lunedì 28 novembre 2011

Nanetto vola ancora

Eh, sì, daje e ridaje alla fine Nanetto ce l'ha fatta!
Finalmente anche lui ha un bel taglio che evolverà, con ogni probabilità, nella sua prima cicatrice. Chi di noi non ne ha almeno una alzi la mano!
Ieri, dopo l'ennesima caduta (modalità: inciampo-sul-tappeto-e-sbatto-sullo-spigolo-del-tavolino), l'abbiamo rialzato sanguinante da un sopracciglio: una bella ferita di un paio di centimetri, proprio sopra l'occhio destro.
A casa nostra abbiamo imbottito di gommapiuma tutti gli zampi dei tavoli e messo paraspigoli dappertutto,   ma quando si va a pranzo fuori non si può rompere le scatole a tutti gli amici e parenti con le nostre paranoie di sicurezza...
Tirato un sospiro di sollievo per il pericolo scampato (un centimetro più in basso e si sarebbe giocato un occhio), armata di steri-strip e colla (una meravigliosa invenzione che si usa al posto dei punti, specialmente per i bambini  nelle zone molto delicate e sottili) ho provveduto alla medicazione del mio Nanetto: per fortuna qualche ora di pronto soccorso ho avuto l'occasione di frequentarla e ho deciso di sbrogliarmela da me.
Computo dei danni: occhio un po' gonfio, cerottini, taglietto.

Nanetto dopo dieci minuti sgambettava e sorrideva.

1 commento:

  1. Povero gigetto ...
    Dagli un bacetto da parte mia.

    ps: anch'io mi spaccai la capoccia all'età di 5 anni. Mia sorella andava velocissima sull'altalena, io mi lanciai su di lei e mi tenni alle sue gambe, si andava velocissimi insieme, mi sfuggirono le mani, arrivato al punto più alto del volo lasciai andare e mi scaraventai con la testa su un foratino. Fantastico!

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