martedì 7 giugno 2011

Piccoli lettori crescono

La lettura è una mia passione da sempre. Uno dei ricordi più cari della mia infanzia è mio padre che tutte le sere mi portava nel lettone e mi leggeva una favola; grazie a quegli appuntamenti serali e imitando mia sorella più grande che già faceva i compiti imparai a leggere ben prima di iniziare la scuola. In prima elementare, mentre gli altri bambini componevano le parole con le letterine mobili, il maestro mi dava in prestito i libri della piccola biblioteca scolastica per non farmi annoiare. Ogni sera passavo ore a leggere a letto, con mia madre che strillava dall'altra stanza: "Spegni la luce! Dormi!". E io divoravo libri sotto le coperte, alla luce di una piccola torcia.

Mi piacerebbe tanto che anche i miei figli amassero la lettura come me. Fagiolina ha già il suo cassettone di libri, messo alla sua altezza, sempre disponibili. Di sera ne sceglie uno e si siede per terra a guardare le figure. Da qualche tempo ha anche iniziato a raccontarseli da sola: "Allora... c'era cicogna... portato lefantino...". Nanetto ha a disposizione i libri di Fagiolina, e sembra gradirne il sapore.

L'editoria per bambini, anche molto piccoli, è molto attiva, ma con risultati spesso poco riusciti. Filastrocche senza un briciolo di musicalità, disegni sgargianti e incomprensibili, materiali non sicuri. GF, a suo tempo, compose alcune poesie per pimpare dei libri altrimenti illeggibili.
La nostra preferita era l'ape festosa:


Svolazzando sopra un prato
dal profumo prelibato
la farfalla all'ape dice:
oggi è festa, son felice!


Osservando il vola-vola
il coniglio fa parola:
"Dove andate sì ronzando?
Io vi seguo saltellando!".


Passan tutti sopra al bruco
che si affaccia dal suo buco;
chiede anch'esso alla brigata:
"Che cos'è questa risata?".


IL coccinella vestito di rosso
viene svegliato dal forte schiamazzo.
Esce ed inciampa su un piccolo fosso,
e rotolando dice: "Che pazzo!".


Poi tutti quanti fanno una festa:
nettare, musica e fiori odorosi
fanno alle api girare la testa.
Se chiudi gli occhi, poi ti riposi.

Per Fagiolina era la storia della buonanotte. Peccato che penserà per sempre che si dica IL coccinella, e non LA coccinella!


Grazie alla segnalazione di Claudia di La casa nella prateria sto leggendo "Leggimi forte. Accompagnare i bambini nel grande universo della lettura". Tra tanta (inutile) manualistica per genitori, mi sembra molto ben fatto.

2 commenti:

  1. Inizialmente non era "Che _p_azzo!", ma poi abbiamo pensato che il gergo da strada avrebbe potuto aspettare qualche anno...

    Invece IL coccinella mi è sembrato subito un buon modo per instillare l'idea che c'è dell'altro, oltre a LA coccinella.

    Ci avevate mai pensato?
    Ci avevate mai pensato?
    ... Pensavàteci!

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  2. "l'idea che c'è dell'altro"! ecco, vi auguro con tutto il cuore che questo vostro blog possa davvero far germinare tanti semini di amore per la lettura !

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