sabato 31 dicembre 2011

Frodo come Po

L'altra sera io e GF riguardavamo tentavamo di riguardare Il signore degli anelli - Il ritorno del re, e Fagiolina e Nanetto svolgevano egregiamente la loro azione di disturbatori.
Scena nella caverna di Shelob: Frodo, dopo una lunga fuga, viene infine colpito  dal mostruoso ragno (55'' del video):



Al vedere la scena, Fagiolina (per niente spaventata) ci chiede:
-Gli ha fatto male ai tenerini?
Noi, che abbiamo visto Kung Fu Panda un milione di volte, ci siamo scompisciati dalle risate. Per chi non avesse presente a cosa si riferiva Fagiolina, guardate a 2'03'':


In effetti, la faccia che fa Frodo è proprio la stessa!!

domenica 25 dicembre 2011

Natale 2011

Tanti auguri a tutti!
Purtroppo la famigliuola a Natale si ritrova divisa: la sottoscritta è al lavoro, GF e bimbi al pranzone coi parenti. Come tanti medici precari, il giorno di Natale spesso ce lo becchiamo noi al lavoro, essendo gli ultimi arrivati (in guardia medica si riceve anche un bonus per lavorare nei giorni cosiddetti superfestivi).
Un augurio speciale quindi a tutti i miei amici e colleghi che oggi non si scofaneranno tortellini e pandori.

Comunque, io mi rifarò domani al nostro tradizionale pranzo "degli avanzi" di Santo Stefano.

Per Fagiolina questo è il primo Natale consapevole, e stanotte ha anche ricevuto la visita di Babbo Natale. Mi spiace un sacco essermi persa la sua faccia quando stamattina, in cambio dei biscotti che aveva lasciato nel camino, ha trovato un regalo. Nanetto è invece ancora nella fase: cerco di acchiappare più decorazioni possibile e distruggerle! GF è del solito umore nero delle feste, ma ormai è una tradizione anche quella.

I prossimi giorni posterò qualche foto dei regali e regalini che quest'anno ho fatto hand-made (eh... la crisi) e che ho tenuto nascosti fin'ora per non rovinare la sorpresa.

Auguri auguri!

lunedì 19 dicembre 2011

Un sughetto indigesto

Oggi ho comprato del bel pesce fresco per la cena di stasera e il pranzo di domani: branzini e cicale (o pannocchie, come si chiamano da noi).
Quando ho tirato fuori dal frigo le pannocchie mi sono accorta che erano vive e vegete. E pure parecchio incazzate.
Insomma, mi sono fatta venire il cuore di pietra, le ho prese con la pinzona e le ho buttate nel soffrittino che avevo preparato per il sugo di domani. Ho chiuso il coperchio per non guardare e alzato al massimo per non prolungare l'agonia.
Ma penso che diventerò presto vegetariana: queste cose mi fanno sentire un mostro!

giovedì 15 dicembre 2011

Tre anni


Tanti auguri alla nostra Fagiolina, che nasceva tre anni fa.

E tanti auguri anche a noi, che tre anni fa diventavamo mamma e babbo.

sabato 10 dicembre 2011

Cara Fagiolina...

Cara Fagiolina,
ti scrivo anche se non sai leggere, sperando che un giorno avrai occasione di sfogliare questo diario che mamma, e qualche volta babbo, tengono per te e i tuoi fratelli. L'altra sera, complice una serata tranquilla in guardia medica, ho avuto tempo e modo di gironzolare un po' sul web. Mi sono imbattuta in questo:



Ne avevo sentito parlare da tempo, di questo video, ma non l'avevo mai visto integralmente. 
Mi sono sentita così frustrata, così, nauseata, così indignata che ho sentito il bisogno di scriverti.

Sei una bambina, ma sarai una donna. Quali sono i modelli che ti vengono proposti?
Sono desolata, Fagiolina, ma io ne vedo solo due. 
L'altro giorno stavo cercando on line un monopattino per il tuo compleanno, che da quando hai incontrato al parco giochi quella bambina che te l'ha fatto provare sembri non desiderare altro. Ci ho perso tantissimo tempo, e sai perchè? Perchè non riuscivo a trovarne uno che non fosse rosa. Che non avesse fiocchetti, lustrini, che non avesse i brand di Hello Kitty, o delle Winx, o delle Principesse Disney, ma neanche di Cars, Ben Ten o dei Gormiti.
Da qualche giorno hai cominciato a scegliere il tuo abbigliamento per andare alla scuola materna. Se fino a qualche mese fa indossavi volentieri jeans e felpa (ereditati dal tuo cuginetto), ora vuoi mettere gonna e calze. E poi ti rimiri allo specchio, fai la piroetta e ci chiedi "sono carina?". E per quanto cerchiamo di farti capire che sei bella sempre, tu sembri non ascoltarci.

Cara Fagiolina, dobbiamo portarti via da questo posto che non ti rispetta. Non c'è modo, lo sento. Non potremo tenerti lontana per sempre dal televisore, non potremo evitare per sempre i vestitini rosa e i paillettes. Già (ahinoi) ti abbiamo fatto vedere Cenerentola, che viene scelta dal principe solo perchè è bella, e La Bella Addormentata, che dalle fatine riceve in dono la bellezza e il bel canto, mica l'intelligenza e la determinazione. Anche l'innocuo Libro della giungla, alla fine, contiene questo:



Casa mia, casa mia, voglio aver una casa mia...
Mentre a caccia va mio padre
mamma è in casa a cucinar
io che ancora son piccina
alla fonte devo andar
fino a che crescerò
devo andare a prender l'acqua
finchè grande non sarò.
Ma un giorno avrò un buon marito
e una figlia anch'io avrò
la manderò a prender l'acqua
e in cucina io starò.

E non ditemi che sono passati 44 anni (il film è del 1967), perchè in televisione ancora vediamo questo*:



Fagiolina, tu sarai una donna. Che donna sarai? Questo posto dove stiamo ti indica solo due strade, non c'è alcuna alternativa. Se continueremo a stare qua, potrai essere solo un corpo da guardare, un oggetto sessuale, o una brava donnina di casa, una mogliettina premurosa, un'italica mammina ansiosa.
Io non so come saranno cambiate le nostre vite nel momento in cui sarai in grado di leggere questa lettera. So però dirti come vorrei che cambiassero.

Ti porteremo via da tutto questo.

*ringrazio Benedetta del blog Donne in ritardo per questa segnalazione.

lunedì 5 dicembre 2011

Il problema italiano

Oggi la magnata il pranzo della domenica l'abbiamo fatto in una osteria di un paese vicino. Era la prima volta che andavamo e devo dire che siamo stati trattati molto bene: una serie di buonissime zuppe calde, cucina casereccia di buona qualità, un'ottimo vino. Al tavolo ci avevano preparato anche un seggiolone. Il locale era pieno di famiglie con bambini, anche molto piccoli.
Verso la fine del pranzo, quando ormai i nostri figli erano stanchi e non ne volevano più sapere di star seduti, è arrivato il solito momento topico: il cambio del pannolino di Nanetto.
GF si avvia in bagno con la borsa, io lo seguo per aiutarlo, Fagiolina mi insegue per fare casino farci compagnia. Risultato: quattro persone (e mezzo) dentro il bagno delle signore.
Fasciatoio: non pervenuto.
GF si è arrangiato, come al solito: due sedie affrontate, ché per fortuna c'era spazio, e Nanetto tenuto fermo con abili mosse di aikido. Io intanto intimavo a Fagiolina di smettere di esplorare la tazza del cesso, lo spazzolone, il lavandino, i muri... insomma, non TOCCARE NIENTE!!

Superata brillantemente la solita prova di equilibrismo, ci apprestiamo a levare le tende. Salutando la proprietaria, le diciamo nel modo più gentile e educato:
-Grazie, ci siamo trovati benissimo, era tutto buonissimo! Se permette, vorremmo lasciarle un consiglio: se possibile, mettete un fasciatoio in bagno. Abbiamo visto che oggi c'erano tanti bambini, oltre ai nostri, magari potrebbe essere una comodità in più...
La signora, senza scomporsi troppo, ci risponde tutta sorridente:
-Eh, ma in effetti oggi è stata una giornata particolare... di solito non ci sono tanti bambini... Sapete, il bagno è troppo piccolo, e sarebbe impossibile trovare abbastanza spazio...E comunque, quando ci sono questi problemi, di solito li mandiamo di sopra...

Lo ri-sottolineo: bambini = problemi.
Cosa si poteva ribattere ad una risposta del genere?

Questa è l'attenzione per la famiglia nei luoghi pubblici italiani.
Per quanto riguarda lo spazio, linko qui una meravigliosa invenzione, guarda caso svedese: oh-oh, restiamo tutti di stucco!!  La felicità a 70 euri!


http://www.ikea.com/it/it/catalog/products/80141708/

Ma no, noi italiani a certi livelli di ingegnosità e design non potremmo mai arrivarci!


giovedì 1 dicembre 2011

Le nostre eleganti forze dell'ordine

Ieri GF è andato dai carabinieri per fare la denuncia di furto del telefonino.
Sui gradini di ingresso del comando ha incontrato un carabiniere che, dalla divisa, probabilmente era un capo (non ho la più pallida idea di quali siano i gradi dei carabinieri, nè di tutte le forze dell'ordine, militari e non). Il suddetto si è messo dietro al piantone (si dice così?) che raccoglieva le dichiarazione di GF e, sentendo che il furto era avvenuto all'ospedale pediatrico ha chiesto, amicone:
-Ah, anche lei è in attesa?
-Eh sì!
-Ah, complimenti! Maschio o femmina?
-Un maschio...
-Un maschio! Allora complimenti doppi! (grrr...) Primo figlio?
-No, veramente è il terzo!
-Ah..., beh, allora bisogna mettere il freno a mano, eh! (accompagnato da eloquente gesto)

Dal momento che voleva fare il simpatico, poteva dire anche: -adesso basta, però, eh!
Oppure: -è ora di fare zac zac! (accompagnato da gesto delle forbici ad altezza testicolare)
Oppure: -ora lo metteremo il goldone, nevvero?
Oppure: -la prossima volta salto della quaglia!
Oppure: -è ora di rivalutare il fai-da-te?
Oppure: -(riempite a piacere con una frase cameratesca)


Mah...

mercoledì 30 novembre 2011

Ventuno settimane

Ieri abbiamo fatto l'ecografia morfologica.
E' andato tutto bene: il nuovo legumino sembra avere tutto al posto giusto, compreso il pisellino. Quindi, è confermato: è in arrivo un Fagiolino. Ieri sera, da pignola come sono, sono andata a controllare tutte le misure confrontandole con le mie tabelle dei percentili e ho osservato che, come al solito, io e GF produciamo figli panzoni. Per il nome, siamo ancora in alto mare... suggerimenti?
Mi sono un pochino tranquillizzata. Ero molto preoccupata, perchè alla mia età avrei potuto fare l'amniocentesi o la villocentesi per verificare che non ci fossero patologie cromosomiche, ma non me la sono sentita di sottopormi a esami con un rischio abortivo così alto (0,5-1%). Gli esami non invasivi che ho fatto (bi-test e translucenza nucale) hanno dato come risultato una percentuale di rischio trisomie molto bassa, questa ecografia non ha mostrato soft-markers di trisomia 21. Certo, la sicurezza assoluta la possono dare solo gli esami invasivi, ma adesso voglio essere ottimista. Il bimbetto si muove, si ciuccia il ditino, sta nella posizione yogi del loto. Prossima tappa: la curva da carico di glucosio per vedere se sto sviluppando un diabete gravidico (beverone dolcissimo alla mattina presto e quattro prelievi nelle successive due ore): la familiarità per diabete mi costringe tutte le volte a sottopormi a 'sta tortura! :-(

Ieri purtroppo hanno pure rubato il cellulare GF, proprio al bar dell'ospedale: uffa, che rogna!

lunedì 28 novembre 2011

Nanetto vola ancora

Eh, sì, daje e ridaje alla fine Nanetto ce l'ha fatta!
Finalmente anche lui ha un bel taglio che evolverà, con ogni probabilità, nella sua prima cicatrice. Chi di noi non ne ha almeno una alzi la mano!
Ieri, dopo l'ennesima caduta (modalità: inciampo-sul-tappeto-e-sbatto-sullo-spigolo-del-tavolino), l'abbiamo rialzato sanguinante da un sopracciglio: una bella ferita di un paio di centimetri, proprio sopra l'occhio destro.
A casa nostra abbiamo imbottito di gommapiuma tutti gli zampi dei tavoli e messo paraspigoli dappertutto,   ma quando si va a pranzo fuori non si può rompere le scatole a tutti gli amici e parenti con le nostre paranoie di sicurezza...
Tirato un sospiro di sollievo per il pericolo scampato (un centimetro più in basso e si sarebbe giocato un occhio), armata di steri-strip e colla (una meravigliosa invenzione che si usa al posto dei punti, specialmente per i bambini  nelle zone molto delicate e sottili) ho provveduto alla medicazione del mio Nanetto: per fortuna qualche ora di pronto soccorso ho avuto l'occasione di frequentarla e ho deciso di sbrogliarmela da me.
Computo dei danni: occhio un po' gonfio, cerottini, taglietto.

Nanetto dopo dieci minuti sgambettava e sorrideva.

venerdì 25 novembre 2011

Fagiolina consola

Innanzitutto mi scuso per l'assenza degli ultimi giorni. Ho avuto da fare, sono stata pigra e svogliata, inoltre sono incinta nella condizione "passerei-tutta-la-giornata-sul-divano"; insomma, non ho scritto. Pardon.

Oggi pomeriggio mi sono molto arrabbiata con i miei genitori.
Dopo la discussione, sono andata a letto dove già tentavano di riposare Fagiolina, GF e Nanetto. Fagiolina, vedendomi in lacrime, mi dice piano piano accarezzandomi l'orecchio:
-Mamma non devi piangere, dai, non piangere... io ti voglio bene, non devi arrabbiarti con nonna, non devi strillare, e poi c'è la pecora che è grande e fa bbeeeehhh, e poi c'è il suo vitellino (voleva dire agnellino) che fa mmiiiihh...


Strano modo di consolare, comunque mi ha fatto ridere un sacco!

lunedì 14 novembre 2011

Nanetto volante

Sabato è successo un brutto incidente, anche se per fortuna non ci sono state conseguenze.
Ore 18: dopo mezz'ora di grandi manovre riusciamo finalmente a varcare la porta di casa. Destinazione: il supermercato per la spesa, l'IKEA per l'aperitivo, un ristorante per la cena. Dopo una settimana veramente faticosa ce la meritavamo, una serata di relax, no?
No.
Dalla porta della nostra mansarda-appartamento al portone di casa ci sono 4 rampe di scale prima di arrivare al portone di uscita. Le scale attraversano la casa dei miei. L'assetto familiare per la grande discesa di solito è questo: Nanetto in braccio a GF, Fagiolina per mano con me. Ma Fagiolina ogni tanto, col grande senso dell'opportunità che la caratterizza da sempre, proprio quando abbiamo fretta e siamo pieni di pacchi da trasportare, decide di non fare le scale da sola e di andare in braccio anche lei. Pena: mezz'ora di capricci in cima alle scale e serata rovinata per tutti.
Qundi GF si è preso in braccio entrambi i figli.
Al terz'ultimo gradino ha incontrato la barriera di borse e sacchetti che mia madre aveva inopportunamente piazzato sulla scala ed è inciampato.

GF e Fagiolina si sono bene o male retti in piedi, ma Nanetto è volato dal terzo gradino al pavimento di marmo dell'entrata.

Io, che seguivo la ciurma due rampe più indietro non ho visto niente, ma ho sentito, in sequenza:
Un urlo. (GF)
Un tonfo. (Testa di Nanetto sul pavimento)
Un rotolio. (GF e Fagiolina che tentano di tenersi in piedi)
-Porca puttana! PORCA PUTTANAAAA! (GF)
Strilli e pianti. (Nanetto)
Piagnucolio. (Fagiolina)
-PORCA PUTTANAAAAAA! ANDIAMO AL PRONTO SOCCORSOOO!! (GF, naturalmente)


GF si arrabbia raramente, ma sabato si è veramente incazzato con mia madre. Giustamente, anche perchè l'abbiamo detto un milione di volte di non lasciare nulla sui gradini delle scale, visto che scendendo con i figli in braccio non riusciamo a vedere dove mettiamo i piedi. Se l'è magnata!


Nanetto non si è fatto niente. NIENTE!
Neanche un bozzo. Neanche un livido, forse grazie anche al cappellino imbottito che gli avevo -per fortuna!- già messo.
Non è stato neanche necessario andare al Pronto Soccorso.
Che i bambini siano fatti di gomma non è una leggenda metropolitana.

GF ha promesso di prendere a calci qualsiasi cosa troverà sui gradini, le prossime volte.
La serata, poi, è andata abbastanza di merda.


giovedì 10 novembre 2011

Diciotto settimane

Ma questo sfrugugliamento che da qualche giorno sento in pancia sarà lui o il minestrone con legumi che ho mangiato lunedì?

mercoledì 9 novembre 2011

Una passeggiata sotto casa

In classe di Fagiolina si è verificato un caso di varicella. Per precauzione, specialmente nei confronti del bimbo-in-pancia, abbiamo quindi deciso di non mandarla a scuola per qualche giorno, almeno fino a quando non avremo capito se si tratta di un caso isolato o di una piccola epidemia.
Visto che le sfighe vanno sempre a braccetto, questa cosa è capitata proprio in una settimana in cui ho una sostituzione ad un medico di famiglia; quindi, oltre alle notti in guardia medica, ho ambulatorio tutti i giorni. Ieri solita giornata-tetris per incastrare gli impegni miei e di GF con le esigenze dei bimbi. La mia mattinata però è stata abbastanza libera, e abbiamo quindi approfittato del timido sole novembrino per una passeggiata. Passeggino per Nanetto, una scatola di latta per Fagiolina, cappellini e giacche, ed ecco i tesori che abbiamo raccolto proprio nel viale di casa:


Funghi (di dubbia commestibilità), ghiande, castagne (di ippocastano), bacche di vari colori. Un bel bouquet autunnale! Fagiolina raccoglieva, io raccontavo, Nanetto guardava e ascoltava interessato.
Avere un po' di verde intorno casa è veramente una gran fortuna!

lunedì 7 novembre 2011

Un nuovo corso di psicomotricità

Abbiamo deciso di iscrivere Fagiolina ad un corso di psicomotricità.
Per la verità i corsi che seguirà sono due: uno è già iniziato e lei ne è entusiasta. E' un piacere vederla correre e saltare e fare le capriole e ridere senza sosta per oltre un'ora. L'altro corso, che è strutturato allo stesso modo della "stanza magica" del nido (le insegnanti hanno formato a questo metodo le educatrici del nido), inizierà fra un po', dopo che avremo fatto un colloquio preliminare con le insegnanti e una seduta di prova. Le insegnanti, conosciute proprio oggi, ci sono sembrate già molto attente e collaborative. Si è creata subito una bella sinergia.
Secondo me e GF Fagiolina ha bisogno di uno spazio e di un tempo dove poter essere profondamente sè stessa, dove essere libera di esprimersi, senza briglie.

Siamo sicuri che sarà una buona esperienza, per lei e anche per noi.

venerdì 4 novembre 2011

Un periodo di regressione


Ce lo aspettavamo. In molti ce l'avevano preannunciato: "Eh, vedrete, la crisi arriverà..."
E infatti.
Fagiolina la scorsa settimana ha avuto qualche piccola regressione. Le è "sfuggita" qualche pipì, ha ricominciato a dormire con noi nel lettone, un paio di volte ha voluto dormire nella culla di Nanetto, chiedeva sempre più spesso il latte. Niente di preoccupante, certo, ma per noi sono campanelli d'allarme su quello che è il suo mondo interiore. Apparentemente è la solita bimba allegra, testarda, vivace. Certamente qualcosa ha scalfito la sua serenità.

Io e GF abbiamo fatto una piccola inchiesta tra amici e conoscenti. La stragrande maggioranza ci ha raccontato che durante il primo periodo (per alcuni tutto il primo anno) alla scuola materna i loro figli hanno vissuto queste regressioni, chi più coscientemente (bambini che rifiutavano di entrare a scuola, che piangevano, che avevano incubi notturni), chi meno. Mia madre mi ha detto che è normale, gli amici dicono che è normale, le insegnati dicono che è normale, i pediatri dicono che è normale.

A me 'sta parola, "normale", non piace un granchè. Specialmente quando per "normale" si vuole dire "statisticamente frequente". Se tanti bambini, al passaggio dal nido alla scuola materna vanno in crisi, significa che c'è qualcosa che non va. Forse la scuola non risponde alle loro esigenze? Forse non accoglie i loro bisogni? I bambini tendono ad adattarsi alle novità molto meglio di noi, quindi giustificare tutto con il fatto che sono entrati in un mondo nuovo mi sembra un po' semplicistico. Passerà, questo è certamente vero. Ma perchè non fermarsi un attimo ad ascoltare questi richiami che i nostri figli ci inviano?
Probabilmente per un'insegnante che ha a che fare tutto il giorno con bimbi che fanno la pipì addosso, magari perchè non hanno ancora raggiunto un buon controllo, tutto ciò non è degno di nota. E infatti, quando a Fagiolina è capitato a scuola le maestre non ci hanno fatto caso. Si sono anche dimenticate di ridarci i vestiti bagnati!
Ma Fagiolina da quando abbiamo tolto il pannolino (4 mesi fa) non ne ha mai persa una sola; se ricomincia a fare la pipì addosso, io un po' ci penso su!



Ieri, dopo qualche giorno di vacanza, è andata a scuola tranquilla e contenta. Quando sono andata a riprenderla mi è corsa incontro tutta sorridente. In effetti, i pipì-incidenti non ci sono da qualche giorno e ieri notte ha dormito nel suo letto. L'ombra è già passata?

lunedì 31 ottobre 2011

Un altro Fagiolino

Eh sì, sembra che il nuovo legumino sarà un maschietto.
All'eco di ieri il gine e anche noi, che ormai cominciamo ad avere l'occhio lungo, abbiamo intravisto un mini-pisellino. Poi il legumino, che già sembra essere un bimbo pudico, ha chiuso le gambette e non ne ha voluto più sapere, giustamente, di farsi guardare proprio lì.
Avevamo già pronto un nome per una bimba, per un bimbo siamo alla ricerca!
Il gine ha detto di non strapazzarmi troppo, che tutte 'ste gravidanze e cesarei ravvicinati sembrano aver un po' stressato il mio utero.

Ah, ah, ah! Non strapazzarsi troppo!

mercoledì 26 ottobre 2011

Menù della festa

Visto che ho pianificato la pubblicazione di questo post alle 20,30 e la cena è prevista per le 19,30, spero di non rovinare la sorpresa ai miei invitati.
Ecco il menù che ho preparato per la cena di compleanno di Nanetto. E', chiaramente, un menù "da grandi", perchè gli ospiti sono i nonni e gli zii. Per la festa "da bambino" aspettiamo il prossimo anno, quando Nanetto potrà certamente godersela di più.

ANTIPASTO
Crostini integrali con salmone affumicato e spalmabile alle erbe
Crostoni con baccalà mantecato alla veneziana (in sperimentazione assoluta!)
Alici marinate (dopo adeguato trattamento anti-anisakis!)
Tartine al (finto) caviale rosso
Insalatina con gamberi e papaya*
Rucola con kiwi e uva*

PRIMO PIATTO
Vongole veraci su vellutata di patate e zucchine

SECONDO PIATTO
Spigole al cartoccio alla mediterranea (con pomodorini, olive e timo)
Insalata mista*

DOLCE
Torta di compleanno al cioccolato fondente farcita con crema di arancia.

Mi piace un sacco cucinare! Buon appetito a noi!

*preparate da mamma.

(più tardi forse riesco a mettere qualche foto)

Un anno

Tanti auguri al nostro Nanetto-Orsetto!
Un anno fa a quest'ora mi ricoveravo in ospedale. Ero abbastanza indispettita perchè avevo il cesareo programmato solo per il giorno successivo e mi dispiaceva stare in ospedale più del necessario. E invece trovarono un posticino in sala operatoria e nascesti tu!
Il mio primo pensiero, vedendoti, è stato: "Quanti capelli!", anche se, in effetti, non erano così tanti. Eri già bellobellobello in modo assurdo. Purtroppo non potei coccolarti per tutto il tempo che avrei voluto, perchè nel frattempo i dottori mi avevano trovato un uovo nella pancia (un leiomioma, un tumore benigno grosso come un pugno)! Insomma, ho dovuto aspettare oltre un'ora sotto i ferri per rivederti. Ma il tuo babbo intanto ti spupazzava: te lo sei snuffato* (=annusato) proprio per bene, tanto che l'imprinting deve aver funzionato, visto che sei un babbone...
Un bacio da mamma, babbo e Fagiolina.

*Nell'Ospedale della nostra cittadina, certificato "Ospedale amico della mamma e del bambino"-UNICEF, il bambino appena nato viene subito posto a contatto pelle a pelle con la mamma, anche se sottoposta ad un taglio cesareo. Il bambino viene lasciato in braccio alla mamma cesarizzata finchè questa lo desidera, ma se in sala operatoria sorge qualche complicazione il bambino viene portato al padre, che aspetta in camera di degenza. Il babbo, a petto nudo e disteso sul letto, prosegue il contatto pelle a pelle: il bimbo, sempre nudo, rimane abbracciato al babbo e coperto di teli caldi fino al ritorno in camera della mamma. Il bimbo viene quindi attaccato al seno il più presto possibile (e comunque entro un'ora dalla nascita). In caso di parto naturale il contatto pelle a pelle e l'attacco al seno avvengono immediatamente.

martedì 25 ottobre 2011

Le regole.

Giusto per completare il quadro delle regole della scuola materna, le elenco qui in ordine random:

Regole scritte (illustrate da cartelli disegnati a mano)
1- i rifiuti vanno nel cestino;
2- quando si mangia, si sta seduti a tavola;
3- aiutiamo i compagni in difficoltà:
4- parliamo a bassa voce, senza urlare:
5- andiamo d'accordo:
6- quando si esce dall'aula, si sta in fila;
7- giochiamo insieme; (ndr: i bambini dovrebbero condividere, in modo non esclusivo, i giocattoli che stanno usando)
8- riordiniamo i giochi, dopo averli usati.

Regole non scritte:
9- non si picchiano/spingono/mordono gli altri bimbi;
10- quando si sta tutti insieme, si parla per alzata di mano;
11- si va al bagno tutti insieme (e lo si usa uno alla volta).
12- nei giorni dispari i bimbi biondi e mancini devono disporsi sul lato corto del tavolo, in ordine alfanumerico inverso; i bimbi castani, per ordine di età. (Scherzo...)

lunedì 24 ottobre 2011

Pescioline

Da tempo ci siamo accorti di una somiglianza straordinaria tra Fagiolina e uno dei nostri personaggi preferiti dei cartoni di Miyazaki:


Fagiolina è vivace e piena di vita come Ponyo. E ha gli stessi capelli (biondi, però)!
Ponyo-pesciolina mostra il suo affetto o il suo disappunto sputando l'acqua addosso agli umani.

E oggi a scuola Fagiolina ha deciso di esprimere il suo affetto al suo amichetto L. durante il pranzo...



venerdì 21 ottobre 2011

Il colloquio

Io e GF, dopo gli ultimi fatti, abbiamo chiesto un colloquio con le maestre di Fagiolina.
Abbiamo parlato circa un'ora.
Le maestre hanno ribadito che Fagiolina ha un problema: quello di sottostare alle regole. E quando non rispetta una regola, o meglio, quando decide di non rispettare una regola, non c'è verso di smuoverla. Non c'è punizione, premio, blandizie o preghiera che la convinca.
Abbiamo chiesto di spiegarci quali sono le regole della scuola. Le maestre ci hanno mostrato una decina di piccoli cartelli con i disegni che le illustravano. Me ne ricordo alcuni:
Non ci si picchia.
A tavola si sta seduti.
Si butta la spazzatura nel cestino.
Si mettono a posto i giochi.
Si parla a bassa voce.
Si ascolta in silenzio.
Si gioca insieme agli altri.

E quali di queste regole Fagiolina non rispetta?

"A tavola non sta seduta, sta in ginocchio"
"Ma si alza a metà pranzo?"
"No, ma sta in ginocchio sulla sedia"

"A pranzo mangia con le mani"
"Ma sempre?"
"No, a volte"

"Non vuole andare in bagno quando glielo diciamo"
"Forse non le scappa"
"Eh, ma dopo qualche minuto dice che ci deve andare"

"Quando ha un giocattolo e un bambino va lì e glielo vuol prendere, si arrabbia/lo spinge/pizzica"

"Quando ha finito il lavoretto si alza dalla sedia e va per i fatti suoi"
"Ma l'attività la porta a termine o la interrompe a metà? Riesce a concentrarsi per concludere il lavoro?"
"Sì sì, finisce sempre. Alcuni bambini ancora non ce la fanno, ma lei sì".

"Quando mettiamo i bimbi in fila, non vuole stare in fila"
"Ma è l'unica?"
"No, ce ne sono altri che fanno lo stesso"

"Non gioca con le altre bambine, solo con i maschi. Non fa i giochi femminili" (e qui mi si apre un mondo di obiezioni, che però al momento tralascio, che sarà meglio)".
"Ma giocare insieme agli altri bambini è un traguardo che si raggiunge di solito intorno ai 3-4 anni, no? Fagiolina non ha neanche 3 anni! E a 3 anni non c'è la fase dell'autoaffermazione, la fase del no, la fase del é mio?"
"Sì, in effetti..."

Io ero piuttosto sconcertata. A me sembrava tutto normale! Ero allibita dalla serietà con cui le maestre elencavano queste gravi nefandezze. Mi veniva quasi da ridere, se solo non fossi stata tremendamente preoccupata per la serenità di Fagiolina. Mi veniva da chiedere: ma voi pisciate (scusate la crudezza) a comando? Mangiate il prosciutto con coltello e forchetta? Se vi fregano il cellulare dalle mani, non vi viene da dare una sberla a chi avete davanti?

Lo sapete qual'è secondo noi il problema VERO? Il problema è che i bambini sono VENTOTTO. Se una sgarra le regole, tutti le vanno dietro e diventa un casino. Ma ci vogliamo rendere conto che questi sono PICCOLI?
In classe con Emma ci sono 14 anticipatari (che cioè hanno due anni e mezzo).
12 bambini che provengono dalla sezione nido, che sta al piano di sotto.
Fagiolina si è trovata in una classe con 27 bambini sconosciuti, due maestre mai viste e che non sapevano nulla di lei, visto che gli incontri per la continuità nido-scuola materna non sono stati fatti. A pranzo circa un centinaio di bimbi mangia nello stesso stanzone.
La scuola è iniziata da un mese e 20 giorni. Ma voi, se foste precipitati in un nuovo ambiente di lavoro, con 27 nuovi colleghi, in un ufficio nuovo, con due nuovi capi, quanto ci mettereste ad adattarvi? Io nel mio stage a Parigi ho pianto per i primi due mesi, e i colleghi nuovi erano solo 8. E nessuno di loro mi voleva fregare il computer! E la mia capa non mi metteva in punizione se mangiavo con le mani!
Fagiolina solo tre mesi fa si muoveva liberamente negli spazi del nido, stava tutti i giorni parecchio tempo in stanza magica, dove poteva correre, saltare, fare le capriole, nascondersi, tirare i cuscini.
Ora, questa è la sua giornata:
Ore 9,30 (il suo orario di ingresso)-10: seduta per la merenda.
Ore 10-10,45: seduta ai banchi per le attività (pittura, disegno, ascolto di libri, ecc...)
Ore 10,45-11,15: gioco libero. Ma all'interno dell'aula (grande sì, ma con 30 persone dentro...).
Ore 11,15-11,30: preparazione al pranzo: tutti in bagno, tutti in fila (ordinata, mi raccomando!) per raggiungere il refettorio.
Ore 11,30-12,15: seduta a pranzo.
Noi la prendiamo alle 12,45-13 circa.
A me salta all'occhio che c'è un cambiamento enorme da quello che faceva solo tre mesi fa, o no? Alla mia osservazione che questi bambini passano un sacco di tempo seduti, mi è stato ribattuto che il lunedì escono dall'aula per andare a fare inglese con un'altra insegnante e che il giovedì fanno ginnastica/psicomotricità.
La psicomotricità alla scuola materna, vogliamo parlarne? Anche questa mi sembra un'attività molto strutturata, con regole e divieti. Tant'è che la maestra ci fa:
"Eh, poi spesso a ginnastica non riusciamo a portare a termine quello che dovremmo".
Ma se non riuscite a portare a conclusione gli esercizi che vi siete proposte, quale spiegazione vi date? Che i bambini sono troppo indisciplinati o che, semplicemente, non sono ancora in grado di svolgere ciò che pretendete? Se per una volta 'sti figli si trovano la possibilità di correre e saltare e fare le capriole, vi stupite che lo facciano veramente?

Infine, in tutta questa chiacchierata, non un cenno ai pregi di Fagiolina, alle sue doti. Come a dire: prima dobbiamo inquadrarla, poi vedremo di capirla.

La mia conclusione? Eccola: il problema non è di Fagiolina, nè delle (troppe) regole, nè delle maestre. E' della scuola, che mette insieme una mandria di bambini e vuole che stiano lì ad imparare ancora prima di lasciarli essere semplicemente bambini. Io sono benissimo in grado di capire che applicare la disciplina, in queste condizioni, è indispensabile, per l'incolumità fisica e mentale di tutti. La scuola così, per non diventare un girone infernale, ha bisogno di soldatini ubbidienti.
In questo momento i miei pensieri sono tanti, e identificare il sentimento che provo è difficile, ma se dovessi sintetizzare probabilmete direi: sconforto.
Io mangio e respiro scuola da tutta la vita, essendo figlia, sorella, nipote, cugina, amica di insegnanti. Conosco bene quanto questa categoria sia sottovalutata, bistrattata, stressata, messa nelle peggiori condizioni per svolgere la sua funzione che è, invece, forse la più importante per la società. Quindi non dò colpe alle insegnanti, che non sono messe nelle condizioni favorevoli a lavorare come, forse, vorrebbero. Lo sconforto di stasera nasce proprio dalla costatazione che anche la scuola materna non è esente dalle storture in cui è precipitata il resto della scuola italiana. Anche una scuola privata, come quella che frequenta Fagiolina.
E, visto che è un problema generalizzato, non troveremo scuole migliori di questa. Le scuole statali o comunali soffrono delle stesse lacune: troppi bambini, pochi insegnanti, pochi materiali, poca interattività con i genitori.
Una piccola parte di me era orgogliosa che la mia bambina, pur così piccola, dicesse NO a certe costrizioni.  Ero quasi contenta che le punizioni non avessero effetto su di lei, che se la ridesse. Che non fosse allineata. Poi però ho pensato che questo la isolerà, e ne soffrirà, si sentirà diversa. E si dovrà adattare, per non sentirsi "sbagliata".
A me questa scuola italiana non piace. Lo sapevo, lo temevo e avevo mandato Fagiolina al nido con mille dubbi. La meravigliosa esperienza dello scorso anno ha solo rimandato l'impatto con questo mondo che a 3 anni la vorrebbe già senza personalità. Ora ci siamo in mezzo. Che dovremmo fare?

Scrivo di nuovo qui il pensiero di Maria Montessori, per confortarmi un po'.
"Non si può essere liberi se non si è indipendenti; quindi, ai fini di raggiungere l'indipendenza, le manifestazioni della libertà personale debbono essere guidate dalla primissima infanzia."
 
P.S. Ieri pomeriggio siamo stati con Fagiolina al cinema a vedere Arrietty-Il mondo segreto sotto il pavimento, l'ultimo film dello Studio Ghibli di Hayao Miyazaki, di cui siamo grandi fan. E' stata bravissima: quasi due ore seduta buona e attenta (uhm, sì, si è alzata un paio di volte). Non male per una bambina sregolata, no?
 
 

martedì 18 ottobre 2011

Una bambina sregolata


Scrivo per sfogarmi un po'. Perdonatemi la lunghezza e gli eventuali errori.
Sono molto preoccupata, amareggiata, dubbiosa, triste, arrabbiata. Mi faccio un sacco di domande. In una parola: sono in crisi.
Fagiolina ha qualche problema alla nuova scuola. Quando la vado a prendere le chiedo sempre se si è divertita, se ha giocato, se ha litigato con gli altri bimbi, se ha fatto i lavoretti. Da circa due settimane mi dice di aver "litigato con la maestra". Cercando di scavare un po', siamo riusciti a capire che, praticamente tutti i giorni, viene rimproverata perchè non rispetta le regole. Un giorno perchè non è voluta andare in bagno insieme agli altri bimbi, un giorno perchè non è stata seduta durante le attività, un giorno perchè non ha messo a posto i giochi. Una settimana fa, accompagnandola al mattino, ho chiesto qualche notizia alla maestra C. Mi ha raccontato che Fagiolina ha un atteggiamento molto oppositivo, che fa solo quello che vuole lei quando lo dice lei, che crea confusione. Non sanno come far sì che Fagiolina ubbidisca (ovviamente si sono guardate bene dal pronunciare questa nefasta parola!). Abbiamo saputo che quando i bambini sono indisciplinati vengono messi a sedere su una seggiola, un pochino in disparte, in modo che riflettano su ciò che hanno fatto. Ecco, ho scoperto che Fagiolina viene messa in punizione (sarà una punizione piccola, ma io non so in quale altro modo chiamarla) praticamente tutti i giorni.
Giovedì scorso la maestra L., all'uscita, ha detto a me e ad altri genitori che i nostri figli erano stati molto indisciplinati durante la ginnastica, tanto che non erano riusciti a concludere la lezione. E che erano stati messi sulle dannate seggioline, ancora una volta.
Da una settimana Fagiolina all'uscita non mi corre incontro allegra come faceva prima. Attraversa il salone piano piano, mogia.
Lunedì le ho chiesto: "Ti piace andare a scuola?".
Mi ha risposto per la prima volta "No".
Non l'aveva mai detto.
Oggi, all'ennesimo "Ho litigato con la maestra", ho deciso di chiamare per avere qualche chiarimento.

Al telefono, L. ha esordito dicendo:
"Eh, Fagiolina ha un GRANDISSIMO PROBLEMA con le regole, con la disciplina. Non riesce ASSOLUTAMENTE a rispettarle. Non fa mai quello che le diciamo, non sappiamo come prenderla. Mi dispiace tantissimo, ma capita anche di sgridarla. Quando si oppone, quando dice "NO!", non c'è verso di convincerla."
Io ho provato a dire che a casa è una bambina vivace, con il suo caratterino, ma che le nostre regole le rispetta. Ho provato a chiedere quali regole non rispettava.
"Quando ad esempio finisce un lavoro, si alza e va per i fatti suoi, e non aspetta che gli altri abbiano finito. Non alza la voce, questo sì, e a pranzo a tavola è tranquilla, ma quasi sempre è molto oppositiva".
E poi:
"Non ha fatto amicizia con le altre bambine. Ha qualche maschietto che la segue, la cerca sempre e vuole stare sempre con lei, ma lei non sembra interessata a giocare con gli altri".
Eppure, Fagiolina a casa gioca spesso con i cuginetti, con i figli di amici, a volte con Nanetto. Non è una bambina che si isola, anzi. Cerca tantissimo il confronto con gli altri bambini, specialmente quelli più grandi.

Ma che succede?
La maestra aveva un atteggiamento tra il difensivo e l'accusatorio. Ha provato a chiedere se c'era qualcosa che poteva turbare Fagiolina a casa (del tipo "Può essere gelosa del bimbo in arrivo?"). Da una parte si è scusata per i rimproveri e le punizioni, dall'altra sembrava cercare qualcuno -noi? Fagiolina?- da incolpare.

Oggi pomeriggio io e GF abbiamo parlato tantissimo di tutto questo.
Fino ad ora abbiamo lavorato molto per educare nostra figlia al dialogo, alla libertà, alle scelte. Fagiolina è una bambina molto precoce, molto intelligente, molto autonoma. Sa quello che vuole. Non ha paura di niente. E di una cosa è assolutamente certa: dell'amore dei suoi genitori, sempre. A casa nostra non ci sono molte regole, ma quelle che ci sono vengono rispettate. Abbiamo la fortuna e la possibilità di stare moltissimo tempo con lei, e capita abbastanza raramente di affidarla a nonni o altri, che magari hanno regole in contrasto con le nostre e che potrebbero quindi confonderle le idee. Tutti i nostri conoscenti, amici e parenti ci riempiono di complimenti per l'allegria, la serenità, la simpatia, l'intelligenza di nostra figlia.

Come mai viene punita tutti i giorni? Perchè è così ribelle?
Abbiamo provato a fare qualche ipotesi. Fagiolina non è abituata ad accettare un ordine semplicemente perchè sì, vuole che le venga spiegato tutto. Tende a studiare le persone, e prima di dare la sua fiducia vuole capire se chi ha davanti quella fiducia se la merita.
Ora, io penso che queste due povere maestre, per quanto formate e preparate, non abbiano una grandissima esperienza. Sono state buttate là a sostituire le due titolari in maternità, in una classe di 28 (VENTOTTO!) bambini, molti dei quali alla prima esperienza scolastica, molti dei quali anticipatari. Non sono state messe nelle condizioni migliori per lavorare serenamente. Devono cercare di mantenere l'ordine, per non impazzire. E quindi cercano di sostituire l'autorevolezza con l'autoritarietà. Fagiolina le sta sfidando, ma sta anche loro dicendo: "Dai, contenetemi, interessatemi, datevi un motivo per seguire quello che mi dite di fare!".
Un esempio: come mai solo tre mesi fa, al nido, usciva stanca morta, ed ora non ne vuole sapere di dormire al pomeriggio? Mi è venuto un dubbio: non è che per caso si annoia? Non è che i bambini troppo ubbidienti la annoiano? Non è che finisce i lavoretti prima degli altri e quindi poi si annoia? Non è che passa la mattinata in punizione sulla seggiolina e quindi poi non sta ferma un attimo?
Al nido ci dicevano che qualche volta Fagiolina era capricciosa e disubbidiente, ma ci dicevano anche che aveva una grande personalità, che era una trascinatrice per gli altri bambini, che era sicura di sè, che era una simpaticona. In questi tre mesi è diventata una piccola teppista disturbatrice scorbutica?

Ci sembra che questa scuola non si sforzi di rispettare l'individualità di una bambina di nemmeno tre anni. Ci sembra che dire "Fagiolina ha proprio un problema di carattere" sia un modo molto approssimativo di considerare la personalità di nostra figlia. Specialmente dopo solo un mese e mezzo di scuola. Ci sembra che metterla tutti i giorni sulla seggiolina sia un modo per isolarla, e che gli altri bambini potrebbero cominciare ad avere un atteggiamento distaccato nei suoi confronti proprio perchè viene sempre messa in punizione. Ci sembra che l'interesse di queste maestre sia che Fagiolina ubbidisca. Non hanno fatto alcun cenno ai suoi pregi, alle sue peculiarità. Si è parlato solo di un problema di carattere.
 

Siamo disposti ad accogliere critiche e suggerimenti. Ma noi conosciamo molto bene nostra figlia, e l'immagine che ci danno di lei non corrisponde a ciò che sappiamo di lei. Se Fagiolina a scuola è diversa da come è a casa le cose son due: o a scuola cambia atteggiamento (e allora c'è da capire quali sono i motivi), o le maestre non si sono fatte un'idea corretta di lei. Ma soprattutto ci sembra che non le sia stato ancora dato il tempo di adattarsi ad una situazione del tutto nuova.

lunedì 17 ottobre 2011

SuperEroi

"A grandi poteri corrispondono grandi responsabilità", dice l'UomoRagno.
Chissà se vale anche l'inverso?
Perchè è chiaro che un genitore abbia grandi responsabilità, ma non è altrettanto certo che egli disponga di quelli che nei manga chiamano "superpoteri". Anzi, di solito nella letteratura classica e nella cinematografia corrente il genitore è una figura buona, veneranda, con saldi principi e solida statura morale, ma, quanto a superpoteri, è decisamente a corto: è un comune babbano, ha la panzetta, le pantofole, si preoccupa se tira un po' di vento, e se in strada scoppia un rissa, non corre certo in quella direzione.
Il carattere epico non è mai stato una cifra distintiva del genitore.

Ma questo è un falso.

Chiunque diventa genitore scopre immediatamente di avere delle doti da ninja che prima non aveva. E' vero: la mia panzetta è aumentata e non mi getto (più) nelle risse, però ho acquisito alcuni superpoteri che vi illustrerò nel gergo tecnico che meglio si addice alla loro descrizione, quello del Dungeons & Dragons.

- infravisione (capacità di vedere al buio la posizione dei figli addormentati)
- termosensori (capacità di conoscere la temperatura di un cibo senza assaggiarlo)
- divinazione (anticipazione degli eventi, specialmente quelli disastrosi)
- lettura del pensiero (anticipazione delle intenzioni dei figli, specialmente quelle disastrose)
- ubiquità
- fonoassorbimento (soprattutto mentre i figli dormono)
- ascesi (es.: capacità di studiare un testo accademico mentre un figlio ti ficca un dito nel naso)
- guida acrobatica (es.: capacità di guidare con una mano, mentre l'altra prende il gioco caduto dietro: questa attività necessita anche del superpotere visione posteriore, o terzo occhio)
- immunità alla nausea (es.: recuperare il gioco preferito, finito nel water)
- immunità alle malattie infettive
- cronoscopia (capacità di misurare intervalli di tempo nell'ordine di 10^-12 sec, es.: il tempo necessario a togliere la mano del figlio minore dalla porta che l'altro figlio sta chiudendo violentemente)
- ipnosi
- meteorologia
- affabulazione (es.: "C'era una volta...")
- immagini illusorie (es.: "Arriva... la mano assassinaaa... AAHHHHH!")
- resistenza alla veglia
- riflessi felini (vedi cronoscopia)
- prestidigitazione (es.: capacità di far sparire le forbici affilatissime che il figlio ha già puntato)
- disinnesca-trappole
- sciogli-nodi (soprattutto dei capelli)
- blocca-porta
- scudo mentale (resistenza a lettura del pensiero, che anche i figli hanno)
- segui-tracce
- esegesi delle scritture arcane (es.: ricette del medico, disegni dei figli, post-it dei nonni)
- immunità al marketing

Ora scappo, chè ho un appuntamento con l'UomoRagno per salvare il mondo.
A presto (?).
GF

sabato 15 ottobre 2011

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