sabato 25 maggio 2013

Knit and tric: il mio nuovo shop on line

Questo 2013, nato con la voglia di fare cose nuove, di lavorare con le mie mani, di riscoprire le mie antiche abilità, prosegue. Da qualche giorno fotografo, fotoscioppo (ma non tanto...), taglio e ritaglio, aggiusto e classifico le mie creazioni per l'apertura del mio negozietto on line.



Oddio, chiamarle creazioni un pochino mi imbarazza, quando fino ad oggi li ho sempre chiamati lavoretti, come quelli dell'asilo. E continuo a chiamarli così, con i miei figli. Il mondo della creatività hand-made è amplissimo, pieno di artist* brillanti, di idee originalissime, di vere opere d'arte. Mi ci affaccio in punta di piedi, consapevole di essere totalmente imperfetta.
Ho aperto il mio shop su A little Market (un negozio online dove vendere e comprare esclusivamente oggetti fatti a mano) e si chiama Knit and tric.
Per il nome, ho pensato ai tips and tricks, un modo di dire anglosassone per indicare suggerimenti e trucchetti, piccoli escamotage per piccoli problemi quotidiani. Quelle cose che dici "ma come ci avranno pensato??".
I miei suggerimenti forse non risolvono problemi, ma possono rendere più piacevole la quotidianità: un collana che fa piacere guardarsi addosso, un segnalibro colorato, una scritta affettuosa. Tutte lavorate a maglia (=Knit), tricotin (=tric) o all'uncinetto, con le mie manine sante. :-)
Piano piano aggiungerò lavori al negozio, se vi va seguitemi e commentate.

lunedì 6 maggio 2013

La super colazione del lunedì: brownies vegan in tazza

Complice GF e la sua scoperta di un sito statunitense di tips and tricks, stamattina, appena rientrata dalla notte in guardia medica, mi sono adoperata per preparare una colazione coi fiocchi.

Da quando ho scoperto che i biscotti industriali, quelli che si comprano al supermercato per capirci, danno dipendenza,  cerco il più possibile di pensare a colazioni alternative a solito latte con biscotti. Dipendenza sì, proprio dipendenza: quando i miei figli cominciano a mangiarne uno non riescono per nulla ad autoregolarsi: se ne sbafano una cofana e sembra che non siano mai sazi. Sicuramente è colpa della percentuale esagerata di zuccheri raffinati che ci sta dentro. E che dire poi di quel vago sentore di cocco che si avverte mangiando certi prodotti? Chiaramente è il retrogusto di quei misteriosi "oli e grassi vegetali" (olio di cocco, olio di palma) presenti in tutti i biscotti. E poi a me sembra sempre di sentire i granellini di sale (che mettono in abbondanza come esaltatore di sapidità) sotto i denti. Oh, e non parlo di sottomarche. Anche in moltissimi prodotti bio, acquistati nei reparti alimentari delle erboristerie e cari come l'oro, sulla lista degli ingredienti si fanno scopertine imbarazzanti.
Le nostre colazioni sono per lo più ancora caratterizzate da latte (alterno latte di mucca a varie bevande vegetali di riso, di avena, di soia, di mandorla per i bambini, io e GF beviamo tè) e panificati (cerco di fare quando posso ciambelloni, plum cake e muffin in casa), che alterno a muesli, cereali, porridge, pancakes, budini (classici o di avena o miglio) e crostate fatti da me. I bambini amano ancora molto i biscotti, e quando non ho tempo per preparare altre cose li propongo mio malgrado, ma devo dire che accettano abbastanza volentieri le variazioni.

Stamattina, dicevo, ho sperimentato questa soluzione rapidissima e super-energetica: il lunedì ci vuole proprio!

BROWNIES IN TAZZA (RICETTA VEGAN)

50 g di farina (io ho usato 25 g di farina 0 e 25 di farina integrale bio)
20 g di zucchero integrale di canna (o anche meno, se vi piace sentire l'amaro del cacao)
2 cucchiai di cacao amaro (avevo il cacao Alce Nero bio... meraviglioso!)
1 pizzico di bicarbonato (facoltativo)
due cucchiai di olio di semi di mais
3 cucchiai d'acqua

In una tazza ho mischiato prima gli ingredienti secchi, poi ho aggiunto gli ingredienti liquidi e amalgamato il tutto. Poi -ecco il trick- ho messo la tazza in microonde alla massima potenza per 1 minuto e 50 secondi et voilà: un perfetto brownie da mangiare col cucchiaino, asciutto, morbido e cioccolatoso. Il microonde mi ha permesso di usare la tazza stessa in cui avevo preparato il dolce e non è stato necessario il tempo di pre-riscaldamento del forno tradizionale. Insomma, in meno di 5 minuti erano pronti 3 brownies caldi e profumati. Le dosi sopra sono per una tazza media, i miei bambini se la sono spartita in 2.
Secondo me, per una versione ancora più saporita, si potrebbe sostituire l'acqua con un latte vegetale (o con latte scremato) e aggiungere delle mandorle o delle nocciole tritate grossolanamente: nei prossimi giorni ci proverò.

Le foto non ho fatto in tempo a farle, pochi minuti e ci eravamo già pappati tutto!