martedì 11 novembre 2014

L'eccezionale nel quotidiano: un sabato straordinario

Lo scorso sabato abbiamo fatto una gita che io e GF meditavamo da tempo.

Perchè non far vivere ai bimbi l'esperienza di prendere il treno? Senza valigie, senza tabella degli orari, senza fretta. Senza una meta programmata, senza nessuno ad aspettarci. Solo un viaggio.



Un pranzo velocissimo da mamma Ikea e abbiamo sfruttato la mini-stazione ferroviaria proprio di fronte al parcheggio per saltare su ed andare ad Ancona. Un viaggio di 13 minuti, ma quante esperienze per un bambino!!

Cercare la macchinetta per fare il biglietto, aspettare con trepidazione che il biglietto esca.
Qual'è il binario giusto? cerchiamo il numero! Come Harry Potter... che deve cercare il binario 9 e 3/4!!
Da dove verrà il treno? Allora... Ancona sta di là: quindi, da che parte arriverà? In che direzione andrà?
Bimbi, impariamo a stare dietro la linea gialla!!!
Ascoltiamo tutti insieme la voce dell'altoparlante: cosa sta dicendo?
ECCO IL TRENO!!
Saliamo, piano, attenti a non cadere nel buco! Cerchiamo un posto?
Oohh, come va veloce! e a cosa servono quei fili? il treno va a benzina?
Forza, siamo arrivati, scendiamo.
Bimbi, questa è la stazione più importante della nostra regione, è la più grande! cerchiamo di trovare l'uscita!
Fagiolina, che sta imparando a leggere, ha trovato l'occasione di cercare di capire le scritte: entrata, uscita, Ancona. Ha cercato di capire l'importanza e la NECESSITA' di sapere leggere.

Poi abbiamo fatto una lunga passeggiata, nel nostro capoluogo, in attesa del treno di ritorno.
Noi, gente campagnola, non siamo abituati a passeggiare in città, ed è stato tutto un "attenti alle macchine, attenti al semaforo, stiamo vicini, dateci la mano". E' stato per noi genitori un ottimo assaggio di quello che potrebbe essere la quotidianità se ci trasferissimo in una grande capitale.

E poi, passeggiare in una città che finora avevano visto solo dall'auto è stato tutto nuovo.
Bambini, la riconoscete questa piazza? vi ricordate che qui c'è il ristorante dove andiamo sempre? dove parcheggiamo di solito la macchina?
Tutto sembra diverso, imparare a riconoscere i particolari e i punti di riferimento, focalizzare l'attenzione su qualcosa che conosciamo o ri-conosciamo è un'esperienza eccezionale.

Un panino al bar dell'angolo e poi si torna indietro.
Ora i bimbi sono stanchi, hanno camminato tanto, e per noi genitori diventa faticoso. Bisogna prendere Fagiolino sulle spalle. Bisogna incitare gli altri due. In città è così.

E poi arriviamo di nuovo alla grande stazione. Andiamo in sala d'attesa. Cerchiamo di stare buoni, impariamo a non disturbare gli altri. Ascoltiamo la voce che annuncia il nostro treno. Cerchiamo di trovare il binario giusto, che questa volta i binari sono tanti, e non è mica facile trovare il numero.

Si ritorna: Fagiolina, dai, cerca di leggere il cartello della stazione. E' quella giusta? siamo arrivati? allora scendiamo! la nostra auto sarà ancora lì ad aspettarci? eccolaaa!!

E' stato un pomeriggio entusiasmante, faticoso, indimenticabile.
Io ricordo benissimo il mio primo viaggio in treno, fu una gita di 10 minuti, ma ero così eccitata dalla novità! Credo che anche i nostri bambini lo ricorderanno.

Basta poco. Basta veramente poco per trasformare un ordinario passaggio in treno in un'esperienza straordinaria, da cui imparare, tutti quanti. Basta guardarla con gli occhi dei bambini.

Prezzo della gita: 12 euro per tutta la famiglia + pranzo di schifezze all'Ikea altri 12 euro.
Non male per un giorno veramente speciale.