lunedì 9 settembre 2013

Si comincia e si ricomincia - Una scuola tradizionale e una scuola libertaria

Da ormai una settimana Fagiolina ha ricominciato a frequentare la scuola dell'infanzia. Ultimo anno. Che impressione... mi sembra ieri che titubante entrava nell'atrio di quella che 35 anni fa fu anche la mia scuola materna. Ormai lo sguardo è fiero e il passo è sicuro, al primo giorno di scuola la pausa estiva era già alle spalle, semi-dimenticata. Alla fine dello scorso anno però aveva dato parecchi segni di cedimento, tante piccole scuse per far sempre più tardi alla mattina, tanti sospiri a colazione, tanta voglia di restare a casa. La Fagiolina però è una dura, prova a tirarsi indietro, ma non recalcitra troppo, accetta il suo destino, stringe i denti e ricomincia ad andare avanti senza una lacrima. Fagiolina sta bene a casa con noi e i suoi fratellini, non ha sofferto la noia dell'estate o la malinconia degli amichetti. Alla nostra richiesta: "sei contenta di tornare a scuola o preferivi restare a casa?" Ha risposto "preferisco stare a casa, perchè a scuola non ci sono i boschi." E che si può rispondere a questo? Solo un "Hai ragione amore mio. Non posso darti torto". Però poi devi anche dirle che a scuola si imparano tante cose, che si può giocare con la sua amica E., che rivedrà la sua maestra preferita A. Fagiolina fa un sospiro e va avanti. Non si guarda indietro e ricomincia un nuovo anno.
Ah, sì.
Quest'anno la lista delle cose da portare prevedeva anche l'astuccio con le matite e i colori e il temperino e la gomma. Insomma, l'astuccio da grandi. Oggi siamo andati a comprarlo. Però non abbiamo fatto tante cerimonie, non abbiamo enfatizzato troppo. Fagiolina a casa aveva chiesto di avere l'astuccio della Barbie, al supermercato invece ha scelto quello di Minnie. Astucci no-brand non esistono. Tocca scegliere tra gattine senza bocca e tutta quella gamma di zoccole fashion declinate in fatine o mostre o travestiti siliconati che va tanto di moda tra le cinquenni (!). La nostra Fagiolina, che non ha la tv a casa e quindi non è completamente irretita da pubblicità o dallo spirito di emulazione, è stata brava e saggia: niente capricci, niente richieste assurde, niente civetterie modaiole. Minnie, col suo fascino vintage, mi è sembrata la cosa più innocua che c'era, e lei ha scelto proprio quella. Bene.

Domani grande giorno anche per Nanetto.
Comincia per lui, e per noi, una nuova avventura. Non ne ho parlato sul blog fino ad ora, ma qua son cose grosse. Nel nostro paesello parte un esperimento che non ha pari in Italia: una scuola dell'infanzia libertaria e montessoriana, che si chiamerà Serendipità. Nanetto sarà uno dei 15 fortunati bambini a frequentarla. La gestazione di questo progetto, che ci ha coinvolto molto sul piano pratico e moltissimo sul piano emotivo è stata lunga e piena di imprevisti. Fin da febbraio stiamo facendo riunioni con gli altri genitori e soprattutto con Emily e Veronica, le educatrici, le ideatrici e anime del progetto. Le peripezie che ci hanno portato fin qui sono state tante: la scuola inizialmente doveva prendere vita in 3 yurte, ospitate nel campo di un agriturismo/azienda agricola. Poi il finanziatore del progetto, a 3 mesi dall'inizio della scuola, si è improvvisamente tirato indietro e ha lasciato tutti con un palmo di naso. Giorni febbrili a cercare una nuova location, giorni di dubbi ("ce lo mandiamo, chi ci mandiamo, solo Nanetto, anche Fagiolina, ma sì, ma no, ci piace ma è troppo incasinato, ma l'altra scuola non ci piace, ma Nanetto ci si troverebbe bene, ma Fagiolina ha bisogno di regole..."), giorni di lotte e discussioni con la nonna, contrarissima a questa scuola dall'aria frikkettona, notti di incubi, notti di pensieri entusiastici. Alla fine la perseveranza e l'entusiasmo di Emily e Veronica (che in questo casino ha pure avuto un bimbo!), ci hanno traghettato verso una casetta in campagna che 2 mesi fa sembrava un magazzino e che invece adesso è un bellissimo asilo. Lo spirito è stato quello della collaborazione, del riciclo, del riuso. Tutto autogestito e autofinanziato, non è stato chiesta una lira alle banche. Durante l'estate c'è chi ha piantato una tenda nel giardino della casetta e si è speso anima e corpo (soprattutto braccia) per ristrutturare la casa, il giardino, il campo. Noi abbiamo fatto veramente poco, purtroppo, ma le nostre risorse (fisiche e di tempo) ultimamente sono tutte impegnate per la mera sopravvivenza; però abbiamo cercato di dare sostegno morale.
I bambini staranno moltissimo all'aperto, ci saranno gli animali, forse un anche un pony, ci sarà l'orto, ci sarà da correre nel campo e da sporcarsi col fango, ci sarà da preparare il pranzo tutti insieme, ci sarà da apparecchiare, ci sarà da fare musica e da ascoltare storie. Ci sarà da decidere che giochi fare, ci sarà da scegliere se e cosa imparare. Ci saranno tempi lenti, silenzi, riposo. Non ci saranno premi, non ci saranno punizioni, non ci saranno obiettivi da rincorrere, non ci sarà la fretta. Staranno tutti insieme, 15 bambini dai 3 ai 6 anni, e ognuno potrà dire la sua.
Si respira una bella atmosfera con le altre famiglie in questa nuova scuola: noi ci sentiamo molto coinvolti, mille volte di più che nella scuola di Fagiolina. Nanetto sembra contento di andare: lo abbiamo portato spesso agli incontri o solo per fare un saluto, in modo da farlo familiarizzare con l'ambiente e le persone. Ieri lo abbiamo visto completamente affabulato da Emily, che gli leggeva un libro: steso su un materasso, dito da ciucciare, la ascoltava in adorazione. Mi sembra che le premesse per un buon anno ci siano tutte. In bocca al lupo Nanetto!

Qua Emily parla della scuola Serendipità:
http://www.anconatoday.it/cronaca/progetto-serendipita-intervista-emily-mignanelli-ancona-2013.html
http://snacksofmarketing.wordpress.com/tag/scuola-libertaria/

Per saperne di più sulle scuole libertarie:
http://www.educazionelibertaria.org/
http://scuolalibertaria.blogspot.com/
http://it.wikipedia.org/wiki/Summerhill_School

2 commenti:

  1. Ma che bel progetto, non sapevo fosse andato in porto!
    PS ti ho scritto mail, hai mica visto?

    Ciao
    Lucia

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  2. sana invidia!!! avessi sta possibilitá per mio figlio lo manderei subito, invece mi ritrovo con una scolarizzazione spagnola che inizia domani, 98 euro di libri per un bimbo di 3 anni, senza mensa, orario, dopo che si sará adattato, da 9 a 14, e attivitá pomeridiane da creare insieme io e lui, e chissá come trovo lavoro...vabbé, vedremo come andrá, ma son piú spaventata io di mio figlio!!

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