Travolto da un plotone di impegni importanti e accerchiato dalla marea di schifidi lavoretti (cfr. Eriadan), arranco, annaspo, sbando, e infine stramazzo.
Nell'affanno quotidiano per la sopravvivenza guardo con lampi veloci allo specchietto retrovisore del mio passato, e vedo i miei vent'anni spensierati, indolenti, fancazzisti, autoreferenziali, strafottenti, ebbri e curiosi.
Ogni età ha il suo vento.
Farei a cambio col mio oggi?
No, mai.
L'essere in atto invidia l'essere in potenza.
L'essere in potenza invidia l'essere in atto.
Il cerchio si chiude.
Lo yin e lo yang sono contenti e soddisfatti, e io torno alle mie sudate carte.
E' tardi.
Scappo.
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