venerdì 27 gennaio 2012

Il giorno della memoria 2012

Diventare genitori ti fa vivere tutto sotto una nuova ottica.

Ho immaginato una sera come tante: la cena, i bambini che fanno un po' di capricci. Poi tutti nel lettone, si legge un libro, si fanno i salti, si spegne la luce. Si canta una ninna nanna, ci si addormenta.
Poi, nel cuore della notte, qualcuno ti viene a prendere, ti strappa i figli dalle braccia, li picchia sotto i tuoi occhi, ti picchia sotto i loro. Ti trascina via in un posto che non conosci, e tu senti i tuoi figli piangere, piangere, piangere...
E poi i tuoi figli non li vedi mai più, non vedi mai più tuo marito e ti viene strappato il futuro, a te e a loro.

Ecco, questo non è un incubo. Questo accadde, settanta anni fa, migliaia e migliaia di volte.

















Se non dimenticare è un dovere, per noi genitori lo è ancora di più.


2 commenti:

  1. perfettamente d'accordo Marghe...ed è importante, dato che le cosiddette Istituzioni non lo fanno (basta dare uno sguardo ai librti di storia per vedere il brutale revisionismo cje si è costruito nel silenzio, non si parla quasi più di olocausto né di tanti orrori, o pralando di Mussolini si cita il fascismo come fosse un altro tipo di democrazia) che siamo noi genitori a trasmettere ai nostri figli la Storia, perché i materiali ci sono, anche accesibili, e dobbiamo anche farli parlare con le persone, le poche che sopravvivono, che si ricordano...per non dimenticare, per inpedire che l'orrore si ripeta, di nuovo.

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  2. scusa gli errori di ortografia ormai non so più che lingua parlo o scrivo!!!

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