venerdì 25 marzo 2016

A settembre ci sarò!!!



Dopo nemmeno un mese dal nostro arrivo ad Esbjerg, sull'isoletta di Fanø, proprio davanti alla città, ci sarà questa meraviglioso festival: non vedo l'ora!
Mi sembra un segno che è la destinazione giusta. Yeahhhh!

mercoledì 23 marzo 2016

Danimarca, arriviamo!!



Eccolo qua, il comunicato ufficiale: ad agosto la famigliuola partirà, emigrerà, leverà le tende. Destinazione: Danimarca.
Chi se lo sarebbe immaginato?
Sì lo so, sono anni che parliamo di andare a vivere all'estero, ma la Danimarca non me la sarei mai aspettata. Di tanti Paesi che ho visitato, specialmente in Europa, la Danimarca mi mancava proprio; GF ha fatto qualche vacanza a Copenaghen, ma io sono stata nella terra della Regina Margherita II (ebbene sì! :-) ) per la prima volta 2 mesi fa. E precisamente per il mio colloquio di lavoro finale.
10 anni ci abbiamo messo, a trovare il coraggio di fare il salto, e le candidate sono state tante: Inghilterra, Svezia, l'Irlanda era in pole position, la Scozia (che rimane nei nostri sogni), ma abbiamo fatto un pensierino anche alla Francia. All'India, addirittura. E invece Danimarca.

Vorrei cominciare qua il diario di questo espatrio, per ricordare giorno per giorno tutti i passi di questa nostra grande avventura familiare.
Lascio tutto: contratto a tempo indeterminato, casa appena ristrutturata, la lingua italiana e le mie sicurezze. Il lavoro l'ho cercato e trovato io, GF per il momento ha l'obiettivo sempre più vicino della laurea, e quando ci saremo sistemati là si metterà anche lui a cercare il suo impiego. I bambini sono entusiasti, per ora, poi chissà.

Esbjerg. Si va ad Esbjerg, sul Mare del Nord. La città del vento.


Risultati immagini per esbjerg
Mennesket ved Havet - L'uomo che guarda il mare, il simbolo di Esbjerg

sabato 12 marzo 2016

E pure la litigata col bagnino

Una sabato mattina mi sveglio masochista e decido di portare tutti e 3 i bimbi in piscina. Da sola. Dopo mezz'ora di vasca piccola esorto Fagiolina a farsi una nuotatina in vasca grande, con la tavoletta, mentre io resto coi piccoli in vasca piccola. Lotto 10 minuti per convincerla: non vuole andare perchè l'acqua è fredda. Raccomandazioni di restare vicino al bordo (ebbene sì, ancora non sa nuotare bene) e andare dritta. Alla fine si butta, fa mezza vasca, quando vedo che uno dei bagnati della corsia chiama il bagnino. Confabula 5 minuti, e poi il bagnino va da Fagiolina e la fa uscire. Senza dire nulla a me.
Chiamo il bagnino e gli chiedo quale sia il problema.
-Eh, la bambina non può stare in vasca grande se non sa nuotare. Dà fastidio agli altri bagnanti.
-Ma scusi, se non la mando in vasca grande dove non tocca, come fa ad imparare?
-Però se non va dritta non va bene.
-E allora come deve fare un bambino per imparare?
-Deve fare un corso. (!!!!) Oppure lei (cioè io) deve stare con la bambina.
-Ma ha visto che ne ho altri due???
-Mi spiace, dà fastidio. E' il regolamento.
-La prima corsia è quella per chi non sa nuotare bene, se gli altri bagnanti sono così bravi che si infastidiscono per una bambina che va lenta, perchè non vanno nelle altre corsie?
-La bambina deve andare dritta.
-Questo è veramente ingiusto. Bisognerebbe avere più rispetto per i bambini che stanno imparando. La piscina non è fatta solo per chi sa già nuotare.

Mi guarda con occhi bovini. Non sa manco cosa sto dicendo. per lui c'è un cliente infastidito, una bambina incapace e una mamma cacacazzo con troppi figli.

Insomma, possibile che non si possa sguazzare tranquilli in piscina? che bisogna sempre essere nati "imparati"? come si impara se non si ha possibilità di provare??
Dopo aver faticato a convincere mia figlia che può farcela, che deve provare anche dove non tocca, che non deve avere paura e che se non prova mai non riuscirà mai...uno stronzo qualsiasi la fa uscire dicendole che non è capace. Ma vaffanculo va.

Uscendo, mi sono letta tutto il regolamento. Col cazzo che ci fosse scritto che bisogna andare dritti. Pure in prima corsia.