venerdì 16 settembre 2011

Fagiolina e le lacrime di Gesù

Credo che una delle maestre della Scuola dell'infanzia abbia raccontato a Fagiolina che Gesù e la mamma di Gesù piangono quando lei fa i capricci.
Fagiolina non ha ancora -giustamente- le idee molto chiare su chi siano questi due: la nostra casa è molto religion-free, e lei ha visto qualche crocifisso e qualche immagine a casa della nonna, la quale un paio di volte l'ha anche portata alla Messa. Cosa che le è rimasta tra l'altro molto impressa, tanto che ogni volta che vede qualcuno parlare da un podio o su un palcoscenico, ci chiede: - E' la Messa?-
Noi abbiamo deciso di non forzare in alcun modo la formazione spirituale dei nostri figli, a partire dal non imporgli un battesimo in una età in cui non sono in grado di scegliere: quando e se vorranno, saranno liberi di seguire la fede che desiderano. Non c'è manco bisogno di dire che tutto questo ha scatenato le ire e i pianti disperati della nonna-ex-catechista e la curiosità maligna di un'infinità di gente. Ma questa è un'altra storia.

Oggi GF, mentre la portava ai giardini, è passato davanti ad una chiesa.
Fagiolina:
-Babbo, è la Messa?
-No, quella è una chiesa, ma adesso la Messa non c'è.
-E' la casa di Gesù?
-...sì, in un certo senso.
-Gesù piange?
-Sì, Fagiolina.
- Ma piange sempre, Gesù?
-Ehm...
-Babbo, ma Gesù è proprio lagnoso!

Ecco, se l'avesse sentita qualcun'altro probabilmente l'avrebbe portata di corsa a lavarsi la bocca con l'acqua santa... ma a noi ci ha fatto morire dal ridere!

Nota più seria: questo ci dovrebbe anche far riflettere su quale immagine di Gesù viene data ai nostri figli: ma non potremmo raccontarglielo come una persona gioiosa, allegra, amorevole? Perchè ricordiamo solo la sofferenza di Gesù, anzichè il suo messaggio? Ma le avete mai viste certe immagini di Cristo col cuore sanguinante trafitto dalle spade in mano? A me sembrano terrificanti!

7 commenti:

  1. Ah, che bella risata m'hai fatto fare! :D
    Dici una cosa sacrosanta (giusto per restare in tema) - non sarebbe fantastico percepire, far percepire e vivere la religione come un percorso di gioia, di allegria, di divertimento, di compagnia?
    Ma pensaci un attimo: la maledetta struttura della Chiesa - e del suo stramaledett potere - è proprio basato sul senso del sacrificio, del dolore come redenzione, sulla retorica della rinuncia, della sofferenza. Elimiare questo farebbe perdere tutto - e quando mai?!

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  2. Gesù è dentro il nostro cuore ed è solo gioia. Ognuno racconta quella che è stata la propria esperienza.....il potere della chiesa non c'entra nulla, Gesù non è sacrificio, non è dolore e non è rinuncia..... a me è stato insegnato questo.

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  3. Vorrei specificare che con questo post non volevo essere polemica, ma riportare un episodio divertente che mi ha fatto riflettere sulla percezione che hanno i nostri figli della religione. E credo che questa percezione sia specchio di ciò che gli viene, direttamente o indirettamente, trasmesso. Fagiolina, vedendo le persone alla messa ha chiesto: -ma che hanno? Sono arrabbiati?- probabilmente perchè vedeva facce serie e, forse, anche tristi. Anche io penso che Gesù sia gioia, ma un conto è quello che è (o come lo sentiamo nel nostro cuore), e un conto è l'immagine cupa e sofferente che viene data di lui. Fagiolina ha colto quest'ultimo aspetto, per ora. Se poi dietro questo "marketing" di sofferenza e dolore ci siano una precisa volontà e uno scopo, o se invece si tratta solo di una millenaria tradizione, non so. E mi astengo dal giudizio. Volevo semplicemente provare a guardare con gli occhi dei nostri bimbi.

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  4. Ma è spaventoso che si possa raccontare una cosa del genere, ma Gesù non era l'espressione dell' amore qui è diventeto l'espressione della tristezza....la tua bimba ha dato la risposta migliore ......

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  5. Proprio oggi siamo reduci da un'interminabiöe discussione con i nonni sull'opportunita' del battesimo.... Che fatica !!! Anche qui espessioni d disperazione della nonna supercattolica...

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  6. @silvia: come vi capisco! quando si toccano questi temi mantenere le proprie posizioni è veramente difficile e talvolta doloroso, perchè non si vuole urtare la sensibilità dei propri cari. Soprattutto per me, cresciuta "all'ombra del campanile" è stato molto difficile andare contro i miei genitori, le nostre tradizioni, la mia educazione. Ma io e GF abbiamo preso certe decisioni nell'interesse dei nostri figli, della loro libertà e della loro indipendenza che, secondo noi, vengono prima di tutto.

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  7. Che ignoranza che rivelano i vostri commenti in fatto di religione, di Gesu', di libertà, di fede, di Chiesa e di educazione....Perchè prima di parlare non studiate la vita di Gesu' e non vi chiedete cosa è la fede e la preghiera? Io sono una persona allegra, fidanzata con un figaccio, esco con le amiche in minigonna, mi trucco, tengo i capelli lunghi e biondi, vado in Chiesa tutte le domeniche e prego 3 ore al giorno: le ore piu' felici e spensierate sono proprio quelle nelle quali prego, parlo con Dio e mi confido con Lui....E Lui non si lagna affatto, anzi, mi ascolta e mi risponde ed io dopo sono veramente serena.

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