giovedì 9 agosto 2012

Ritorni

Siamo tornati, sani e salvi.
E' stata dura, sì. Ma lo sapevamo, eravamo psicologicamente pronti. Fisicamente un po' meno, visto che già partivamo con le energie a zero.
I bambini però, in particolare Fagiolina, si sono divertiti un sacco. Penso che le esperienze delle vacanze itineranti e del campeggio siano molto utili e formative per i nostri figli: imparano ad arrangiarsi, scorrazzano all'aria aperta, fanno nuove conoscenze, giocano con bambini di altre culture. Il piccolo Fagiolino è stato un angelo, tranquillo e sereno per quasi tutto il tempo, si è anche regalato due notti di sonno ininterrotto. Il Nanetto invece ha sofferto di più il cambiamento di ritmi e le troppe emozioni: ha avuto grosse difficoltà a dormire per due notti e noi ci siamo beccati ore (ORE!!) di pianti inconsolabili. Al mattino, vedendolo allegro e giocherellone come sempre, ci chiedevamo chi fosse quel mostro che di notte si aggirava per il nostro camper.

La Germania, o meglio, la Foresta Nera, è bella. Bella bella: grandi spazi, boschi ordinati, prati verdissimi, splendide fattorie. Piste ciclabili e percorsi pedonali ovunque. Piccoli parchi giochi, panchine e tavoli in ogni angolo. Cestini della spazzatura, bagni puliti, carta igienica e fasciatoi. Insomma, facile da vivere, come dovrebbe essere un paese civile. Certo, al ristorante ti fanno aspettare, anche se hai i bambini: i camerieri servono ai tavoli esattamente nello stesso ordine in cui hanno preso le comande (si dice così?). Se un tizio ordina un brontosauro arrosto e tu solo uno stuzzicadenti, ti serviranno sempre e comunque DOPO il signore del brontosauro. E non è d'uso portare il pane e l'acqua mentre aspetti di ordinare. Però le porzioni sono abbondanti e i prezzi onesti. Con 45 euro abbiamo stra-mangiato tutti e 4 (il piccolo ciuccia ancora beatamente la tetta), mentre in Italia, per lo stesso menù, avremmo pagato 45 euro a testa.
Per ricordarci che l'Italia invece è difficile, specialmente per le famiglie, non c'è voluto molto: poco dopo il Brennero ci hanno accolti ore di fila in autostrada sotto il sole cocente, autogrill sporchi e affollati di gente maleducata e pretenziosa, bagni osceni. Però pieni di fighettume come i rubinetti e gli sciacquoni automatici - che però non funzionano mai. Il superfluo sì, l'indispensabile (tipo la carta igienica) no. Per mangiare due pezzi di pizza Margherita, due panini al prosciutto, una focaccetta al cotto e due bottigliette d'acqua ho speso 33 euro. TRENTATRE' EUROOO!!
Così va l'Italia. Che poi, io mi chiedo, come mai da noi che siamo sull'orlo del default cenare fuori costa un fottio, e da loro, che sono i ricchi d'Europa, i prezzi sono più che abbordabili? Vai a vedere che c'aveva ragione B. a dire che i ristoranti sono tutti pieni e quindi la crisi è un'invenzione comunista.

Altro ritorno in vista: sabato riprenderò a lavorare.
Mi viene l'angoscia solo a dirlo, ma a settembre toccherà pagare gli asili e quindi bisogna ricominciare a guadagnare un po' di soldini. E allora vai col tiralatte. Perchè, non mi ricordo se l'ho già scritto, la mamma-dottorina (guardia medica) non ha i permessi per l'allattamento, e quindi, da quando riprende il lavoro, si spara le sue 10-12 ore di lavoro consecutive. Il Fagiolino per ora è ignaro di ciò che l'aspetta, e quando fa quei bei sorrisoni sdentati alla tetta adorata mi si stringe il cuore...

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