mercoledì 16 maggio 2012

Puerperio

Eh, una volta si chiamava puerperio il periodo di 40 giorni dopo il parto.
Si chiama ancora così, in effetti, ma chi se lo ricorda più? Durante questo periodo la puerpera doveva riposarsi dalle fatiche del parto e zelanti nonne e vicine di casa la nutrivano di brodo di pollo e birra (che fanno latte!). Certo, in altri tempi era anche il periodo in cui la donna era considerata impura e quindi stava in isolamento, ma non è detto che questo fosse un male, specialmente per quelle che avevano uno stuolo di altri marmocchi. Durante il periodo l'utero e la vagina si riassestavano e tornavano belli come nuovi (...?).

Ieri finiva il mio puerperio.
Non mi hanno messo in isolamento, anche se spesso avrei voluto essere sola. O per lo meno non avere un figlio in braccio e gli altri due appesi alle gambe. Mamma mi ha cucinato spesso il pranzo, questo sì. Però spesso e volentieri è sparita proprio sul più bello. Salvo poi ricomparire per rimproverarmi di aver portato Nanetto all'Ikea senza cambiargli la maglietta che indossava da due giorni. O dirmi di pettinarmi, ché "hai i capelli arruffati!".
La birra ogni tanto me la sono bevuta. Mi sono chiusa a chiave nel cucinino, coi figli urlanti stile zombies che battevano sulla porta, e mi sono bevuta un sorso di birra. O di gassosa. O di coca-cola. Insomma, qualcosa di gassato, che è rimasta la mia ultima perversione in una morigerata vita di latte e pannolini e cibi non piccanti.
Il mio utero sta tornando piccolo e bello. La mia pancia no. La mia vagina... non pervenuta. Io e GF dormiamo in camere separate, lui coi due "grandi"sul lettone, io stretta in un lettino singolo col piccoletto. Un po' per non svegliarci tutti ad ogni poppata notturna, un po' per evitare pericolose intimità, vista la nostra pericolosa prolificità.

Il Fagiolino nuovo è bravo, per fortuna. O almeno mi sembra bravo, a confronto degli altri. Ma vince facile. Ieri però per celebrare la fine dei 40 giorni di impurezza, ha deciso di piangere per ore, di stare attaccato alla tetta per ore, di non dormire per ore.
Insomma.
L'ho fatto.
Ho tirato fuori il ciuccio.
Ho tirato fuori un vecchio biberon.
Ho tirato fuori il latte artificiale che avevo comprato come ansiolitico (per me).

...

Se n'è fregato di tutto. Voleva la tetta, e solo quella. Anche se me l'aveva rinsecchita come una prugnetta. Se n'è fregato di ciuccio, biberon e lattazzo.
Alla fine s'è calmato e la notte l'abbiamo sfangata.

Da oggi non sono più in puerperio. Da oggi basta coccole (!) e riposo (!!) e tranquillità (!!!).
Oggi si comincia sul serio.

2 commenti:

  1. Margherita...non potevi raccontarlo meglio...ma la mamma che si preoccupa della maglietta zozza di due giorni..mi ricorda qualcuno di mia conoscenza...Lasciamo stare...Letti separati? con i secondi e i terzi fan tutti così, idem per i miei fratelli..mio cognato in camera con il grande (si fa per dire ha solo 2 anni) e mia sorella con lapiccola di 6 mesi...Mio fratello sul letto singolo con Chri di 6 anni e mia cognata sul lettone con Emma di 8 mesi..e noi che fine faremo???? Che c'è di male a tirar fuori ciuccio, biberon e lattazzo? se questo può aiutare tutti a star più sereni? Riguardo l'aiuto...vuoi dire che da oggi...niente pranzi fatti e panni lavati? ma come fai con 3 bimbi piccolissimi? io a volte perdo la pazienza con Gabry che ha solo 3 anni e mezzo e che tutto sommato..è tranquillo...Aiuto prevedo un'estate di fuoco. Margherita ricorda, tutte ti pensiamo perchè 3 figli in 4 anni...solo tu ci sei riuscita!!!Forza!

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  2. Che bello! Tue notizie!
    Innanzitutto ben tornata tra noi, dai un bacio al piccoletto - e pure a tutti gli altri.
    Ti dico: apprezzo tantissimo la naturalezza e l'umanità con cui parli del tuo corpo, della tua intimità. Finalmente! Basta con questo senso del pudore!

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