domenica 30 settembre 2012

L'asilo nido: l'inserimento

Ed eccoci quasi arrivati al traguardo del primo mese di nido per Nanetto.
Mamma mia, quanto sono diversi i bambini! Ti sembra di esserti comportato con loro allo stesso modo, di aver seguito le stesse regole, i geni di mamma e babbo sono sempre quelli, eppure...
Mi dicevo: ci sei già passata con Fagiolina, che sarà mai questo inserimento? Vedrai che sarà più o meno lo stesso! Anche il nido è lo stesso!!

Eh, no!

Nanetto è tutto di un'altra pasta.
Nanetto è il nostro patatino buono, non è Fagiolina-carroarmato.
E così anche io, per niente avvezza ai pianti di commiato mattutino (Fagiolina non ha mai fatto una lacrima) ho assaggiato l'amaro calice. E fa male, uuhhh, se fa male!

Le tappe dell'inserimento sono state:
1° giorno: io e Nanetto siamo stati insieme un'oretta al nido. Lui ha preso un pochino confidenza con gli ambienti e i giochi e ha conosciuto la sua educatrice di riferimento; un paio di volte è tornato da me per prendermi la mano, per la maggior parte del tempo si è ciucciato l'adorato dito.
2° giorno: io sono entrata con Nanetto, siamo stati insieme mezz'ora, poi l'ho salutato e sono uscita dall'aula per un'altra mezz'ora. Sono rimasta in una stanza vicina con l'orecchio teso e non ho sentito strepiti di sorta.
3° giorno: entrata con Nanetto, saluto quasi subito, attesa fuori un'ora. Durante quest'ora ho sentito una decina di minuti di pianto, vicino alla porta. Che pena! La maestra mi ha poi detto che andava bene così, perchè sembrava quasi, nei giorni precedenti, che Nanetto non avesse realizzato cosa stava succedendo, e che quindi non avesse avuto modo di reagire. Il suo pianto significava che si stava rendendo conto della novità.
Ecco, diciamo quindi che dal quarto giorno in poi Nanetto ha reagito.

I pianti, purtroppo, si sono ripetuti quasi ogni mattina. E poi Nanetto non piange urlando e strepitando, ma fa una lagna, un lamento straziante che ti distrugge psicologicamente. Lo saluti, gli dici "mamma torna fra poco, adesso va a lavorare e poi viene a prenderti" e ti senti di schifo. Ti vengono tutti i dubbi del mondo. Pensi che sei un'egoista e lo sottoponi a questo strazio mentre potresti evitarglielo (potresti??) e tenerlo a casa con te. Lo lasci solo 3 ore, ma non passano mai!  Quando lo torni a prendere pendi dalle labbra dell'educatrice come se dalle sue parole dipendesse la vita o la morte. Desideri terribilmente che ti dica che, malgrado 5 minuti di lacrime iniziali, la giornata è poi andata liscia e serena, e il Nanetto ha giocato e si è divertito come un matto. Insomma... che ansia! E devi anche cercare di non trasmettergliela, perchè lui si accorge di tutto, e se si rende conto che non sei tranquilla, anche lui poi si sfiducia.

Vabè, per farla breve, pare che sia riuscita, in questa ultima settimana, a trovare la formula magica. Riti, riti e ancora riti. Tutte le mattine gli stessi riti. Nanetto nella ripetizione trova sicurezza e tranquillità. Si entra in macchina con il cappellino (che ormai è diventato il suo oggetto transizionale), lo prendo in braccio per uscire dall'auto, e mentre cammino dal parcheggio alla porta dell'asilo gli anticipo che andrò a lavorare, ma che tornerò presto presto a prenderlo (ho notato che se gli dico questa formula  al momento di lasciarlo, quando è con la lacrima sul ciglio, già non mi ascolta più). Poi gli faccio suonare il campanello. Poi salutiamo le farfalle e i pupazzetti dell'atrio. Poi gli faccio bussare alla porta della sua aula. Infine lo lascio nelle braccia della maestra, lo saluto, lo bacio e me ne vado piuttosto rapidamente, senza ripensamenti e sguardi all'indietro. Mi deve vedere sicura. Fiduciosa. Tranquilla. Ecco!
Insomma, solo quest'ultima settimana Nanetto non ha pianto all'ingresso (e neanche io, a casa).

Durante la giornata Nanetto gioca, prende (e dà, credo) morsi e botte, si sfoga in Stanza Magica, mangia con appetito. Dimostra tutta la sua insofferenza attaccandosi ai suoi oggetti: non vuole togliere MAI il cappellino, non vuole essere spogliato, non vuole essere cambiato. Povere maestre! Lo so bene che piccolo mostro può diventare quando non vuole togliere il pannolino sporco! Non parlando ancora non è facile per lui esprimere bisogni e fastidi, per cui è necessario, per noi adulti, imparare ad interpretare i suoi gesti e le sue richieste non verbali. Ma mi sembra che qualcosa si stia muovendo, e anche Nanetto sta imparando a farsi capire sempre meglio.

Insomma, 'sto primo mese l'abbiamo sfangata.
Mi è tornata la gastrite.
Era dai tempi della specializzazione che non avevo più la gastrite.

Ma non ci devo pensare, perchè  domani, lunedì, Nanetto dovrà avere ancora una volta al suo fianco una mamma sorridente e allegra, pronta a salutare farfalline e coniglietti e a traghettarlo verso mille nuove fantastiche avventureeeee!!!

sabato 29 settembre 2012

Opinioni diverse

Fagiolina ha iniziato da un paio di settimane a frequentare un corso di ginnastica artistica. Lì abbiamo incontrato la sua amichetta della scuola dell'infanzia, e lei ne è stata molto contenta. Tutti i genitori possono assistere alla lezione da dietro una vetrata, e capita così di chiacchierare con le altre mamme.
L'altro giorno mi è capitato quindi di parlare con la mamma della sua amichetta.
Ho provato ad affrontare diversi argomenti, ma la differenza di vedute era abissale...

Lei: -Sai, io alla mattina devo essere al lavoro alle 9, quindi sveglio E. alle 8 e alle 8,30 è già all'asilo.
Io: -Beh, brava, complimenti, siete velocissimi! Noi ci mettiamo un'ora e mezzo, per vestirli, lavarli, fare colazione...
Lei: -Eh no, ma E. la colazione non me la fa più. Da quando ha smesso a prendere il biberon, due mesi fa (a 4 anni???) non mangia più niente. Ma cosa vuoi, tanto anche io, se prendo un caffè alla mattina già è tanto!
Io: -Ehm, invece per noi la colazione è un momento di condivisione, la facciamo tutti e 4 insieme, seduti a tavola. E poi è il pasto più importante della giornata...
Lei: -...

Passano 5 minuti.
Lei: -Che ne pensi delle maestre della scuola materna di Fagiolina?
Io: -Eh, abbiamo avuto un inserimento un pochino difficile, sai, con tutte quelle nuove regole...
Lei: -Comunque, la scuola ha una marcia in più, i bambini alle elementari poi si trovano benissimo!
Io: -Sì, però ho saputo che all'ultimo anno di materna li scolarizzano molto, io non sono contenta, voglio che giochino...
Lei: -Ma no, che dici? Imparano a tenere bene l'astuccio, le loro cose, e poi imparano le letterine!
Io: -Ma tanto le letterine le fanno in prima elementare! Mi sembra che 'sti bimbi li facciano stare troppo seduti...
Lei: -No, no, va bene così! Cosa li vuoi far arrivare, come dei selvaggi alle elementari? Almeno si abituano fin da subito a stare sui banchi!

Vabè, allora mandiamoli a lavorare, che così imparano subito che tanto dovranno sgobbare tutta la vita!

Dopo altri 5 minuti:
Lei: -Hai visto che in classe di Fagiolina ci sono 3 bambini di meno quest'anno?
Io: -Sì, come mai?
Lei: -Eh, per esempio A. è passata direttamente all'ultimo anno, così andrà alle elementari un anno prima.
Io: -Ah. Ma perchè fanno queste cose? Sai, io i genitori che fanno anticipare la scuola ai bambini proprio non li capisco: io sono proprio contraria! E lasciamoli giocare 'sti poveri figli!
Gelo.
Poi mi sono ricordata: E., sua figlia, ha iniziato la materna a 2 anni, anzichè a 3, così da anticipare di un anno l'intero ciclo pre-scolastico e scolastico.

Mi sa che mi sono giocata l'amicizia di questa mamma.

mercoledì 26 settembre 2012

Menù e spesa per 4 a meno di 100 euro a settimana: 24-30 settembre

Sono malata. Sono un catorcio. Tosse, raffreddore, mal di gola, febbre.
Abbiate pazienza. Ecco qua il menù e la spesa settimanale, cui ho aggiunto qualche precisazione sulle ricette. Siccome ho poca voglia di fare la spesa, ho arrangiato i pasti in modo da utilizzare per lo più ciò che avevo già in casa.
Passo e chiudo, per adesso.


MENU' SETTIMANALE 24-30 SETTEMBRE

GIORNOPRANZOCENA
LUNEDÌSpaghetti alla carbonaraPolpette di carne
Insalata mista
MARTEDÌRisotto con zuccaMerluzzetti e acciughe al forno
Insalata di patate
MERCOLEDÌPancotto con passato di verdure
Melanzane in potacchio
Piadine "finta pizza" con pomodoro e mozzarella
GIOVEDÌGnudi di spinaci e ricotta con pomodoro e basilicoMuffins salati con zucca e pancetta
Fagiolini in insalata

VENERDÌPasta con acciughe e molliche di paneZuppa di cipolle gratinata
Crepes ai funghi
SABATOPolenta conciaPanini con “hamburger” di fagioli, pomodorini e insalata
DOMENICAPasta di farro con pesto rosa rapido
Involtini di prosciutto cotto, formaggio spalmabile e carote
Cavolini di bruxelles e wurstel di pollo BIO saltati in padella
Patatine al cartoccio/fritte



RICETTE:

Piadine “finta pizza” con pomodoro e mozzarella (da una ricetta di E.Parodi)

Stendere su una piadina grande un velo di passata di pomodoro, aggiungere mozzarella a pezzetti, e completare a piacere come una pizza.
Terminare con un giro d'olio, un pizzico di basilico e cuocere 5 minuti in forno caldo a 220°C. Se si usano piadine già confezionate salare con moderazione!

Melanzane in potacchio

Tagliare una melanzana a listarelle e metterle a bagno in una ciotola con acqua e due cucchiai di sale grosso per 30 minuti. Scaldare in una padella antiaderente tre cucchiai d'olio e uno spicchio d'aglio, aggiungere la melanzana ben strizzata dall'acqua amara e un rametto di rosmarino; far rosolare 3 minuti, sfumare con vino bianco, e poi far cuocere aggiungendo se necessario un po' d'acqua, per circa 20 minuti. Aggiustare di sale.

Pasta con acciughe e molliche di pane

Scaldare in una padella abbondante olio con uno spicchio d'aglio facendo attenzione a non farlo bruciare; appena è dorato toglierlo e aggiungere tutte le acciughe di una scatoletta, schiacciandole con una forchetta fino a che non siano disfatte. Aggiungere quindi la mollica di pane raffermo sbriciolata (o anche pangrattato), girare costantemente fino a che non sarà ben dorata. Versare il tutto su spaghetti o linguine al dente, completare (se piace) con parmigiano o pecorino.

Pesto rosa rapido

Mettere nel mixer una manciata di basilico, una manciata di mandorle, un cucchiaio di ricotta, due cucchiai d'olio, un cucchiaio di passata di pomodoro e un pizzico di sale; frullare fino a che non diventi una crema.

Muffins salati con zucca e pancetta

Rosolare in padella la pancetta tagliata a dadini. In una ciotola mischiare 200 g farina, 100 g parmigiano, la polpa della zucca lessata e schiacciato con la forchetta, pepe, una bustina di lievito istantaneo per torte salate, la pancetta. In un'altra ciotola mischiare 2 uova, 50 g olio di semi, mezzo bicchiere di latte vegetale. Mischiare rapidamente liquidi e solidi (aggiungere latte se l'impasto fosse troppo asciutto, o farina se fosse troppo liquido), versare negli stampini da muffin e cuocere 30 minuti in forno a 180°C.




 SPESA SETTIMANALE 24/30 SETTEMBRE

pasta 500 g
pastina 200
carne macinata mista 500 g
insalata
riso 250 g
zucca 500 g
merluzzi: 5 piccoli
acciughe: 400 g
patate: 2 kg
verdure miste per brodo: carote, cipolle, zucchine, ecc..
melanzane: 1 tonda
spinaci surgelati: 1 busta
fagiolini: 500 g
ricotta: 250 g
passata di pomodoro: 1 barattolo
farina: 2 kg
pancetta: 1 fetta da 50 g
acciughe in scatola: 1 confezione
cipolle rosse: 1 kg
uova: 12
funghi: 500 g
farina per polenta: 500 g
toma piemontese: 200 g
burro: 500 g
fagioli secchi: 200 g
pomodorini: 500 g
cavolini di bruxelles: 300 g
wurstel di pollo BIO: 6
prosciutto cotto: 150
Philadelphia: 1 confezione piccola
mozzarelle: 3


sabato 22 settembre 2012

La dottorina fantasma e il degrado sotto casa

POST PER STOMACI FORTI: SE SIETE IMPRESSIONABILI NON LEGGETE

Oggi mi gira male, e so benissimo perchè.
Nell'ultimo mese si è fatto un gran parlare, in questa nostra Italietta, della riforma delle cure primarie, del cosiddetto Decreto Balduzzi, dei medici di famiglia finalmente disponibili 24 ore su 24, di grandi studi associati, di cartella clinica elettronica, informatizzata, condivisa, supersonica!
I sindacati, i politici, i giornalisti tutti a riempirsi la bocca di rivoluzioni e misure straordinarie, tutti a dire che finalmente si mette fine quel buco assistenziale che c'era di notte e nei week-end, che finalmente i Pronto Soccorso non saranno più intasati di pazienti che non sanno a chi rivolgersi quando il medico di famiglia non c'è.
E poco conta che un esercito di dottorini-guardie mediche, come me, lavora tutte le notti, tutti i fine settimana, tutti i Natali, le Pasque e i ferragosti; poco conta che se non ci fossimo noi a fare da filtro, sul territorio, i Pronto Soccorso sarebbero gonfi di gente col mal di gola o con le punture d'insetto; poco conta che facciamo turni di 12 ore cascasse il mondo o venissero giù 2 metri di neve (come quest'inverno), senza maternità, senza allattamento, senza malattia, senza ferie pagate.

Oggi mi gira male perchè i medici di famiglia e i medici ospedalieri non fanno il loro mestiere. Perchè nelle case c'è gente che non sa dove sbattere la testa e allora chiama il dottorino di turno e lo implora di andare ad aiutare. E il dottorino ci va, e anche subito. Ma pare che questo, i politici, non lo sappiano.
Oggi mi chiama il figlio di un uomo di 74 anni, dimesso 3 giorni fa dall'ospedale ove era stato ricoverato per un ictus; il paziente è allettato ed emiparetico, e il figlio mentre lo cambiava si è accorto che aveva un cerotto   nella zona dell'osso sacro. Tolto il cerotto, è apparsa una piaga da decubito che ha gettato nel panico tutta la famiglia: come trattarla? come medicarla? Al telefono mi pregano di trovare un infermiere a domicilio per aiutarli a gestire la situazione. Contatto l'infermiere del distretto: mi dice che non può andare prima di lunedì, e che comunque serve la richiesta del medico curante. Di fronte alla preoccupazione dei familiari, decido di andare io a valutare la situazione.
Arrivata a casa del paziente, di fronte a figlio e moglie più che agitati, giro il paziente e constato che la situazione è disastrosa: una piaga profonda quasi fino all'osso e ampia quanto tutto il sacro fa bella mostra di sè. I familiari cascano dalle nuvole: in 3 giorni non si erano accorti quasi di nulla. Io non ho nè strumenti nè presidi per il trattamento di queste lesioni (trattamento che è comunque di competenza infermieristica), ma spiego loro come medicare le ferite in attesa che arrivi lunedì e che il medico di famiglia smuova il culo venga a vedere il suo paziente e attivi l'assistenza infermieristica domiciliare necessaria. Sguardi vacui accolgono le mie spiegazioni. Allora mi armo di pazienza, medico le ferite, mostro come fare, giro il paziente di qua e di là, spiego come lavarlo, come mettere una traversa, come mobilizzarlo in modo da non aggravare la situazione. E mentre lo faccio trovo altre lesioni, sul fianco, sui malleoli, e li mostro ai familiari, e li medico. Il figlio non aveva idea nemmeno di come toccare il padre. Poi osservo la bocca del paziente, e vedo una patina giallastra che ricopre lingua, gengive, dentiera. Chiedo da quanto non lavano la dentiera, e mi rispondono che non lo sanno, che in ospedale l'hanno sempre lasciata lì, nessuno ha detto loro di toglierla. Insomma, 'st'uomo aveva la dentiera da un mese, e nessuno gliela aveva tolta e lavata. La situazione poteva sembrare quasi comica, se non fosse stata in realtà tragica: io che tento di togliere la dentiera appiccicata al palato di quest'uomo, lui che si sforza di aiutarmi con la lingua ma la paresi glielo impedisce, i familiari che mi dicono di lasciar stare. Gli pulisco la bocca, che è piena di micosi, la lingua si spella e ferisce, sanguina; gli tolgo la dentiera, mostro come pulire la bocca, prescrivo un antimicotico. I familiari sembrano cadere dalle nuvole. La moglie mi porta un contenitore per mettere la dentiera che definirlo lercio è un complimento. "Ma signora, mi porti un bicchiere pulito, almeno!" "Eh, ma mio marito ha sempre usato questo...".
Sono incazzata. Sono impietosita. Sono affranta. Sono disgustata.
Cosa fare di fronte a queste situazioni di degrado, di abbandono?
Con chi prendersela?
1) Me la prendo con i medici ospedalieri, perchè sulla lettera di dimissione, lunga 3 pagine e mezzo di particolari elettrocardiografici e radiologici, NON FACEVANO ALCUN CENNO alle piaghe con cui l'avevano mandato a casa; perchè non si sono curati di istruire minimamente i familiari su come prendersi cura del loro caro; perchè in ospedale le piaghe NON DEVONO VENIRE, punto e basta; perchè non si sono preoccupati che l'ambiente che accoglieva il paziente fosse adeguato
2) Me la prendo col medico di famiglia: quando i familiari sono andati a portargli la lettera di dimissione e a farsi prescrivere cateteri, pannoloni e medicine ha fatto solo il suo compitino, ha trascritto le ricette, non si è neanche chiesto se era necessario visitarlo a domicilio, verificare le condizioni cliniche, attivare un'assistenza domiciliare o ricoverarlo in una struttura per lungodegenti; il medico di famiglia dovrebbe conoscere i suoi pazienti, la loro situazione familiare e ambientale, e di fronte ad un caso così delicato DOVEVA SAPERE che i familiari non sarebbero stati in grado di gestirlo adeguatamente
3) Me la prendo coi familiari (anche se sono le vittime, poveretti): io capisco che quando il livello culturale è molto basso e difficile anche porsi le domande, interrogarsi sul da farsi. Ma cazzo! Guardare nella bocca di un uomo e vedere che è pieno di croste e pappetta gialla puzzolente, rendersi conto che non toglie e lava la dentiera da un mese... Dio! Non ci vuole un genio! Gliel'avranno dato da mangiare, o no? Lo avranno cambiato il pannolone, o no? E possibile che quando l'hanno cambiato non si sono accorti che era tutto una piaga?

Oggi dovrei essere contenta, perchè in mezzo a tante scemenze di cui mi devo occupare quando lavoro in guardia medica, dai pizzichi di zanzare ai brufoli, oggi ho finalmente e veramente aiutato qualcuno. Eppure mi gira male, perchè io non esisto, i medici di guardia medica non esistono, sono solo dei fantasmi, mentre i medici veri sono gli altri, quelli che lavorano di giorno ma che -finalmente!- ci saranno anche di notte e nei fine settimana. Loro sono quelli bravi, quelli di cui tutti abbiamo bisogno. Mica noi, che puliamo le dentiere.


domenica 16 settembre 2012

Menù e spesa per 4 a meno di 100 euro a settimana: 17-22 settembre


Oggi è tempo bello, e pare proprio che i pazienti stiano tutti in salute, ergo in guardia medica c'è poco da fare (ecco... le ultime parole famose!). Ne approfitto per fare un po' di planning per la settimana entrante. Chissà se sarà la volta buona per riuscire a traslocare? Uhm... ne dubito, ma domani voglio fare un raid di pulizie alla nuova casa.
Qui trovate le indicazioni generali per i miei menù a meno di 100 euro a settimana.
In frigo e in dispensa mi sono rimaste alcune cose da smaltire: carote, pasta, ceci secchi, orzo perlato, qualche uovo, gli gnocchi che avevo fatto due settimane fa e congelato. Mercoledì sarà il mio compleanno, e vorrei regalarmi anche un dolcetto da condividere con la famigliuola: ne ho trovato uno su Veganblog.it che mi ha parecchio incuriosita, vediamo se trovo il tempo di farlo. Se il regalo che ho chiesto a GF arriverà in tempo, magari riesco anche a fare i tortelli di zucca per sabato! ;-)


Dalla scorsa settimana Fagiolina e Nanetto pranzano all'asilo, perciò il pranzo lo preparo solo per me e GF; in compenso, per cena ho deciso di abbondare con pesce e vegetali, dal momento che i bimbi si mangiano la carne due volte a settimana a scuola. Ci sono inoltre un sacco di erbe aromatiche sul balcone di mia madre che aspettano di essere consumate o conservate per l'inverno: mica vorremo farle morire di freddo senza l'onore di essere utilizzate?
Infine, ecco qui un link con l'elenco della frutta e verdura di stagione mese per mese.
Nel menù trovate anche qualche link alle ricette cui mi ispiro.

 MENU' SETTIMANALE 17-23 SETTEMBRE

GIORNOPRANZOCENA
LUNEDÌPasta con melanzane in bianco
Porri in agrodolce
Pane pita con falafel, salsa allo yogurt, pomodorini e insalata
MARTEDÌPatate al cartoccio con crema di yogurt e funghiPolpettone di pesce
Insalata mista
MERCOLEDÌRisotto all'ortolana
Bietole al limone
Involtini di pollo
Carote in insalata
Mousse di fagioli al cioccolato
GIOVEDÌGnocchi di patate al pomodoro
Radicchio al forno
Zuppa di legumi e cereali con crostini di pane

VENERDÌSpaghetti al pesto di erbe aromatiche e mandorle
Piadine con Philadelphia e Rucola
Branzini al cartoccio con funghi e olive
Patate al forno
SABATOMinestrone di orzoTorta salata con ricotta e broccoletti
DOMENICATortelli di zucca alla ferrarese*
Fagiolini
Bresaola con rucola e parmigiano
Bruschette miste

*cioè senza amaretti e senza mostarda, conditi con burro (o olio) e formaggio



SPESA SETTIMANALE 17/22 SETTEMBRE

pomodorini 500 g
melanzane 300 g
porri 600 g
yogurt greco. 2 confezioni
insalata: 2 cespi
farina semiintegrale 2 kg
farina integrale 1 kg
cipolle: 2
patate: 2 kg
filetto di pesce fresco: 400 g
uova: 6
riso: 500 g
bietole: 600 g
petto di pollo: 6 fettine
radicchio: 2 cespi
branzini: 1 kg
olive nere: 1 barattolo
funghi misti: 500 g
broccoli: 300 g
fagiolini: 1 kg
rucola: 1 mazzetto
latte. 1 litro avena, 1 litro riso
bresaola: 300 g
zucca: 1 kg
pancetta affumicata: 100 g
frutta: 3 kg mista
pannolini
cereali misti per colazione
pancetta affumicata: 100 g
ricotta: 250 g
carote: 500 g


sabato 15 settembre 2012

Come riutilizzare le boccette vuote

Il trasloco mi costringe a fare pulizia del superfluo ed eliminare (per quanto possibile) ciò che non serve più. Tutti in casa abbiamo una miriade di flaconcini-campione aperti da tempo: li abbiamo lasciati lì dicendoci che sarebbero stati utili, magari in viaggio.


E poi sono scaduti. Eh sì, perchè i cosmetici, i detergenti, le creme, ecc... scadono dopo 6 o 12 mesi (quelli naturali, che contengono pochi conservanti, ancora meno).
Io ho deciso di riutilizzarli così: ho staccato le etichette originarie, ho stampato un po' di etichette scaricate da Google immagini e le ho incollate sui flaconcini.


I miei bimbi adorano giocare con la cucina giocattolo che ho costruito "pimpando" un comodino IKEA: questi staranno benissimo nella dispensa!

venerdì 14 settembre 2012

Riciclo estremo

Chi avrebbe il coraggio di mangiare due pesche ridotte così?



Io!!
Su una bella crostata, con una manciata di mandorle a pezzi:


Gnam gnam!!

giovedì 13 settembre 2012

Ci ... in testa e ci dicono che piove

La citazione colta del titolo oggi è d'obbligo.

Ore 00,45.
Ore 2,30.
Ore 4.
Ore 5,30.
Ore 6,30.
Questi i risvegli di Fagiolino durante l'ultima notte. 45 minuti di veglia ogni volta. Alle 5 ero lì che lo supplicavo di avere pietà di me.

Ore 8,15: sveglia per tutti.
Colazionelavarsivestirsiuscire tutti e 5. Col diluvio che veniva giù. E mio padre che, mentre ci fiondiamo per le scale, blocca Fagiolina e le fa il lavaggio del cervello su quanto sia freddo e su quanto  sia dissennata la mamma che stamattina non le ha messo la felpa per andare all'asilo.

Ore 9,05: Fagiolina entra alla scuola materna.
Ore 9,15: a 300 metri dall'asilo di Nanetto c'è un incidente stradale che blocca la strada. Aspettiamo 5, 10, 15 minuti in macchina, con Nanetto che si innervosisce e Fagiolino che piange proprio. Niente, le auto incidentate non si muovono, i conducenti litigano, la fila si allunga, la strada da fare a piedi col Nanetto in braccio sotto il diluvio (e senza ombrello, che quando serve non c'è MAI) è troppa. Chiamiamo i vigili.
"C'è un incidente stradale vicino all'asilo XXX, venite per favore che dobbiamo portare i bambini a scuola."
"Asilo XXX? E dove sta?"
"... Scusate, ma voi non sapete dove sta l'asilo XXX? Non siete i vigili? Siamo in via YYY!"
"Mah... comunque abbiamo chiamato i carabinieri, dovrebbero essere lì a momenti".
E allora chiamiamo i carabinieri.
"Pronto, carabinieri? C'è un incidente stradale in via YYY, vicino all'asilo XXX, potete venire subito?"
"Dove?
"In via YYY, gliel'ho già detto! ...ma, scusi, non avete già ricevuto la comunicazione dai vigili?"
"No. Appena possibile mandiamo una pattuglia. Ha detto via ZZZ?"
"..."

Dopo altri 15 minuti decidiamo di fare retromarcia e raggiungere l'asilo prendendo un clamoroso controsenso. Non prima di aver litigato, io e GF, su come risolvere la situazione.
Ore 9,50: Nanetto entra all'asilo.
Le macchine incidentate sono ancora lì. Nessuna traccia di uomini in qualsiasi divisa.

E'ora di portare Fagiolino a fare il vaccino. E ora vi sciorino la serie di domande che si affollano nella mia mente.
-L'ambulatorio vaccinazioni si trova in piazza. PERCHE' nella nostra città le vaccinazioni pediatriche le fanno SOLO nel giorno del mercato cittadino, che si svolge PROPRIO nella piazza CHIUSA al traffico causa mercato? PERCHE' dobbiamo portare i pupi in braccio/sul passeggino per centinaia di metri sotto la pioggia (quando devi fare la vaccinazione piove SEMPRE!), facendo lo slalom tra le auto in doppiafilatantoholequattrofreccie?
-PERCHE' l'ambulatorio vaccinazioni, ove presumibilmente si recano per lo più infanti non camminanti passegginati, si trova al PRIMO PIANO cui si accede con l'ascensore PIU' UNA RAMPA DI SCALE? Come porto il passeggino su per quella rampa io, mamma con la schiena già distrutta?
-PERCHE' se rimango col cellulare scarico (ovviamente!) non c'è in tutta la ASL una presa cui attaccare il caricabatterie? Hanno forse paura che ci attacchiamo il phon o il ferro da stiro?
-PERCHE' la sala d'attesa è tappezzata di cartelli "le vaccinazioni si eseguono solo su appuntamento", ma se chiami ti dicono di venire dalle 9 alle 11? che appuntamento è? e infatti tutte le volte ti trovi 20 persone davanti e devi perdere almeno 2 ore aspettando il tuo turno?
-PERCHE' mettono l'eliminacode e poi non chiamano per numero?
-PERCHE' nelle sale d'attesa i genitori parlano tutti ad alta voce?
-PERCHE' quella mamma dava ad un bambino di manco un anno il biberon con dentro un succo di frutta dal colore sospetto? che bisogno c'era di dargli tutto quel colorante e quello zucchero?
-PERCHE' se vuoi protestare e chiedi in portineria dov'è l'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) NON SANNO DOVE SI TROVA??



Alle ore 11,55 siamo usciti dalla ASL. Eravamo curiosi di andare a vedere se i carabinieri erano arrivati sul luogo dell'incidente.

Ma poi abbiamo avuto pietà di noi stessi e siamo andati a berci un caffè.

martedì 11 settembre 2012

Menù e spesa per 4 a meno di 100 euro a settimana: 10-16 settembre



Con un giorno di ritardo, ecco il menù di questa settimana.
Qui trovate le indicazioni generali per i miei menù a meno di 100 euro a settimana.
Ieri ho fatto la spesona (l'elenco lo vedete qua sotto) al super e sono rimasta molto soddisfatta: sono riuscita a prendere molti prodotti della nuova linea BIO dell'IperSimply e a restare sotto i 100 euro (comprando anche detersivo, pannolini e cioccolata di marca).
Le esigenze di questa settimana erano: consumare qualche fondo di frigo e di congelatore (Philadelphia, spinaci surgelati), utilizzare un po' della pasta che la scorsa settimana avevo comprato in abbondanza in offerta, organizzare una cenetta speciale per GF che lunedì aveva un esame all'università. Inoltre, l'orto di babbo produce ancora melanzane, fagiolini e zucchine, per cui ne ho approfittato, ma al supermercato si trovavano ancora ad ottimo prezzo.



 MENU' SETTIMANALE 10-16 SETTEMBRE

GIORNOPRANZOCENA
LUNEDÌPasta zucca e pancetta croccante
Pinzimonio di verdure
Spaghetti di soia con verdure saltate
Involtini cinesi con verdure
Mousse di cioccolato
MARTEDÌRiso gorgonzola e Philadelphia
Spinaci al limone
Insalatona di ceci, avocado, quinoa e pomodori
MERCOLEDÌSpaghetti alle vongole
Insalata
Sgombri con marmellata di cipolle
Fagiolini
GIOVEDÌCrema di patate e carote
Ratatouille con crostoni di pane
Frittata al forno con prosciutto cotto e piselli

VENERDÌOrecchiette ai broccoletti e salsiccia
Melanzane in padella
Acciughe marinate
Purè di patate
SABATOMinestrone con fagioli
Bruschette
Petti di tacchino al limone
Insalatona mista
DOMENICACus cus con verdure e lenticchiePizza


 SPESA SETTIMANALE 10/16 SETTEMBRE


pastina BIO 500 g
pomodori 1 kg
latte 2 litri mucca, 1 litro riso BIO
prosciutto cotto 3 etti
carote BIO 1,5 kg
cipolle BIO 1 kg
uova BIO 12
2 salsicce di maiale
pancetta 200 g
formaggio gorgonzola 200 g
insalata 2 cespi
petto di tacchino 5 fettine
patate BIO 2 kg
farina BIO 2 kg
sgombri 1 kg
acciughe 700 g
zucca 1 kg
frutta: 3 kg mista
cioccolato 70% due tavolette
spaghetti di soia una confezione piccola
zucchine 600 g
broccoletti 500g
verza 300 g
avocado 1
ceci secchi BIO 300 g
passata di pomodoro BIO 1 barattolo
pannolini
banane BIO 5
yogurt 6
carne macinata maiale 100 g
1 limoni
tè verde BIO una confezione da 24
foglietti salvabucato

Questa programmazione dei pasti mi permette di fare la spesa solo una volta alla settimana, con gran risparmio di tempo. Il pesce lo pulisco e, se non lo mangio la sera stessa, lo congelo: in questo modo scongiuro anche il rischio Anisakis se lo voglio consumare crudo o marinato.
Ciao!

lunedì 10 settembre 2012

Tutorial: il sacchetto per l'asilo

E così, anche Nanetto ha fatto la sua prima settimana di inserimento al nido. Vi racconterò presto di come sta andando. Le maestre ci hanno dato una lista di cose da portare all'asilo: sospetto che sia un modo per tenerci un po' occupati e calmare la nostra ansia da separazione (eh, sì, perchè non si sa se st'ansia ce l'abbiamo di più noi genitori o i piccoletti!!).
Io anche questa volta mi sono cimentata nella confezione della sacca per l'asilo personalizzata: mi piaceva che Nanetto avesse una cosa originale e non i soliti sacchetti celestini ricamati a punto croce.

Occorrente:
-Un rettangolo di cotone a vostro piacimento*
-Forbici
-Filo in tinta
-Macchina per cucire
-Un nastrino o un cordino per la chiusura lungo circa 1 metro
-Un pezzetto di feltro (30 x 30 cm circa) di un colore in tinta o a contrasto con la stoffa di base

*DIMENSIONI del rettangolo di cotone
Calcolatele così:
Prendete le misure che vorrete per il vostro sacchetto finito (ad es. 50 x 40 cm); raddoppiate la dimensione più lunga (quindi (50 x 2) x 40 cm=100 x 40 cm), aggiungete poi 8 cm alla dimensione lunga e 4 cm alla dimensione corta (quindi 108 x 44 cm), perchè serviranno per gli orli e per la "tasca" per il cordoncino finale.

Prima di tutti ho cucito sul dritto del cotone il nome con le lettere in feltro, usando la stessa tecnica dei bavaglini di Fagiolina: vedete qui il tutorial.

 Poi ho cucito così il sacchetto (cliccate sull'immagine per vederla meglio):



Ed ecco qua il risultato finale:



Oh, per i criticoni: lo so che è molto facile da cucire, e magari non c'era bisogno di fare un tutorial... però io, che sono alle prime armi col cucito, sono stata molto soddisfatta del risultato finale!

domenica 9 settembre 2012

Una Fagiolina vegetariana?

Fin da quando sono nati abbiamo cercato di insegnare ai nostri figli il rispetto per la natura e per gli animali. "Non uccidiamo i fiorellini" "Non si fa male agli animali" e cose così.
Fagiolina però, con la logica schiacciante dei bambini, mette spesso in difficoltà la nostra coerenza.
Mentre per gli insetti in casa ce la siamo cavata con un "le zanzare/le formiche le schiacciamo se stanno in casa nostra, ma se stanno di fuori, a casa loro, le lasciamo stare", l'altra sera siamo andati veramente in crisi.

Fagiolina, dopo aver mangiato (con gran gusto) coscette di pollo per cena:
-Mamma, vero che non si uccidono gli animali?
-Eh, no Fagiolina, noi gli vogliamo bene agli animali.
-Mamma, ma il pollo lo abbiamo ucciso?
-Ehm... sì, ma solo per mangiarlo. Non uccidiamo gli animali per divertirci, ma solo per mangiarli.
Fagiolina ci pensa un po' su.
Poi prende in mano la pelle di agnello (regalata) su cui tutti e tre i nostri figli hanno dormito da neonati.
-Mamma, ma questa era di un agnellino?
-Sì.
-E lo abbiamo mangiato?
-Ehm... no.
-E allora perchè lo abbiamo ucciso? (voce rotta)
Poi ci ripensa ancora un po' su. Io:
-Fagiolina, se non vogliamo più uccidere gli animali, non dobbiamo più mangiare la carne. E neanche il pesce.  Che ne pensi?
-Sì mamma, io gli voglio bene agli animali. Non voglio ucciderli. A me mi piace il riso.

Da alcuni mesi ci stiamo chiedendo se smettere di mangiare carne e diventare vegetariani. Per me e GF non sarebbe un grosso sacrificio, ma ci chiedevamo come avrebbero reagito i nostri figli (che comunque continuerebbero ad essere rimpinzati di carne dai nonni).
Ecco qua che Fagiolina ha scelto prima di noi.

lunedì 3 settembre 2012

Menù e spesa per 4 a meno di 100 euro a settimana: 3-9 settembre

L'altro giorno ho letto la notizia che una famiglia media di 4 persone a Milano spende 2870 euro al mese. A me è sembrato tanto.
Però, con le spese per la nuova casa, gli asili da pagare, le bollette e il rincaro della benzina, è diventata urgente e impellente la necessità di organizzare una puntuale e precisa gestione delle spese anche per la famigliuola. Un buon metodo per tenere sotto controllo le uscite è quello di pianificare il menù settimanale: in questo modo non solo si riesce a tenere meglio d'occhio ciò che si spende al supermercato, ma si riesce anche a  migliorare la propria alimentazione evitando squilibri grossolani.

Inauguro oggi qui sul blog un progetto ambizioso: pubblicare settimanalmente il nostro menù e la nostra spesa.

Ci tengo a specificare che NON sono una nutrizionista, per cui magari ci sono errori: si accettano consigli!

NOTE AI MENU':
Il pranzo è sempre composto di cereali e verdure (talvolta legumi), mentre la cena è costituita principalmente da alimenti proteici (prediligendo proteine vegetali e pesce) e verdure; in misura ridotta sono previsti carboidrati e proteine animali (carne, uova e formaggi) nel pasto serale. 
Tutta la famiglia mangia insieme, non ci sono menù differenziati per grandi e piccoli (tranne Santa Tetta per il piccolo Fagiolino, ovviamente!). Fra una settimana però Fagiolina e Nanetto cominceranno a consumare il pranzo a scuola.

Nei menù NON indicherò:
-la frutta, che però consumiamo in abbondanza, grandi e piccini, almeno due volte al giorno (a fine pasto e/o a merenda), fresca, di stagione e possibilmente bio
-le merende, che sono composte quasi sempre di yogurt o frutta, più raramente da dolci fatti in casa
-le colazioni, che per noi sono così strutturate: una bevanda (latte di mucca/latte vegetale di riso, avena o mandorla per GF e bimbi, tè per me) SENZA zucchero, una fonte di carboidrati complessi (ciambelle/plum cake/crostate/biscotti/muffins fatti in casa oppure pane integrale), una fonte di zuccheri semplici (miele, marmellata, malto), spesso fiocchi, muesli o semi vari. A volte faccio i pancakes. A volte ho il tahin da spalmare. A volte faccio il porridge d'avena o di miglio. A volte non ho tempo di far niente e compro i biscotti al super sotto casa!

NOTE ALLA SPESA:
I menù sono organizzati in modo da rimanere SEMPRE sotto i 100 euro settimanali. Oggi, ad esempio, ho speso 85 euro, ma ho preso anche pannolini e salviette. Noi non compriamo:
-l'acqua in bottiglia (beviamo quella del rubinetto, e se la vogliamo gasata, abbiamo un gasatore casalingo)
-l'olio extravergine di oliva (lo produce mio padre: bio e a km 0!)
-caffè
-pane: spesso lo faccio in casa, con la macchina del pane, oppure ne compro un paio di chili, lo affetto e lo congelo; comunque ne consumiamo poco; la pizza cerco di farla in casa, ma spesso il sabato la prendiamo da asporto!
-vino (tranne quello -economico- per cucinare)
-merendine, torte, bevande zuccherate, succhi di frutta
Cerco di prediligere prodotti di stagione, integrali e biologici (frutta, verdura, ma anche burro, pasta, formaggi, farine, legumi).
Faccio spesa al supermercato, prendo per quanto possibile prodotti in offerta, a volte di marca, spesso  no; per frutta e verdura acquisto anche da un rivenditore bio che ho vicino casa. Se facessi spesa al discount spenderei un 20-30% in meno, ma non amo acquistare prodotti che vengono dall'estero (Germania per lo più): non tanto per un discorso di sicurezza alimentare, ma perchè preferisco prodotti locali.

A queste spese settimanali vanno aggiunti circa 50 euro mensili per i detersivi e un po' di dispensa: sale, zucchero, olio di semi, parmigiano, spezie varie, lievito, scatolette (tonno, legumi, pelati), ecc...

MENU' SETTIMANALE 3-9 SETTEMBRE

GIORNO PRANZO CENA
LUNEDÌ Insalata di pasta, pomodori e mozzarella
Prosciutto e melone
Polpette di miglio e pesce
Pinzimonio con tzatziki
MARTEDÌ Minestra e ceci




Bruschettone miste con formaggi e verdure
Insalata mista
MERCOLEDÌ Minestrone con crostini di pane Pollo alla cacciatora con purè di patate
GIOVEDÌ Gnocchi di patate e carote al pomodoro Melanzane, pomodori, mozzarella e quinoa in teglia
VENERDÌ Minestra stracciatella, Zucchine in padella Sgombri arrosto
Pomodori gratinati
SABATO Sformato di riso con zucca e asiago Pasta e fagioli
DOMENICA Polenta pasticciata con funghi al forno Pizza


 SPESA SETTIMANALE 3/9 SETTEMBRE

pasta 500 g
pastina 500 g
pomodori 1 kg
latte 3 litri
mozzarella confezione da 3
prosciutto crudo 2 etti
melone 1
miglio 1 confezione da 250g
filetto di pesce 300 g
yogurt greco 1 confezione da 200g
cetriolo 1
carote 1 kg
cipolle 500 g
uova 12
ceci 300 g secchi
2 salsicce di maiale
formaggio asiago 200 g
insalata 1 cespo
pollo 5 coscie
patate 2 kg
farina 2 kg
melanzane 1 kg
quinoa 200 g
zucchine 1 kg
sgombri 1 kg
prezzemolo
aglio 1 testa
riso 1 kg
zucca 1 kg
fagioli 300 g secchi
farina per polenta 500 g
funghi 500 g
frutta: 4 kg mista

Vi piace questo progetto? Volete anche le ricette?

domenica 2 settembre 2012

Asilo "vecchio", bimbo nuovo!




No, no, non sto facendo l'annuncio di una nuova cicogna, non vi allarmate!

Nanetto sta per cominciare l'inserimento al nido: da martedì prossimo si parte, io e lui, per questa grande avventura! Il nido è quello che frequentò anche Fagiolina. Quando iniziò lei eravamo pieni di dubbi e riserve: avendo la possibilità di tenerla con noi a casa non eravamo affatto certi dell'utilità di "parcheggiarla" all'asilo. Lei però ci aveva chiaramente fatto capire che voleva stare con i suoi coetanei, mostrava un grande desiderio di socializzazione, e ciò ci convinse ad iscriverla. Mai scelta fu più azzeccata. Sicuramente la chiave di volta è stata proprio mandarla in quel nido, perchè ho sentito testimonianze da brivido di altre mamme su altri asili. Noi siamo stati fortunati, dire che ci siamo trovati bene è dire poco.
Con Nanetto avremmo fatto carte false per poterlo mandare proprio lì. Grazie alla nascita del piccolo Fagiolino, e al fatto che i nostri redditi sono quel che sono, abbiamo guadagnato quei punti nelle graduatorie comunali che ci hanno permesso di realizzare il nostro desiderio. Ed eccoci infatti pronti per cominciare!


L'asilo è a doppio indirizzo: montessoriano-psicomotorio. Significa che, oltre alla didattica montessoriana, grande importanza viene data alla pratica della psicomotricità, che viene svolta quasi quotidianamente. Ma di questo ne ho già parlato: vedete qua cosa scrissi in proposito.
Le maestre che avrà Nanetto sono un po' cambiate, ma l'atteggiamento di attenzione e accoglienza che il giorno della riunione hanno dimostrato nei confronti di bambini e genitori, quello no, non è cambiato. Questo è un buon segno: in un panorama scolastico italiano in cui tanto, troppo, dipende dalla fortuna (fortuna di capitare in una buona classe, fortuna di incontrare buoni insegnanti, fortuna di avere dei buoni dirigenti), il fatto che un asilo abbia un'impostazione comune, condivisa e omogenea non è poco.
Anche stavolta, alla fine dell'incontro, la maestra che Nanetto avrà come riferimento per tutto l'anno si è fermata a parlare con noi per conoscere meglio noi e Nanetto. Ci ha fatto una lunga intervista-chiacchierata, per quasi un'ora! Che bello! Che differenza con la scuola materna!
Nanetto intanto esplorava gli spazi della scuola, giocava dentro e nel grande giardino (facendo anche la doccia sotto gli irrigatori), litigava con Fagiolina e altri bambini, saltavae correva.
Lui è meno spavaldo e indipendente di come era la sorella a suo tempo, e le sue difficoltà nel linguaggio lo frustrano molto, rendendolo a volte un po' aggressivo. Per il resto è però buono, non nel senso di tranquillo e ubbidiente, ma proprio buono d'animo, sensibile, affettuoso. Speriamo che gli altri bimbi, magari più "scafati", non ne facciano polpette.
Mentre non avevamo alcun dubbio sulla capacità di inserirsi di Fagiolina, per Nanetto temiamo giorni di pianti strazianti all'ingresso, cosa che la sorella non ha mai fatto. Il nostro orsetto tenerello è un gran babbone (nel senso che è molto attaccato al padre), per cui mi occuperò io di accompagnarlo i primi giorni; tra l'altro, è già abituato a vedermi uscire per andare a lavorare. Speriamo così di rendere il distacco meno traumatico. Abbiamo fatto presente questi dubbi alla maestra, la quale ci ha assicurato che rispetteranno i suoi tempi e le sue necessità.
Insomma, anche se non siamo novellini, un po' d'ansia c'è sempre. Però, grazie all'esperienza già fatta, ci fidiamo della professionalità delle educatrici.
Nanetto, uscendo, ha tirato spontaneamente un bacino alla sua nuova maestra: mi sembra un ottimo primo passo!