mercoledì 8 giugno 2011

L'obiettivo della giornata

PROLOGO:
Ieri mattina dichiaro a GF:
"Oggi l'obiettivo da raggiungere è pagare l'RC auto".
"Però, ambizioso!" fa lui, sarcastico.

L'ANTEFATTO
L'anno scorso, alla veneranda età di 36 anni, non senza l'aiuto economico di mio marito, mi sono comprata la mia PRIMA auto (una Punto di seconda mano, che credevate?). Mia suocera, negli anni '60, con pochi anni di lavoro alle spalle (e geometra, mica notaio!) al tempo si era comprata un appartamento. Ma tant'è. Siamo nel 2011.
Ho quindi stipulato anche la mia PRIMA assicurazione auto.

Quest'anno volevo dichiarare che sono una che finalmente lavora. Sì, una LIBERO PROFESSIONISTA, mica cazzi. Una che non vive più sulle spalle dei genitori (bugia!). Anche perchè il commercialista ogni anno mi prende per il culo perchè credo di essere l'unica italiana che non scarica anche gli omogeneizzati dei figli (potrei farli passare per snack da sala d'attesa).
No. Io non scarico la benzina. Io non scarico i pranzi. Io non scarico gli alberghi.
E non ho scaricato l'RC auto. E adesso ditemi pure quel sinonimo di fessa.
Però quest'anno si cambia, mi sono detta, chè sono stufa di essere la barzelletta dei commercialisti.

PRIMO ATTO (40 minuti):
Bene. Dal sito della compagnia assicurativa sembra che io possa "adattare il preventivo alle mie esigenze personali". Cacchio, efficenti.
E invece no.
Piccolo piccolo, c'è anche scritto: "Per modificare i dati relativi al contaente/intestatario, telefonare al numero 02/***".
Azz. E non è un numero verde.
Ho poco credito, quindi decido di usare l'ottimo servizio "Telericarica" di Vodafone, cui sono iscritta da ANNI. Epperò ieri ha deciso di non funzionare.
Telefono a Vodafone.
L'operatore mi chiede: "Lei ha una Carta Visa - Unicredit Card? Allora deve chiamare VISA, perchè non è un problema nostro".
Chiamo VISA.
Musichetta. Digito un delirio di numeri e rispondo a una raffica di domande (ci mancava solo quella sul nome del secondo cugino di Frodo Baggins), schivando più e più volte l'opzione "blocco della carta". Niente. Se telefoni a VISA, tutte le opzioni portano alla fine al blocco della carta. E' un imbuto.
Chiamo Unicredit.
L'operatore, parecchio annoiato, filosofeggia 10 minuti sulla scorrettezza di Vodafone a scaricare il problema su di loro.
Insomma, alla fine faccio la fottuta ricarica con l'e-banking e mi riprometto di pensarci dopo.

SECONDO ATTO (52 minuti):
Telefono al numero milanese della compagnia assicurativa. Dopo un po' di musichetta e di digitamento di numeri, arrivo finalmente all'operatore.
Che manco vuole sentire cosa voglio, mi passa al "Servizio clienti". Ma, scusa, allora tu chi cazzo eri?
Musichetta. Non riaggancio per non perdere la priorità acquisita e aspetto solo 15 minuti. Chissà chi non aveva acquisito la priorità, forse sta ancora aspettando.
Alla fine mi risponde una, cui comunico il mio numero di partita IVA. E lei... METTE GIU'!

Stoica, ricomincio daccapo. Dopo altri 10 minuti riesco di nuovo a parlare col "Servizio Clienti". Chiedo di poter indicare la partita IVA.
"Ma lei E' un'azienda?"
"No, io non SONO un'azienda, non HO un'azienda, ma sono un medico, un libero professionista, ho la partita IVA".
"Ah, attenda un attimo".
10 minuti. Musichetta.
"Quindi lei ha la partita IVA?"
"Sì".
"Va bene, lo metto subit... oh, guarda, è sparita la pagina. Un momeeennntooo. Ah ecco. Quindi... l-i-b-e-r-o p-r-o-f-e-s-s-i-o-n-i-s-t-a. Non c'è. Non lo posso mettere".
"Provi: medico?"
"Sì, medic.... oh, è di nuovo sparita... Ah, ecco, ci sono. Medico ha detto? Vediamo se me lo prende... non me lo prende. Attenda un attimo".
"NOOO! guardi, se mi mette in attesa non finiamo più!"
"Sìssì, va bene, attenda..."
E attendo. Attendo. Attendo.
42 MINUTI.

TERZO ATTO (7 minuti)
Decido di cambiare compagnia. Mi informo, trovo un nuovo sito. Niente, non c'è modo di farlo con la partita IVA, solo codice fiscale.
Mi rassegno a provare l'ultima volta con la prima assicurazione.
5 minuti.
Santo Fabrizio o Franco o comecazzotichiamavi, so solo che mi hai mandato il nuovo preventivo in 2 minuti. Era semplice.
Solo che io a quel punto ero fuori dalla grazia di Dio. E si sono svegliati pure i figli, che -angeli- si erano fatti miracolosamente una dormita di due ore e mezzo, sennò ancora eravamo al secondo atto.

Mi sono fatta una camomilla. Doppia.

E comunque, no. L'obiettivo non l'ho raggiunto.
Oggi devo pagare. Con la VISA.

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