venerdì 1 aprile 2016

Pillola rossa o pillola blu

Ancora una volta il parco giochi dopo la scuola si rivela una finestra aperta sulle dinamiche sociali dei nostri figli. Accompagni i bambini a giocare e sei spettatore di comportamenti che mai ti aspetteresti da un settenne.
Nello specifico: una compagna di classe che tratta tua figlia come una schiavetta. Le mette in mano il suo succo di frutta -finito- e le dice: "buttalo via". Non è la richiesta di un favore, ma un ordine. E poi se ne va a giocare più in là, lasciando tua figlia tra lo stupito e il sorpreso, a cercare un cestino.
GF, dopo aver assistito alla scena, si è avvicinato alla bimba e le ha chiesto il perchè di questo comportamento poco gentile. E la bambina a sostenere imperturbabile lo sguardo di un adulto, senza scusarsi, senza porsi un dubbio al mondo.

Non è la prima volta che assistiamo a queste scene. Una volta la bambina, giocando con una amichetta, si è messa a schizzare Fagiolina con l'acqua delle pozzanghere per non farla avvicinare. Un'altra volta, si è divertita a spaventare Fagiolino, incastrandogli quasi una mano nello sportello dell'auto. Tutto sotto lo sguardo impassibile della nonna, troppo presa dalla sigaretta o dal cagnolino, o dai pettegolezzi per ACCORGERSI che la nipote si comporta da bulletta. 

Ok, mi rendo conto che detta così non sembra tutta sta gran cosa. Ma è lo stile, la spregiudicatezza, e la innegabile voluntas nocendi che ci lascia sbalorditi.
Altro che innocenza infantile.

E Fagiolina, in tutto questo? Non si rende pienamente conto di essere trattata con disprezzo. Desidera giocare con la compagna di scuola, e non capisce come mai non riesce a farlo. Non sa leggere la situazione, prova disagio e non sa neanche perchè. Si difende come può, a volte fingendo indifferenza, a volte accettando i piccoli soprusi. 

GF oggi, tornando a casa, le ha spiegato cosa era successo:
"Fagiolina, non ti sembra che X. si sia comportata male? Secondo te era giusto che tu buttassi la sua spazzatura?"
Fagiolina comprende quello che aveva solo intuito, e ne rimane profondamente turbata. Ferita, forse. E per molti motivi: perchè la sua "amica" non si è comportata da amica. Perchè improvvisamente si accorge di essere stata presa in giro. Perchè sperimenta il senso di esclusione.
Ed è anche quasi arrabbiata con GF, che le ha disvelato questa realtà, mentre poteva lasciarla nell'illusione che X. le avesse "chiesto" un semplice favore.

Qual'è l'età giusta per accorgersi che esistono persone negative? Che cosa dobbiamo fare noi genitori: proteggere i nostri figli evitando loro lo scontro con la cattiveria il più a lungo possibile, oppure buttarli nella mischia affinchè si rendano presto conto di come a volte è amara la realtà?


No, perchè a volte io penso che la pillola blu non era così male. Si vivrebbe inconsapevoli, felici e stigrancazzi.

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