domenica 4 gennaio 2015

Non c'è alcuna speranza che i bambini italiani imparino una lingua straniera a scuola: ecco perchè

Un titolo pessimista, lo so. Ma ieri questa realtà mi si è rivelata in tutta la sua deprimente verità, senza alcuna via di uscita.

Alle prese coi compiti dell vacanze, ho notato che l'insegnante di inglese non aveva assegnato esercizi ben definiti, e che comunque sul quadernone e sul libro di testo ben poche erano state le pagine su cui i bimbi avevano lavorato.
Incontro la mamma di una compagna di classe e le chiedo:
"Senti, ma... di inglese che cosa dovevano fare di compito? Fagiolina non mi sa dire più di tanto..."
Lei: "Mah, la maestra mi ha detto di far ripassare le cose fatte, magari di colorare qualche pagina sul libro. Sai, ai colloqui mi ha detto che praticamente non hanno fatto ancora nulla..."
"Ah sì? e come mai?"
"Beh, a parte che ha solo un'ora a settimana, ed è l'ora vicina alla ricreazione: quindi ora che i bimbi si rimettono a posto e si riconcentrano già si è perso un quarto d'ora. Ma soprattutto, mi ha detto che dal momento che ancora non tutti i bimbi sanno leggere e scrivere, non poteva fare più di tanto".

ORRORE.

Non mi sono lanciata in una discussione sul come e quando si impara una lingua perchè ero basita e non era la situazione giusta per attaccare una polemica... che forse non sarebbe neanche stata compresa. La mamma in questione non ci ha visto nulla di strano, dico solo questo.

Io sono stata una di quelle che ha imparato l'inglese DOPO aver iniziato a leggere e a scrivere. Ergo, l'inglese non lo so e non lo saprò MAI come un bilingue. Il mio cervello, per ogni parola che sente, deve ancora fare il percorso (lungo, faticoso e fuorviante) di mandare l'informazione alle aree che elaborano la rappresentazione scritta del suono che sento, piuttosto che elaborare il mero suono per dargli un significato. Io sbaglio la pronuncia di moltissime parole perchè il mio cervello sa come sono scritte, e fa una fatica incredibile a "tradurre" la lettura italiana di una parola nella lettura inglese.
Io penso che il limite temporale massimo oltre il quale un bambino non sarà MAI un vero bilingue, è quando quel bambino impara a leggere speditamente nella sua lingua madre. A quel punto si sono formati dei percorsi cerebrali che collegano la parola scritta a certi suoni e con grandissima difficoltà (come avviene per me) riuscirà a collegarli ad altri suoni con la stessa naturalezza.
Un esempio?
Qualsiasi italiano che ha imparato l'inglese a scuola NON RIESCE a NON pronunciare le R delle parole inglesi, che ci sono ma sostanzialmente non si leggono/pronunciano. Nel migliore dei casi farà una specie di suono "arrotolato", giusto per mettere qualcosa al posto di quella R. La nostra mente sa come è scritta quella parola e NON CE LA FA a non pronunciare quella R. O lo fa solo dopo tantissimo esercizio. 
Un bambino che non ha mai visto scritta la parola "under", la pronuncerà perfettamente, perchè non sa che è scritta con quella "E" e quella "R". 

Del resto, abbiamo forse imparato la nostra lingua madre DOPO aver imparato a leggere o scrivere???

Ecco, se anche un insegnante di lingua straniera non ha idea di quali siano i meccanismi di apprendimento di una lingua, che speranza c'è che i nostri figli imparino tale lingua a scuola?
Oppure... pensiero ancora più deprimente, forse siamo ancora più indietro: la lingua straniera è solo una materia di studio, una attività su cui fare degli esercizi, e non c'è neppure vagamente l'intenzione di insegnare ai bambini a COMUNICARE in un'altra lingua. L'intenzione è solo quella di imparare qualche parola e regoletta. E infatti le scuole sono piene di bambini che conoscono i nomi inglesi di tutti i mezzi di trasporto, ma poi nessuno saprebbe in alcun modo districarsi a comprare un biglietto a Victoria Station.

Bisogna correre ai ripari, subito, oggi. 
E non ditemi: "Non mi dire che speravi che Fagiolina imparasse l'inglese a scuola con una sola oretta a settimana!!"
A parte il fatto che potrei stare a discutere giorni sul fatto che abbia 1 ora settimanale di inglese e 2 ore di religione (o materia alternativa), se non altro speravo che la scuola non rovinasse quello che aveva fatto la scuola materna, dove grazie ad una bravissima insegnante bilingue Fagiolina aveva imparato una pronuncia perfetta.

Abbiamo deciso di cercare una ragazza alla pari. Subito. Adesso.
Non vogliamo perdere questo treno con Fagiolina, anche perchè siamo convinti che fra 10-15 anni, chi non sarà ALMENO bilingue sarà un emarginato culturale.

* chiedo perdono ai linguisti, ai neuroscienziati e ai cognitivisti per le mie imprecisioni. :-)