martedì 16 settembre 2014

Un'ombra sull'inizio

L'inizio delle elementari sembra andato bene, Fagiolina ieri è tornata contenta e soddisfatta, oggi è andata con piacere.
Certo se non si fosse creata una questione enorme con religione sì/religione no l'inizio (per noi) sarebbe stato più solare e sereno. Possibile che una questione tutto sommato marginale come quella della scelta dell'ora di religione sia diventata la questione PRINCIPALE di questi importantissimi momenti? Possibile che la nostra piena facoltà di esercitare un DIRITTO di scelta (sancito dallo Stato) si trasformi in una lotta con l'Istituzione Scolastica, chiaramente in disaccordo con noi, e infastidita dalla necessità di trovarci un'alternativa? Perchè cercano di farcelo passare come un danno per la socialità della bambina... cercando di far leva sul nostro senso di colpa? Possibile che dopo 30 anni dal venir meno dell'obbligatorietà dell'insegnamento della religione cattolica a scuola ancora sia considerata una scelta strana, fastidiosa per gli insegnanti, impropria per il bambino? possibile che non ci sia una VERA ora alternativa (ci hanno proposto di andarla a prendere prima)?
Non mi si dica che durante l'ora di religione (che ufficialmente si chiama INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA, non Religione, o Religioni, o Storia delle religioni, o Cultura religiosa in Italia) non si insegna la religione cattolica, ma i valori dell'amicizia, i confronti con le altre religioni, o la cultura cattolica nel nostro Paese, che non ci credo!... se la Curia nomina e invia un' insegnante non penso che questa venga solo a parlare di "volersi bene" e di "non fare male agli altri".
Inoltre: credevo che questa fatidica ora di religione (che poi in prima elementare sono DUE ORE settimanali, a differenza di inglese=1 ora, disegno=1 ora) fosse un risultato dei patti lateranensi... mentre è un retaggio fascista! http://it.wikipedia.org/wiki/Insegnamento_della_religione_cattolica_in_Italia
:-( ma lasciamo perdere le questioni politiche.

La nostra non è una rigida presa di posizione, ma ce la stanno facendo diventare.
Peraltro io sono cattolica, seppur non praticante, e non ho nessuna preclusione al fatto che mia figlia impari le preghiere insieme a sua nonna e che venga accompagnata alla messa dai nonni. Ma credo che una scuola statale debba essere laica, che non sia giusto che in una scuola pubblica e statale ci sia un insegnante nominato d'ufficio da un altro organo che non sia lo Stato, che la fede debba essere una scelta personale, che la possibilità di scelta e che la diversità siano valori, e non motivi di esclusione.
Il colmo è che, se per caso durante l'anno Fagiolina volesse cambiare e stare insieme ai suoi compagni durante l'ora di religione, sembra non si possa tornare indietro.

Ma soprattutto: la scelta del momento per affrontare la questione è stata veramente fuori luogo .
Non era mentre mia figlia si sedeva per la prima volta sul banco, mentre mia figlia scambiava le sue prime parole con la compagna, mentre mia figlia per la prima volta metteva la sua merenda sotto il banco che la maestra doveva prendermi da parte per discutere di questa questione. Seguita dagli occhi un pochino apprensivi di Fagiolina che subito mi ha chiesto "di cosa ti parlava la maestra?". Non se ne poteva parlare prima? Abbiamo fatto e comunicato la nostra scelta MESI fa.

Peccato. Poteva essere un momento veramente magico e indimenticabile per tutti noi, e invece è stato offuscato da questa questione veramente del tutto marginale, ai nostri occhi, rispetto a tutti gli altri significati e emozioni in ballo in questo periodo.

Come giustamente GF ha osservato, è come se mentre un aereo sta decollando un tizio va dal pilota e gli dice: "aspetta aspetta, ti devo dire una cosa importantissima... in bagno manca la cartaaaaa!!"

lunedì 8 settembre 2014

La vuoi una fettina?

Faccio e vendo un cappello per una ragazza.
Qualche giorno dopo mi contatta una sua amica, che mi dice che il cappello è molto bello, che vorrebbe anche lei averne uno, se posso dirle come l'ho fatto che se lo farebbe fare gratuitamente da una sua amica che sa lavorare a maglia.
Ok.
Le linko il sito da cui ho scaricato il pattern, che è a pagamento, e le dico che non posso condividere il pattern perchè è coperto da copyright. Che se vuole può pagare e scaricarlo anche lei.
Grazie grazie, e finisce lì.

Mi ricontatta dopo un paio di mesi. Ha acquistato il pattern, ma si è accorta DOPO che è in inglese, che non ci capisce nulla, che ha provato a tradurlo con Google translate ma i termini tecnici sono troppo complessi. Che l'ha passato alla sua amica, la quale manco lei c'ha capito nulla. Mi chiede se posso aiutarla... per esempio cosa significa "60 punti"?
Io: "ma hai scaricato un pattern a ferri o a uncinetto?"
Lei "boh??"
Me lo linka.
Io: "Ok, è a maglia"
Lei: "Ma la maglia è TANTO diversa dall'uncinetto?"

O_O

Io: "E sì eh!!"
Lei: "AAHHH, mannaggia. La mia amica sa fare solo l'uncinetto"
Io: "Vabè, o lo adatta, o le scarichi un pattern a uncinetto. Ci deve essere scritto CROCHET. E comunque in inglese ci sono dei termini tecnici, che un pochino bisognerebbe conoscere. Ma la tua amica li saprà..."
Lei: "Eh no, l'uncinetto l'ha imparato da poco"
...
Lei: "Però il cappello mi piace tanto... mi diresti un sito in italiano dove posso trovare il pattern?"

AMORE MIO.

Io 'sti cappelli li faccio.
Li vendo a una stronzata, tipo che, tolto il costo dei materiali, li lavoro quasi solo per il gusto di sferruzzare/uncinettare.
Tu vuoi che io ti faccio una ricerca del pattern per darlo alla tua amica. Vuoi pure che te lo cerco in italiano. Vuoi pure che aiuto la tua amica con la traduzione. Tutto questo in modo da non comprarlo da me.

Dalle parti mie si dice se vuoi pure una fettina di culo.

sabato 6 settembre 2014

PREGHIERINA

Signore, fai che io non diventi mai come i genitori del ragazzo (22 anni... un OMO) che ho visitato oggi per una banale e lieve gastroenterite, ma completamente in panico, che gli hanno fatto una fiala di Plasil al primo episodio di vomito, che gli imboccavano l'acqua e zucchero, che gli tenevano la manina mentre gli facevo un'iniezione sulle chiappe pelose, che lo consolavano nonostante tutte le imprecazioni che il figlio ringhiava. E che non si sono accorti (o non erano in grado di concepire), che semplicemente il loro angelo era in paranoia per essersi fatto troppe canne la sera prima.
:-)

martedì 2 settembre 2014

La dottorina senza autorità

Ieri, nella sala d'attesa dell'ambulatorio, un uomo parla ad alta (altissima) voce di politica, condendo la sua conferenza con parolacce e bestemmie. Sopporto dieci minuti, poi esco e gli dico: 
"Mi scusi, ma visto che si trova nella sala d'attesa di un ambulatorio medico (e comunque anche altrove...) credo che dovrebbe usare un linguaggio più adeguato." 
"Ah, e TE, che lo difendi tanto un posto come questo, cussei? una democristiana?"
"Questo non c'entra nulla. Lei è in un ambulatorio medico. Io sono il medico e le dico che deve smetterla di bestemmiare"
"AH! Allora è vero che sei democristiana!"
"E comunque bestemmiare è un reato. E lei adesso se la deve smettere"
"Ah sci? E che reato sarebbe? Io pago e parlo come me pare!"
Oltre all'estrema maleducazione del personaggio, che anzichè scusarsi e smetterla ha continuato a parlarmi dietro e imprecare mentre me ne andavo, quello che mi ha sconvolta di più è stato il totale silenzio di chi gli stava attorno. Non una parola a mio favore.


In quest'Italia non c'è più morale, decenza, educazione.