ti scrivo anche se non sai leggere, sperando che un giorno avrai occasione di sfogliare questo diario che mamma, e qualche volta babbo, tengono per te e i tuoi fratelli. L'altra sera, complice una serata tranquilla in guardia medica, ho avuto tempo e modo di gironzolare un po' sul web. Mi sono imbattuta in questo:
Ne avevo sentito parlare da tempo, di questo video, ma non l'avevo mai visto integralmente.
Mi sono sentita così frustrata, così, nauseata, così indignata che ho sentito il bisogno di scriverti.
Sei una bambina, ma sarai una donna. Quali sono i modelli che ti vengono proposti?
Sono desolata, Fagiolina, ma io ne vedo solo due.
Sei una bambina, ma sarai una donna. Quali sono i modelli che ti vengono proposti?
Sono desolata, Fagiolina, ma io ne vedo solo due.
L'altro giorno stavo cercando on line un monopattino per il tuo compleanno, che da quando hai incontrato al parco giochi quella bambina che te l'ha fatto provare sembri non desiderare altro. Ci ho perso tantissimo tempo, e sai perchè? Perchè non riuscivo a trovarne uno che non fosse rosa. Che non avesse fiocchetti, lustrini, che non avesse i brand di Hello Kitty, o delle Winx, o delle Principesse Disney, ma neanche di Cars, Ben Ten o dei Gormiti.
Da qualche giorno hai cominciato a scegliere il tuo abbigliamento per andare alla scuola materna. Se fino a qualche mese fa indossavi volentieri jeans e felpa (ereditati dal tuo cuginetto), ora vuoi mettere gonna e calze. E poi ti rimiri allo specchio, fai la piroetta e ci chiedi "sono carina?". E per quanto cerchiamo di farti capire che sei bella sempre, tu sembri non ascoltarci.
Cara Fagiolina, dobbiamo portarti via da questo posto che non ti rispetta. Non c'è modo, lo sento. Non potremo tenerti lontana per sempre dal televisore, non potremo evitare per sempre i vestitini rosa e i paillettes. Già (ahinoi) ti abbiamo fatto vedere Cenerentola, che viene scelta dal principe solo perchè è bella, e La Bella Addormentata, che dalle fatine riceve in dono la bellezza e il bel canto, mica l'intelligenza e la determinazione. Anche l'innocuo Libro della giungla, alla fine, contiene questo:
Casa mia, casa mia, voglio aver una casa mia...
Mentre a caccia va mio padre
mamma è in casa a cucinar
io che ancora son piccina
alla fonte devo andar
fino a che crescerò
devo andare a prender l'acqua
finchè grande non sarò.
Ma un giorno avrò un buon marito
e una figlia anch'io avrò
la manderò a prender l'acqua
e in cucina io starò.
E non ditemi che sono passati 44 anni (il film è del 1967), perchè in televisione ancora vediamo questo*:
Fagiolina, tu sarai una donna. Che donna sarai? Questo posto dove stiamo ti indica solo due strade, non c'è alcuna alternativa. Se continueremo a stare qua, potrai essere solo un corpo da guardare, un oggetto sessuale, o una brava donnina di casa, una mogliettina premurosa, un'italica mammina ansiosa.
Io non so come saranno cambiate le nostre vite nel momento in cui sarai in grado di leggere questa lettera. So però dirti come vorrei che cambiassero.
Ti porteremo via da tutto questo.
*ringrazio Benedetta del blog Donne in ritardo per questa segnalazione.
Ti porteremo via da tutto questo.
*ringrazio Benedetta del blog Donne in ritardo per questa segnalazione.
Direi di stare tranquilla con una mamma così sarà sicuramente una donna meravigliosa e intelligente che riuscirà a vedere al dilà delle pailettes e dei lustrini!
RispondiEliminaTesoruccio, io penso che nessuna parte della terra sia libera da stereotipi o imbecillità. Tutto sta nel dare a vostra figlia la possibilità di scegliere, ovunque vi troviate, trasmettendole il giusto senso critico, la curiosità di informarsi, di sapere.
RispondiEliminaCapisco il vostro desiderio di proteggerla, ma potete arrivare solo fino a un certo punto, poi Fagiolina si troverà necessariamente sola con le sue scelte, libera di essere e diventare ciò che desidera. L'importante, io credo, è che desideri: sono certo che avete gettato delle ottime basi perché questo avvenga.
D'accordissimo con Elisabbeta.
RispondiEliminaVorrei tanto esserlo altrettanto con Marcuz, ma il suo discorso è un po' troppo ottimista. Ci sono paesi, beati loro, dove le cose funzionano davvero. Davvero meglio.
Riguardo al documentario di Zanardo, pensavo lo conoscessi! Segui il suo blog, credimi, ti aiuterà.
@Elisabetta: grazie!
RispondiElimina@Marcuz: hai ragione, trasmettere il senso critico è la cosa più importante. Ma a volte ci si sente veramente disarmati di fronte alle miriadi di stimoli avversi che la società propone a noi e ai nostri figli. Noi siamo in qualche modo "schermati", ma i bambini non ancora, non abbiamo ancora fatto in tempo a trasmettere loro gli strumenti per filtrare! Sembra di lottare contro i mulini a vento. Mi viene in mente la ragazzina di "Ricordati di me" o le file immense di candidati al GF e rabbrividisco.
@Amedeo: conoscevo il documentario, ma non l'avevo mai visto per intero. Amaro come Videocracy, ma certamente meno politicizzato. Seguirò il blog.
ciao cara!!!capisco le tue preoccupazioni, mi preoccupo anche io che non ho voluto figli!!Tu puoi cercare semplicemente di trasmettergli quello che conta veramente, poi purtroppo la scelta sarà la loro. La cosa triste è che stiamo tornando indietro, forse sarà l'evoluzione normale e ciclica delle specie o semplicemente,la nostra generazione non è in grado di trasmettere quello che è stato trasmesso a noi e questi sono i risultati
RispondiEliminaHai tutti gli strumenti per educare la tua Fagiolina secondo i valori della parità e rispetto tra generi. Il lavoro lo dobbiamo fare noi oggi, sui bambini e sulle bambine che domani saranno uomini e donne. I miei due figli maschi devono sapere cucinare e imparare a essere indipendenti non solo dal punto di vista lavorativo ed economico, ma anche domestico. Purtroppo non ho figlie femmine, ma se ne avessi insegnerei le stesse identiche cose.
RispondiEliminaNon ho ancora avuto tempo di vedere tutto il video ma leggendo quello che leggo, mi chiedo quali donne dello schermo vedo e mi piacciono:
RispondiEliminail mio mito e col maggior numero di ascolti in TV secondo me, è Luciana Littizzetto. Un'altra grande donna che ammiro molto è Rita Dalla Chiesa, che secondo me si distingue per classe, sincerità, schiettezza, determinazione educazione e charme nel portare con eleganza e naturalezza la sua età. E scusate stavo dimenticando il coraggio di Milena Gabbanelli. Poi ci sono la Dandini e Geppi Giugiari che adoro. Sono felice che abbiano messo Victoria Cabello a condurre Quelli che il Calcio e consiglio di valutare la gran intelligenza e dialettica di Veronica Maya. Antonella Clerici è semplicemente fantastica.
Comunque la numero uno come mix di bellezza, intelligenza, cultura e arte è Paola Cortellesi. Vorrei fare qualcosa di importante solo per avere l'onore di una intervista alle Invasioni Barbariche di Daria Bignardi.
Sono fiera di appartenere alla stessa nazione di Margherita Hack e Rita Levi Montalcini. E pure Rosy Bindi mi stava simpatica fino a qualche giorno fa. Un'altra da non sottovalutare, per quanto io non conosca i suo pensieri e la purezza delle sue attività, è Emma (!) Marcegaglia che, col suo metro e mezzo di altezza circa, tiene testa a un mondo fatto quasi esclusivamente di uomini. Andrei volentieri a cena con Michelle Obama e il destino economico del mondo è attualmente nelle mani della Merkel. Il ministro degli esteri in Pakistan è una donna, mentre Sonia Gandhi sta governando in India. In Argentina Cristina Fernandez ha stravinto le elezioni presidenziali. Credo che il più grande funerale del mondo l'abbiano fatto a Madre Teresa di Calcutta. E se portaste fagiolina a Messa la Domenica saprebbe anche che esiste la Madonna. :-)
Secondo me, sono questi alla fine i veri esempi concreti che rimangono in mente...oltre alle persone che ci circondano nella quotidianità. E se quelle persone per fagiolina siete voi, la giusta strada la troverà di sicuro.
Mi verrebbe da dire che di fronte ai primi giochi di fagiolina, rischiate di proiettare vostri pregiudizi e paure legittime di grandi genitori, mentre forse lei sta cercando di dire altre cose...per esempio potrebbe volersi sentir dire qualcosa in affermazione della propria unicità oppure è nella fase dell'emergente primordiale femminilità...noi donne amiamo curare il nostro corpo da millenni e in tutto il mondo...lo facciamo da sempre senza necessariamente scadere nella volgarità....non credo ci sia niente di male in questo...la nostra bellezza non appartiene a noi, ma a chi ci guarda....la nostra femminilità, nell'accezione più positiva e innocente del termine, secondo me, è un dono per il resto dell'umanità.
A tal riguardo per me rimane in primis, come insegnamento ed esempio, la testimonianza di Medjugorje:
Veggente: Sei bellissima, come fai Maria ad essere così bella?
Maria: Sono così bella perchè io amo e vivo nell'amore.
Buona notte
Nico
@Nico: grazie del tuo lungo commento. Purtroppo la tua lista, seppur lunga e dettagliata, ha proprio il limite di ricordare solo un pugno di donne (per alcune condivido il tuo apprezzamento, per altre no) in un mondo tutto al maschile. Proprio il fatto che tu le rammenti per nome e cognome è un'indicazione: non sono certo metà dell'umanità, come invece dovrebbe essere.
RispondiEliminaNon credo che portare Fagiolina a messa ogni domenica sia l'unico modo per parlarle della Madonna, la quale, tuttavia, è sì un esempio di amore, ma anche di accettazione e sottomissione, e non certo di emancipazione e parità. Che è quello di cui stavo parlando in questo contesto. Ma l'argomento delle scelte religiose che abbiamo fatto per i nostri figli (o della religione in generale) è troppo delicato per poter essere discusso in poche righe. Forse ne scriverò in seguito. O forse no.
Inoltre, è chiaro che Fagiolina ora ha tre anni e sta assumendo la sua identità di genere, ma un conto è essere femmina, un conto è diventare femminuccia, come scrivevo in un altro post (http://mammaebabbo.blogspot.com/search/label/Lessico%20famigliare). Che voglia essere carina e piacevole agli occhi altrui, questo è perfettamente umano, ma i modelli culturali correnti tendono a volerla SOLO carina e piacevole, sorridente e condiscendente, soprattutto nei confronti degli uomini.
Come mi suggeriva Marina tempo fa penso sia molto interessante leggere (o ri-leggere) a questo proposito il libro "Dalla parte delle bambine" della Belotti e "Ancora dalla parte delle bambine" della Lipperini. Ciao!