venerdì 26 giugno 2015

Come infilare una domanda sbagliata dietro l'altra

COSO: "lavori?"
GF: no.
COSO: "sei laureato?"
GF: no.
COSO: "e allora che fai?"
GF: ho fatto ieri un colloquio per andare all'estero.
COSO: "e che cazzo vai a fà all'estero? c'hai 3 figli!"
GF: vaaabè. Ci si vede, eh? Ciao.

venerdì 12 giugno 2015

Fumetti, AstroSamantha e Selvaggia

Oggi vado in edicola con Fagiolina alla ricerca di un fumetto da leggere. Non si è particolarmente appassionata di Topolino e quindi abbiamo tentato di trovare qualcos'altro.

Il NULLA.

Nella sezione fumetti, oltre all'intramontabile fumetto Disney, c'era un florilegio di pubblicazioni "per bambine" dagli improbabili nomi di principesse. C'era addirittura un fumetto intitolato "Top Model", con tanto di gadget rosa e stickers luccicanti a profusione. Le immancabili Winx. Violetta.
Peppa Pig, Masha e Orso, I barbapapà: gli unici lievemente accettabili, ma ormai troppo infantili per una bimba di 6 anni.
In un'altra zona, c'erano manga e fumetti Bonelli: troppo difficili da leggere, per ora. E poi erano collocati proprio accanto ai porno! ... lasciamo perdere.
Ci siamo state 20 minuti, non sono riuscita a trovare NIENTE di alternativo a rosa, principesse, sessismo, fighettinismo, ciaffi rosa (l'ho già detto ROSA??).
Alla fine, completamente demoralizzata, sono riuscita con grandi sforzi a convincere Fagiolina a prendere un giornaletto di enigmistica.
Qui da noi il fumetto non è un vero e proprio genere letterario, come ho visto ad esempio in Francia, dove enormi sezioni delle librerie erano occupate da stupendi fumetti, vere e proprie opere d'arte. Qua è una roba da bambini o da adolescenti, senza alcuna dignità, di un livello bassissimo. Come posso far appassionare mia figlia a questo genere che io amo moltissimo, se non riesco a trovare niente che valga la pena di leggere?

Mork, il sicario de Il Nulla ne "La storia infinita", film ispirato al romanzo di Ende

Ieri AstroSam è tornata sulla terra, e mi sono commossa a guardare l'arrivo di questa donna. Forte, intelligente e anche simpatica. Un sorriso stanco ma bellissimo. Ed è stato bello vedere le foto dove annusa rapita l'odore di un fiore.
Samantha è l'unica che mi fa venire un po' di speranza per il futuro di mia figlia. In questa Italia dove non sembra esserci alternativa alla sessualizzazione (si dice così?) delle bambine fin dalla prima infanzia, dove i gadget per bambine di 4 anni sono i rossetti, dove le protagoniste di fiabe e fumetti non fanno altro che imbellettarsi per farsi rincorrere dai ragazzi, Samantha mi dà un po' di conforto.
Mi fa sognare che ci possa in qualche modo essere una via alternativa nel futuro di mia figlia. E' una cosa grande, grandissima, trovare un barlume di speranza in questo deserto morale e culturale.

E la Selvaggia Lucarelli ha proprio pisciato fuori dal vaso col suo post per nulla divertente:

"Abbiamo capito che la Cristoforetti è tornata a casa e mi spiace per lei che ora si ritrovi appiccicato addosso il nomignolo AstroSamanta come una cartomante barese, ma davvero, basta. Non se ne può più. C'è tanta gente che lavora mesi su una petroliera o in cantieri sperduti nel mondo o a tirar su le case in Nepal e quando torna a casa si festeggia senza tutta 'sta melassa spaccacoglioni."

Sarà pure melassa spaccacoglioni tutto 'sto chiacchiericcio su Sam, ma io sono contenta che abbia avuto successo, che se ne sia parlato, e tanto. Che esista una Samantha con la quale le bambine possano identificarsi. E se i giornali non avessero parlato, tante bambine non avrebbero avuto (e non avranno) alternative alle principesse.