torniamo alla carica.
Il passeggino non passa per la porta. Prendiamo due sedie dalla sala, le portiamo nella camera oscura, e cambiamo Nanetto in precario equilibrio. Ma Nanetto quando siamo in difficoltà lo sente, ha il recettore specifico per l'adrenalina come un Mamba, e quindi si rivolta, si ribella, si agita e incacca i nostri bei vestitini della festa, lancia il pannolino sporco per terra (che, come per il postulato della fetta imburrata, cade sempre dalla parte... nutellata), si acchiappa il pisellino smerdocchiato e poi si ciuccia l’indice sorridendo beato.

DOMENICA
Siamo stati a pranzo al ristorante “Il Paese dei bimbi”. Ora, da un ristorante che si chiama così, e il cui target sono le famiglie con bambini (ci saranno stati almeno 10 passeggini parcheggiati in sala), uno non dico si aspetta, ma almeno spera ci sia qualche comodità.
Nell’enorme antibagno troneggiava un enorme ed ingombrante appendiabiti. Vuoto.

Di fasciatoi, nemmeno l’ombra. Nemmeno uno piccolo piccolo.
Ci siamo allora cimentati in una delle nostre performances preferite: il cambio del pupo sul passeggino. Ma questa volta l’abbiamo fatto in mezzo ai tavoli, tra la gente che mangiava. Quasi quasi lo pulivamo con un tovagliolo.
Fortunatamente, anzichè occhiate di disapprovazione abbiamo ricevuto sguardi di compatimento e solidarietà, perchè eravamo in un ristorante PER FAMIGLIE.

Lunedì, per consolarci, siamo stati a pranzo da Mamma Ikea. Non abbiamo neanche dovuto portarci IL BORSONE. Lì, oltre al cesso per famiglie, oltre a fasciatoio, seggioloni, bavaglini, omogeneizzati, scaldabiberon, menù bambini a prezzi ridicoli, oltre allo Smaland Ikea, oltre allo spazio giochi nel ristorante, se ti scordi i pannolini, LORO TE LI REGALANO.

Vi segnalo a proposito di tutto ciò un meraviglioso post di Benedetta su Donne in ritardo.

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